A Cuba, senza negare affatto l’obbligato riconoscimento professionale, il fatto che uno spazzino, un medico o un contadino, sentano il musicista come qualcosa di molto proprio, non ha prezzo. Scartare l’incalcolabile valore di quell’affetto è gettare a mare il respiro nato dalla linfa popolare, senza la quale non è possibile credere nei trionfi.
Guille Vilar www.granma.cu