Randy Alonso Falcón www.cubadebate.cu
Più è febbrile l’odio e più virulenta la campagna contro Cuba, più figuracce fanno i suoi promotori, attori principali e comparse di turno.
Quello che è successo questa settimana all’OSA è il miglior esempio del discredito raccolto dall’intensa campagna di pressione politica dispiegata da Washington dallo scorso 11 luglio. Né i tweet oltraggiosi dei funzionari del Dipartimento di Stato, né le telefonate corticali agli ambasciatori presso l’OSA, né le richieste minacciose degli ambasciatori USA nelle capitali dell’America Latina e dei Caraibi hanno raggiunto lo scopo. La farsa non ha potuto essere eseguita. La dignità dei Caraibi e di altri paesi della regione hanno impedito che si montasse negli intorni del giuda Almagro.