Documentata l’esistenza di migliaia
di schiavi negli Stati Uniti
Los Angeles, 27 settembre, PL
Più di diecimila persone vivono e lavorano in condizione di schiavitù segreta negli USA, dice il Centro per i Diritti Umani dell’Università di Berkeley, ha reso noto la stampa nordamericana.
La denuncia sostiene che anche se la schiavitù è stata abolita nel XIX secolo, oggi più di diecimila persone lavorano contro la propria volontà, costrette con le minacce, ha scritto La Opinión, un quotidiano, questo lunedì 27.
La relazione si intitola “Schiavi segreti: i lavori forzati negli Stati Uniti” e denuncia che nelle industrie e in settori poco regolati molti dipendenti lavorano contro la propria volontà. La metà dei nuovi schiavi sono anche sfruttati sessualmente. Altri sono obbligati a svolgere lavori domestici, nell’agricoltura, nelle fabbriche di tessuti e nel turismo.
La ricerca indica che si tratta di un fenomeno esteso a tutta l’Unione, anche se è più grave in alcuni stati dove ci sono più immigranti, come la California, la Florida, New York e il Texas.
Inoltre esiste la schiavitù infantile e molte vittime non parlano inglese, mancano di risorse economiche e sono completamente dipendenti dai loro “padroni”.
Si tratta di un problema che il grande pubblico pensa già risolto da molto tempo, ma di fatto esiste, semplicemente ha preso una forma nuova, ha detto Lauren Fletcher, professoressa di diritto dell’Università di Berkeley.
Kevin Bales, presidente di “Liberate gli schiavi!”, un’organizzazione che ha partecipato all’elaborazione dello studio, ha ricordato che si tratta di un crimine e i criminali stanno sempre studiando nuovi metodi per sfruttare le persone.
La società sta vivendo a lato di schiavi senza saperlo, ha segnalato Bales.
Lo studio è stato elaborato partendo dai dati facilitati da 49 istituzioni dei servizi sociali, interviste con funzionari, inchieste e notizie pubblicate nei mezzi di comunicazione.
Tra i casi documentati nella relazione c’è quello di un imprenditore di Berkeley che ha schiavizzato diverse giovani nella prostituzione, di un agricoltore della Florida che ha forzato centinaia di messicani e di guatemaltechi nell’agricoltura e la storia di due coppie che hanno schiavizzato adolescenti del Camerun con false promesse di un’educazione migliore.
Per mantenere le vittime in cattività si usano la frode, la coercizione, la violenza fisica e psicologica e in alcuni casi si giunge a minacciare le famiglie nei paesi di origine.