Dopo più di 40 anni dal suo assassinio voluto dalla dittatura di Augusto Pinochet, i tribunali cileni hanno finalmente reso giustizia a Víctor Jara.
Victor Jara era un artista nel senso più ampio della parola con un solo peccato per la dittatura, uomo di sinistra: 42 anni fa fu torturato e dopo crivellato con 44 colpi.
Cantava, scriveva poemi, fu professore, mimo e regista teatrale, però abbraccio la causa dell’Unità Popolare di Salvador Allende in Cile e cinque giorni dopo il colpo di stato di Augusto Pinochet, fu assassinato.
A. Riccio https://nostramerica.wordpress.com
Nulla fotografa il Cile meglio dell’assurdo omicidio di due giovani dimostranti a Valparaiso nei giorni scorsi: Ezequiel Barbarán, di 18 anni, e Diego Guzmán, di 24 anni sono stati freddati con una pistola di grande potenza dal ventenne Giuseppe Briganti Weber, proprietario dell’edificio sul cui muro i due studenti, durante una manifestazione di protesta studentesca, intendevano scrivere uno slogan, danneggiando in tal modo una proprietà privata.
Una corte giudiziaria del distretto di Orlando (in Florida) ha stabilito di processare l’ex militare e accettare la domanda presentata da Joan Jara e da Amanda Jara, moglie e figlia del cantautore, rispettivamente.
Il tribunale non ha però accettato di processare Barrientos per “crimini di lesa umanità”. Una delle organizzazione che hanno presentato la denuncia, il Center for Justice and Accountability (CJA), ha applaudito la decisione adottata, ma ha segnalato che è una delusione che siano stati esclusi i crimini contro l’umanità.
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