Graziella Pogolotti www.juventudrebelde.cu
Abbiamo appena lasciato alle spalle un anno difficile. Alle gravi ripercussioni economiche della pandemia si aggiungono i dolorosi segni sul piano della soggettività. Nell’immediatezza dell’ambiente familiare e nella vasta rete di amici che andiamo costruendo durante la nostra vita, molti abbiamo percepito la straziante sferza delle perdite irreparabili. Tutto questo è avvenuto in circostanze di un necessario confinamento che ha troncato l’insostituibile legame presenziale richiesto per le celebrazioni e per l’interscambio dialogante caratteristico dell’essere umano, gregario per natura.