Tag Archives: musica

Odio e pedofilia mettono in crisi la macchina della propaganda anticubana a Miami

Resumen Latinoamericano

Giovedì 3 ottobre, il popolare artista del genere urbano José Manuel Carvajal Zaldívar, conosciuto dentro e fuori Cuba come “El Táiger”, è stato trovato con una pallottola in fronte in un SUV, a Miami, e attualmente si trova in coma (NB l’artista è morto il 10 ottobre dopo la pubblicazione di questo articolo nella sua fonte originale); ciò ha scatenato un’ondata di solidarietà apolitica, che ha mandato fuori di testa alcuni agenti anticubani attivi sulle reti sociali.

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Una patria chiamata Marta Valdés

Rosa Miriam Elizalde

Il prossimo sabato sarà un grande giorno per la musica cubana: la cantautrice Marta Valdés compirà 90 anni nella sua nativa L’Avana. È la figura più prominente della seconda generazione del movimento filin (feeling), compositrice, interprete, autrice di canzoni antologiche con un impeccabile catalogo che include gioielli come “Llora”, “En la imaginación”, “Tú no sospechas”, “Hacia dónde”, “José Jacinto” e molti altri.

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Arriva la cultura nel 2024!

In sintesi, alcuni degli avvenimenti che incideranno la mappa culturale dell’Isola nel prossimo anno

 

BELLE ARTI:

ll mondo delle arti visive accoglierà la XV Biennale de L’Avana Habana, dal 15 novembre del 2024 al 28 febbraio del 2025. Con il lemma /Horizontes compartidos/, il grupo dei curatori del Centro d’Arte Contemporaneo Wifredo Lam aspira a stabilire una dinamica di co-partecipazione reale, molto più intenzionata delle edizioni precedenti, tra arte, comunità e trasformazione sociale. La Biennale continuerà ad essere una piattaforma per il riconoscimento della creazione di artisti dell’America Latina e dei Caraibi, Asia e Africa.

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Anche le mele delle fiabe sembravano gustose

Mauricio Escuela

L’arte non è e non sarà mai un atto neutrale. Si muovono assiomi dietro i gesti apparentemente più innocui e inoffensivi. C’è una falsa coscienza del mondo che si assimila quando consumiamo certe idee a partire da un tipo di industria culturale. In tal caso, i significati presenti in una certa opera sono diretti verso un obiettivo politico e sociale, e posseggono una carica semantica che riutilizza e riformula le funzioni dei simboli che originariamente avevano un’altra origine ideologica.

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La musica nella guerra culturale contro Cuba

La musica è una delle manifestazioni artistiche che occupa un posto speciale nella cultura dei popoli. Tra i suoi attributi c’è l’universalità, oltre ad essere uno strumento di comunicazione ed espressione con codici specifici tra gli esseri umani e le loro culture.

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Politica anticubana e algoritmi musicali

Tra i meccanismi di posizione  che i diversi fattori dell’industria dell’ intrattenimento utilizzano per i loro  prodotti, le nuove piattaforme digitali – controllate da pochi, ma con portata globale – sono un terreno attraente per tali azioni. Con meccanismi di pagamento, bots generatori di likes/deslikes e il controllo di dati ottenuti nelle inchieste, i contenuti per promozionare acquistano una  personalizzazione perfetta.

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L’industria muove i suoi fili?

di Oni Acosta Llerena, Granma
Traduzione a cura di Centro Studi Italia Cuba

È vorticosa l’ascesa di un’industria musicale che si allontana dai concetti stabiliti dagli stessi padroni che oggi si contraddicono a vicenda. Se guardiamo al rapporto tra le etichette, gli sponsor, i manager e gli artisti con il rispettivo pubblico, scopriremo cambiamenti significativi negli ultimi anni. Il mondo della musica di oggi è ovviamente cambiato, e non perché ne siano responsabili i gusti, le tendenze o le band, ma perché un’alta percentuale dell’industria dell’intrattenimento ci costringe a divertirci a tutti i costi.

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La musica che piace a Miami: genuflessione e pacificazione

www.cs-italiacuba.org/

Diversi anni fa, a seguito dei negoziati tra Cuba e Stati Uniti, iniziò un processo di normalizzazione tra i due paesi che la stampa internazionale e lo stesso governo degli Stati Uniti definirono “disgelo”. Non so se questo sia un termine diplomatico o un mero orpello propagandistico, ma più che disgelo in quanto tale, dal punto di vista culturale comportò – e ancora comporta – una valanga di inganni quasi senza precedenti dal 1959.

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Buona Fé e la cultura cubana

Con fede nel futuro ed eterna buona fede*

di Israel Rojas

Siamo stati produttori della nostra musica e di quella di diversi colleghi. Questa è una critica opportuna e frontale di ciò che non è giusto.

Qualcuno molto saggio ha detto che in questo paese la cultura è la prima cosa da salvare. E all’interno della cultura, il fiore all’occhiello è la musica.

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L’affare della musica e la marginalità imposta

La diffusione in tempi recenti della musica con ampi codici che accudono a estetiche maciste, sessiste, socialmente marginali e più, ha generato una sorprendente empatia con determinati gruppi di potere che tentano, con marcato interesse, di usare come bandiera un discorso estraneo, ma potenzialmente delizioso per le sue pretese egemoniche e, logicamente, de stabilizzatrici.

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Festival Patria Grande

Il Festival Patria Grande, incontro annuale della scena del rock  latinoamericano e dei Caraibi in Cuba, si realizzerà in uno scenario virtuale per, nonostante l’attuale pandemia, continuare  a tendere ponti e vincoli d’amicizia tra le nazioni della regione attraverso la musica, ha informato ACN.

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Di musica, reti e dei loro razzismi selettivi

Il ministro della Cultura, Alpidio Alonso, ha denunciato, sul suo account Twitter, la campagna mediatica di manipolazione ed odio contro intellettuali ed artisti cubani, ideata, diretta e molto ben pagata dagli USA. “Facciamo che prevalgano la verità e l’amore”, ha detto, nel messaggio in cui ha mostrato il suo sostegno al grande musicista Alexander Abreu, ora vittima di quella macchina dell’odio

Oni Acosta Llerena  www.granma.cu

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Buena Fe – Valientes

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Yo soy el punto cubano

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Cubainformacion: censura a Miami!

La censura cubana è … a Miami?

 

Sotto la pressione dell’estrema destra, la cantante cubana Haila María Mompié ha visto i suoi concerti cancellati a Las Vegas e Miami.

Città in cui il proprio sindaco ha vietato l’uso dei locali a musicisti che, risiedendo sull’isola, non dichiarano pubblicamente il loro rifiuto della Rivoluzione.

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