Nella sala delle torture di Guantanamo
i prigionieri sono stati vittime di
“esperimenti”
JEAN-GUY ALLARD - speciale per Granma Internacional- 23 dicembre 2004
Dopo le terribili rivelazioni dell’australiano David Hicks sulle torture sofferte nel campo di concentramento di Guantanamo, includendo le misteriose iniezioni di prodotti di natura sconosciuta, l’avvocato di Nizar Sassi e Maourad Benechellali, due dei detenuti di nazionalità francese liberati in luglio, ha appena rivelato che i suoi clienti sospettano di essere stati vittime di “esperimenti” in uno dei sinistri centri per gli interrogatori della base navale nordamericana.
Jacques Debray, letterato, ha denunciato nell’ultima edizione della rivista francese Le Nouvel Observateur che Sassi e Benechellali sono stati forzati a inghiottire medicinali sospetti e si stanno chiedendo se sono stati le vittime di “esperimenti” da parte dei loro boia.
Sino adesso i suoi clienti accettano di raccontare solo frammenti di quello che è accaduto a Guantanamo, dice Debray. La DST, i servizi interni dei servizi segreti francesi hanno fatto capire che era preferibile tacere fino a che altri francesi sono detenuti là.
Ma loro hanno descritto scene simili a quelle accadute a Abu Ghraib, ha affermato, precisando che i due ex detenuti arrestati in Pakistan e consegnati agli Stati Uniti dopo l’invasione non hanno saputo nemmeno che c’era una guerra in Iraq, sino alla loro liberazione.
A Guantanamo furono accolti dai militari nordamericani che, quando scesero dall’aereo gli orinarono addosso. Non hanno mai saputo perché erano stai mandati là.
Sono stati interrogati un centinaio di volte e spesso prima degli interrogatori passavano davanti a una sala dalla quale provenivano alte grida. Nizar ha raccontato che sono stati rinchiusi in un locale con specchi senza mercurio, dove faceva un freddo terribile. Inoltre c’erano stanze dove si ascoltava una musica terribilmente violenta.
I due ex detenuti di Guantanamo hanno parlato di “medicinali strani” che hanno dovuto ingerire. Una volta Nizar svenne dopo averlo fatto ed ha avuto l’impressione di essere rimasto senza conoscenza per un paio di giorni.
Inoltre hanno fatto loro iniezioni. Non sapevano che medicinali erano ma tutti e due hanno affermato che un detenuto si riempì completamente di foruncoli dopo l’iniezione. Si chiedevano se non erano vittime di “esperimenti”, ha continuato l’avvocato parigino.
Le ampolle dei medicinali erano solo numerate e un medico li visitava per sapere come si sentivano; hanno potuto vedere un medico al di fuori di quelle domande solo un paio di volte, perché a Guantanamo tutto funziona con ricompense. Nizar ha dovuto aspettare un anno per poter vedere un dentista.
Nizar e Benchallali affermano che a Guantanamo c’è un numero impressionante di psichiatri ed esistono unità riservate dove si impazzisce.
Gli esperimenti medici sui detenuti sono assolutamente proibiti dalla Convenzione contro la tortura -come altri trattamenti o pene crudeli- delle Nazioni Unite.
David Hicks, uno dei pochi detenuti accusati formalmente e che ha avvocati difensori perché è australiano, ha appena rivelato nel suo paese, in una dichiarazione giurata, che è stato sottoposto a forza a iniezioni di droga.
In un Affidavit pubblicato dai suoi difensori in Australia, Hisks ha dettagliato le torture sofferte per colpa dei suoi “custodi” nordamericani, spiegando che gli picchiavano la testa contro l’asfalto, con gli occhi bendati durante indagini che duravano ore.
Non ricevevano alimenti e dovevano correre con le gambe incatenate lacerandosi la pelle. Catturato mentre combatteva nell’Afghanistan dei Talibani, Hicks, di 29 anni, è stato portato a Guantanamo nel gennaio del 2002.
