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Proibita negli Stati Uniti la cultura cubana e di altri paesi |
New York 30 sett. '04 - PL
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I nordamericani subiscono proibizioni ufficiali che impediscono la pubblicazione di letteratura di diversi paesi tra i quali Cuba; questo fatto è stato la motivazione di una causa giudiziaria presentata proprio a New York, come ha reso noto la stampa locale.
Un gruppo di organizzazioni che rappresentano editori e autori hanno citato il governo federale accusato di impedire le pubblicazioni e l’entrata negli Stati Uniti di opere di scrittori di Cuba, Iran e Sudan.
La denuncia è stata presentata in un tribunale federale di Manhattan e costituisce un reclamo per far sì che la giustizia elimini le restrizioni dell’amministrazione di Bush che bloccano i liberi scambi di informazioni e di idee.
I nordamericani desiderano informazioni su Cuba, Iran e Sudan, ma si devono limitare a leggere quello che viene scritto in altri paesi, dice il testo presentato in tribunale. Il documento fa notare il lavoro di censura esercitato dall’Ufficio di Controllo dei Beni Stranieri del Dipartimento del Tesoro incaricato di far applicare le proibizioni disposte dalla Casa Bianca.
Le denunce sono partite tra l’altro dalla Associazione of American University Presses, dall’Associazione of American Publishers e dall’ American Center del PEN. Nel caso di Cuba gli USA applicano una politica di blocco da più di 45 anni ai cui effetti non sfuggono nemmeno la letteratura scientifica o le conquiste nel settore della medicina che avvengono nell’Isola.
Queste regole impediscono anche che cittadini nordamericani possano usufruire di medicinali e vaccini creati a Cuba da scientifici dell’Isola i cui lavori di investigazione necessitano di licenze speciali molto complicate per poterli diffondere in territorio nordamericano.
Il blocco viola anche le libertà dei cittadini degli Stati Uniti che non possono viaggiare nell’Isola vicina e ostacolano ogni genere di scambio, anche quelli sportivi e culturali. Le nuove misure dettate dalla Casa Bianca come parte di un piano per ciò che a Washington chiamano “la transizione pacifica a Cuba” giungono all’estremo di impedire a gruppi sportivi di bambini di giocare contro squadre di piccoli atleti di Cuba.
Recentemente nel Capitoli USA è stato approvato un emendamento destinato a eliminare le proibizioni dei viaggi a Cuba ma senza dubbio la cupola legislativa repubblicana sta ripetendo le manovre per impedire che il proposito divenga legge nell’ufficio di Bush, che ha promesso di vietare qualsiasi miglioramento al blocco contro Cuba! |