Leon Nicanor Cotayo http://www.radiohc.cu
Da più di mezzo secolo Washington ha cercato di fabbricare i suoi leader a Cuba. Prima, quando l’arcipelago era una delle suoi neo-colonie, giunsero ad imporli persino ai vertici del paese.
Leon Nicanor Cotayo http://www.radiohc.cu
Da più di mezzo secolo Washington ha cercato di fabbricare i suoi leader a Cuba. Prima, quando l’arcipelago era una delle suoi neo-colonie, giunsero ad imporli persino ai vertici del paese.
Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com
Non è una novità che, a Miami, si trovino molti terroristi tra gli “esiliati cubani”. Anni fa, il canale Discovery Channel divulgò un documentario che mostrava come questi elementi eseguirono azioni violente negli USA ed il pericolo che rappresentarono per la Sicurezza Nazionale.
http://percy-francisco.blogspot.it
Le reazioni della controrivoluzione anti cubana, sia esterna che interna, hanno espresso la rabbia e la disperazione dei principali capi controrivoluzionari -intendasi terroristi, provocatori, diffamatori d’ufficio e mercenari salariati- di fronte alla visita papale che inizierà sabato.
Continue reading Quali sono le provocazioni per la visita papale?
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Da quando si è annunciata la prossima visita di Papa Francesco a Cuba, la controrivoluzione interna ha aumentato il suo attacco mediatico contro di essa, allo stesso tempo ha scatenato diverse campagne per riuscire ad ottenere, dallo stesso (il Papa), una messa in discussione dell’attuale situazione, dell’isola, sul tema dei diritti umani. Sono stati significativi i materiali informativi sulla prossima visita di Papa Francesco, là dove gli oppositori della Rivoluzione affermano che non porterà alcun beneficio al popolo e invece sì ai suoi governanti, oltre che riversare pareri negativi politicizzati.
http://percy-francisco.blogspot.it
Iniziano ad apparire nei social network e nei mezzi di comunicazione le prime reazioni dei rappresentanti dei gruppi estremisti anticubani con sede a Miami, di fronte all’annuncio dello scambio di prigionieri tra Cuba e gli USA, così come il ripristino delle relazioni diplomatiche tra entrambe le nazioni.
Norelys Morales Aguilera http://islamiacu.blogspot.it
Ci sono quelli a cui non basta voler far tornare il proprio paese, Cuba, al passato di un capitalismo feroce e di dipendenza, ma che cospirano associati con gli USA, per ottenere denaro ed eseguendo gli ordini della sua rappresentanza diplomatica a Cuba, senza il minimo rossore per l’alleanza con i terroristi radicati a Miami. Questo è il caso degli aderenti al cosiddetto “progetto civico indipendente” Estado de Sats, che può essere qualsiasi cosa meno che indipendente all’attuare le azioni che compongono la guerra mediatica di Washington contro L’Avana. Continue reading Campagna ed insidia su quelli che “fuggono” da Cuba