Egli ha dichiarato di essere stato picchiato con le mani, con i pugni e col calcio di un fucile, si legge nel documento reso noto dalla stampa australiana, sotto l’influenza di sedativi che gli somministravano a forza.
L’apparizione di membri della Internal Reaction Force – IRF – uno squadrone militare usato per terrorizzare con i cani i detenuti ribelli era così comune che si diceva che i detenuti aggrediti erano stati “Irfati”.
Hicks ha raccontato che per otto mesi non ha visto la luce del sole. Egli verrà giudicato da una corte militare a marzo del 2005.
Le rivelazioni rese note nella dichiarazione giurata dell’Australiano Hicks e i sospetti espressi dall’avvocato Debray sono stati diffusi poco dopo la pubblicazione di una relazione della Croce Rossa che ha denunciato i medici che aiutano i torturatori nella base militare nordamericana.
Il documento conferma la collaborazione di numerosi medici con i “tecnici” della tortura. Il sistema creato dal Pentagono e dalla CIA a Guantanamo non lo si può considerare diversamente da un sistema crudele, un non comune e degradante trattamento, una forma di tortura, ha dichiarato la Croce Rossa nella relazione indirizzata a Washington, ha rivelato il The New York Times.
La Croce Rossa ha affermato che medici e infermieri sono consulenti negli interrogatori per riferire sulla vulnerabilità psicologica dei detenuti, violando in maniera flagrante l’etica professionale.
Il NYT scrive che gli “esperti in tortura” di Guantanamo usufruiscono della consulenza di un gruppo chiamato The Behavioral Science Consultacion Team (Gruppo di consulenza della scienza del comportamento) chiamato Biscuit.
Nell’agosto scorso la prestigiosa rivista medica britannica The Lancet ha rivelato che i medici e altri professionisti della salute erano complici della tortura sia ad Abu Ghraib che in Afghanistan, collaborando nel disegno e nella pratica degli interrogatori psicologici e fisicamente coercitivi.
Il campo di concentramento di Guantanamo, che occupa la base militare con lo stesso nome, è comandato dal generale nordamericano Jay W. Hood. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha presentato la relazione confidenziale al governo degli USA in luglio, dopo la visita d’ispezione di una delegazione a Guantanamo avvenuta nel mese precedente.
Copie del documento sono state distribuite alla Casa Bianca, al Pentagono e al Dipartimento di Stato. Senza risultati.
FBI CONFERMA L’ORRORE
Anche se involontariamente il FBI ha confermato attraverso alcuni messaggi diffusi dalla ACLU - American Civil Liberties Union – l’orrore che nascondono le sbarre delle prigioni installate dall’amministrazione nella illegale base di Guantanamo.
“Ho visto un detenuto seduto sul pavimento di una sala per gli interrogatori avvolto in una bandiera israeliana, con una musica altissima e i flash di uno stroboscopio” ha raccontato un agente ai suoi superiori in un messaggio del 30 luglio scorso.
Il FBI ha cancellato i nomi dei suoi agenti e le date degli “incidenti” descritti nei messaggi elettronici ottenuti dalla ACLU.
Agenti del FBI hanno partecipato a 747 interrogatori di detenuti a Guantanamo, dice lo stesso Burò Federale di Investigazioni.
“In varie opportunità sono entrato nelle sale degli interrogatori e ho incontrato detenuti incatenati in posizione fetale al suolo, senza sedie o acqua, la maggioranza delle volte erano sudici di orina e feci e stavano in quelle condizioni da 18 o 24 ore e più!” ha raccontato un altro agente.
Un rappresentante del FBI ha dichiarato che aveva visto un detenuto quasi incosciente in una stanza dove la temperatura superava i 38 ºC e che c’era una gran quantità di capelli sul pavimento.
Il detenuto apparentemente si era strappato tutti i capelli durante la notte.