Il lager di Guantánamo è tornato al centro dell’interesse della stampa americana nei giorni scorsi con l’annuncio, subito rientrato, di un accordo tra tre sospettati di avere organizzato gli attentati dell’11 settembre e il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. I legali di Khalid Shaikh Muhammad, Walid bin Attash e Mustafa al-Hawsawi avevano accettato di dichiararsi colpevoli in cambio della rinuncia da parte dell’accusa a chiedere una condanna alla pena di morte. Poco dopo la diffusione della notizia e l’esplodere di una feroce polemica a Washington, il numero uno del Pentagono in persona, l’ex generale Lloyd Austin, ha però rescisso il patteggiamento, facendo ripiombare l’intera vicenda nel pantano di un procedimento pseudo-legale senza via d’uscita.
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Guantanamo: 17 anni dopo attende i suoi nuovi prigionieri
Roberto Montoya – https://blogs.publico.es
Le foto diffuse con orgoglio dal Pentagono dei primi prigionieri trasferiti, l’11 gennaio 2002, su aerei militari dall’Afghanistan alla prigione di Guantanamo, indignarono il mondo. Diciassette anni dopo, 40 prigionieri permangono ancora in quel campo di concentramento del XXI secolo e Trump chiede di investire decine di milioni di $ per migliorare le sue infrastrutture per ricevere nuovi ostaggi.
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Cubainformacion: diritti umani … negli USA
Cuba: dove i Diritti Umani sono la Base della Società
https://lapupilainsomne.wordpress.com
Dichiarazione Rete Nazionale di Solidarietà con Cuba negli USA
Il mondo intero ha reagito alla morte del leader storico di Cuba, Fidel Castro. Nella maggior parte di noi non c’è stata tristezza e grande rispetto per una vita ben vissuta. Il processo rivoluzionario che Lui iniziò cerò miglioramenti quantificabili nelle vite dei cittadini di tutti i continenti.
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Editoriale NYT sulle torture in Guantanamo
La tortura in sé è abbastanza orribile. Botte, sospensioni, privazione del sonno, /waterboarding (sottomarino)/, finte esecuzioni, formano parte di una litania di abusi autorizzati dal governo degli Stati Uniti contro i sospetti di terrorismo detenuti per gli attacchi del 11 settembre, che nessuno in una posizione di potere ha potuto mai giustificare.
Mohamedou Ould Slahi: condannato senza appello
Carla Cacciavillani http://www.ilfarosulmondo.it
Sono passati tredici anni dall’apertura del carcere di massima sicurezza di Guantànamo da parte dell’ex amministrazione Bush, finalizzato alla detenzione degli “Enemy Combatant”, coloro che secondo l’intelligence americana avevano legami con gruppi terroristici.
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I medici coinvolti in casi di tortura
http://percy-francisco.blogspot.it
I grandi riflettori accecavano il detenuto durante l’interrogatorio. Trascorse ore senza potere quasi vedere e, quando gli coprirono il volto con un panno, gradì quel poco di buio. Tuttavia, non sapeva cosa gli sarebbe successo. Ancora senza visione, fu legato in tutte le sue membra e steso per terra, mentre una mano gli stringeva fortemente la mascella e, dall’alto, cadevano litri di acqua nella sua bocca, ciò che generò una sensazione di soffocamento. I minuti passarono lentamente e, quando finalmente poté respirare, sentì solo una voce: quella di un medico che controllava il suo stato di salute e dava via libera ad un’altra sezione del waterboarding, una tecnica di tortura che simula una sensazione di annegamento e provoca dolore cronico, danni polmonare e cerebrali, così come paralisi muscolare e perfino la morte.