lettera agli amici di Cuba di Sergio Corrieri,
Presidente nazionale dell'ICAP (Istituto Cubano di Amicizia tra i Popoli)
aprile 2004
Agli amici di Cuba Si è appena conclusa alla Commissione Diritti Umani, a Ginevra, la votazione di una risoluzione scritta dagli USA e presentata dai rappresentanti dell’Honduras, che pretende di condannare Cuba per mancanza di rispetto di alcuni diritti umani nel nostro paese. Rito che si ripete ogni anno, da più di un decennio, e di cui gli USA hanno bisogno, come fragile “foglia di fico”, per cercare di giustificare l’ingiustificabile: 45 anni di aggressione e di blocco economico verso Cuba. Risultato del voto: 22 voti a favore della risoluzione, 21 contrari e 10 astenuti. Chi per questi numeri reputi che Cuba è stata battuta per un voto, un solo voto, ma in fin dei conti battuta, non analizza bene il fenomeno. Per raggiungere i loro propositi, gli USA, nelle persone dei loro più alti funzionari, fino dello stesso Presidente, impiegano ogni tipo di maneggi sporchi: minacce, imbrogli, pressioni di ogni tipo, sospensione di aiuti e di crediti vengono impiegati contro i governi perché si pieghino alla loro volontà. Dietro hanno il loro enorme potere militare, il loro sviluppo tecnologico, il loro denaro, i loro soci incondizionati nella spartizione del mondo, che anch’essi appoggiano e collaborano nella pressione che si esercita sugli altri paesi, la maggior parte dei quali hanno economie fragili e molto dipendenti. Gli USA si credono e si comportano come padroni del mondo, e disobbedire ad essi è pericoloso. Cuba cosa ha dietro di sé per raggiungere 21 voti contro la risoluzione e altri 10 paesi che si astengono, il che fa che nel complesso più della metà dei componenti della Commissione non seguano gli USA ? Ha la sua storia pulita e coraggiosa, la sua franchezza senza paura, lo spirito di solidarietà del suo popolo e, soprattutto, la sua dignità. Niente di più e niente di meno. Questa votazione non è una vittoria degli USA, è un trionfo di Cuba e di tutti i paesi che hanno avuto il coraggio, quasi eroico, di opporsi all’impero. Nel mondo soffia un’altra aria. Non vi rendete conto ? Cuba riconosce che non è sola, ben lungi dal cadere resiste e va avanti con rinnovata vitalità, serve da stimolo a nuove forze che continuano a lottare per trasformare il mondo. Con Cuba è cresciuto il prestigio e l’autorità dei popoli che sanno resistere e lottare di fronte all’arroganza e alla prepotenza dell’imperialismo. I governi che conoscono il sottofondo vendicativo e rovinoso di questa manovra nordamericana, e cedono alle pressioni e agli imbrogli,verranno giudicati dalla Storia e dai loro stessi popoli. Sergio Corrieri Hernández Presidente ICAP |