Rossana Reguillo* https://nostramerica.wordpress.com
E ho aperto la bocca perché ne uscisse (la mia anima).
E se n’è andata via. Ho sentito quando è caduto sulle
mie mani il filo di sangue con cui era legata al mio cuore.
Juan Rulfo, Pedro Páramo
Sogno che sto camminando davanti a un colle. E’ un paesaggio desolato, secco, si sente il vento. Mi fermo e vedo cinque orologi per terra. Ne prendo uno, nessuno ha le lancette, non segnano niente. Il colle comincia a piangere sangue o così mi pare. Mi sveglio piangendo. Voglio scrivere ma non posso, le mie mani sono paralizzate sulla tastiera, l’impossibilità della scrittura davanti all’orrore, davanti a questo orrore e questa barbarie che chiamiamo Messico.
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