Dopo il suo viaggio in Cina, Pedro Sánchez lo accoglie al palazzo de La Moncloa. Nel frattempo, gli ex presidenti Felipe González, Mariano Rajoy e José María Aznar lo riconoscono come presidente eletto. Per dare solennità all’atto, la destra spagnola fa approvare alla camera dei Deputati e al Senato una proposta – non di legge – che invita il governo a riconoscere Edmundo González Urrutia come vincitore delle elezioni e presidente eletto del Venezuela. Parallelamente, i loro eurodeputati chiedono al Parlamento Europeo di indagare il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, per crimini contro l’umanità. In meno di un mese, Edmundo González ottiene copertura istituzionale per muoversi in tutta Europa.
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