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Washington ammette di aver negato
il visto a 64 accademici cubani |
WASHINGTON, 7 ottobre 2004 - www.granma.cu
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Prensa Latina ha reso noto che l’Amministrazione del presidente George W. Bush ha ammesso oggi di aver negato a 64 professori universitari cubani il visto per partecipare ad un evento accademico negli Stati Uniti, a causa della loro fedeltá al processo rivoluzionario nell’Isola.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, il portavoce del Dipartimento di Stato Richard Boucher ha riconosciuto il rifiuto dell’Amministrazione Bush, secondo la quale questa visita é “contraria agli interessi” dell’Esecutivo nordamericano.
“Il fatto é che i professori cubani sono impiegati governativi e viaggiano in qualitá di funzionari dello Stato”, ha aggiunto Boucher cercando di giustificare il blocco economico, commerciale e finanziario contro il paese caraibico, ideato da Washington per distruggerne la Rivoluzione.
Secondo il portavoce, il Governo USA ha ritenuto inopportuno che i professori cubani partecipassero a conferenze e “diffondessero la linea del loro partito”, affermazione questa alquanto contraddittoria in bocca ad un’Amministrazione che dice di difendere la libertà di espressione. Boucher ha condizionato la concessione dei visti ad una opposizione esplicita al sistema socialista cubano (condiviso dalla popolazione dell’Isola) da parte degli accademici.
Il caso dei 64 professori e ricercatori sociali, che avrebbero dovuto partecipare ad un evento dell’Associazione per gli Studi sull’America Latina (LASA) a Las Vegas, nel Nevada, é stato denunciato la settimana scorsa dal ministro degli Affari Esteri cubano Felipe Pérez Roque.
“Impediscono ai nostri ricercatori, una folta delegazione cubana che era stata invitata, di partecipare all’evento della LASA di ottobre”, ha detto Felipe dopo aver presentato a L’Avana il Rapporto del suo paese al Segretario Generale dell’ONU sulla necessità di porre fine al blocco degli Stati Uniti contro Cuba.
Nella stessa occasione, analizzando la politica ostile dell’Amministrazione Bush contro l’Isola, il ministro della Cultura Abel Prieto ha espresso la convinzione che le autoritá statunitensi temano enormemente lo scambio delle idee.
Tra il maggio del 2003 e l’aprile di quest’anno sono stati negati i visti a 53 rappresentanti di istituzioni culturali cubane ed a 215 artisti dell’Isola. In molti casi é stato applicato l’articolo 212-F, motivato da un presunto pericolo per gli interessi e la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Negli ultimi 11 mesi l’Amministrazione Bush ha impedito l’ingresso in territorio nordamericano anche a 21 dirigenti sportivi cubani. |