Lettera aperta agli accademici, intellettuali, ed artisti degli Stati Uniti 

 

Colleghi: 

A voi ci rivolgiamo per farvi conoscere la verità su Cuba, oltre le frontiere create dal blocco. La nostra lotta per l'indipendenza, la sovranità e la pace sono la conseguenza degli ideali della Nazione e della Cultura cubana dalla sua fondazione. 

La nostra ideologia non è stata macchiata dall'odio. Non abbiamo avuto sentimenti ostili contro la Spagna dopo trent'anni di lotta per l'indipendenza. Neanche oggi abbiamo sentimenti ostili verso il popolo nordamericano, né verso la sua cultura che, senza nessun tipo di restrizione,  le nostre istituzioni diffondono ampiamente. 

La nostra battaglia è d'idee e si basa sugli insegnamenti di José Martí. 

Cuba ha condannato sempre il terrorismo; ed il popolo cubano alzò immediatamente la sua voce contro i crimini commessi l' 11  settembre. Tuttavia, l'attuale amministrazione nordamericana cerca di coinvolgere Cuba nell' "asse del male", e l'accusa di produrre armi biologiche e trasferire tecnologia affinché si producano in altri paesi. Il Presidente degli Stati Uniti pretende di imporre questa menzogna. 

Nel suo discorso, il signore Presidente degli Stati Uniti si arroga la facoltà di citare la figura del Padre Varela la cui vita fu dedicata all'indipendenza dei cubani ed il cui credo c'illumina oggi con lo stesso sentimento rivoluzionario. Osa, inoltre, citare frasi o versi di Martí senza il minimo rispetto per il raigal antimperialismo del nostro Apostolo la cui vita ed opera non solo è patrimonio di Cuba, bensì di tutta la Nostra America di fronte ai propositi egemonici ed annessionisti  dei rappresentanti più reazionari della classe politica nordamericana. 

Oggi si continua cercando in maniera irresponsabile e pericolosa qualche pretesto per giustificare possibili aggressioni e tentare di ledere il crescente prestigio del nostro paese. Gli scienziati cubani sono stati educati nell'uso della scienza per salvare vite, mai per propagare la morte, e hanno servito disinteressatamente l'essere umano senza distinzione di cittadinanza, condizione sociale, colore della pelle, età o sesso, in decine di paesi in tutto il mondo. 

La cultura cubana è un patrimonio dell'umanità inalienabile che ci mostra ogni giorno il viso al quale apparteniamo. L'opera culturale che la Rivoluzione incoraggiò e promosse c'inorgoglisce e la vediamo realizzata pienamente nelle scuole, teatri e piazze, nei musei e gallerie, nei libri, biblioteche e nell'universo audiovisivo e musicale di un paese che ha saputo fare sua l'idea che senza cultura non c'è libertà possibile. 

Ci appelliamo agli uomini e donne di buona volontà ed ai rappresentanti della cultura nordamericana che possono chiudere il passo all'infamia con la loro azione e le loro parole. Come direbbe Abraham Lincoln: Si può ingannare una parte del popolo per tanto  tempo; o  tutto il popolo per parte del tempo. Ma non si può ingannare tutto il popolo per tanto  tempo." 

Sappiamo che la nostra verità può essere accolta da voi, e confidiamo che la facciate propria per difenderla e scongiurare qualunque avventura contro Cuba, ma soprattutto per terminare col blocco genocida, che si commette giorno per giorno da più di quaranta anni  davanti agli occhi del mondo. 

I nostri popoli  hanno il diritto a dialogare in pace e le comunità accademiche, di artisti e di scrittori, devono unirsi per riuscirci. 

Consiglio Nazionale dell'Unione di Scrittori ed Artisti di Cuba.

Città di L'Avana (2002).