Sotto il cielo fraterno di Cuba, dal 10 al 14 novembre dell’anno
2000, noi 4664 partecipanti, in rappresentanza di 118 nazioni dei cinque
continenti, ci siamo dati appuntamento al II Incontro Mondiale di
Amicizia e di Solidarietà con Cuba, allo scopo di confermare e di
proclamare la nostra convinzione che il popolo cubano ha
l’incontestabile diritto di costruire il proprio modello di sviluppo
economico, politico e sociale, di decidere sul proprio futuro senza
ingerenze, minacce né aggressioni esterne, di difendere la propria
sovranità e indipendenza.
Dopo dieci anni di dura crisi economica, aggravata dal blocco e dalle
successive leggi del Governo statunitense che lo rendono più ferreo,
constatiamo con ammirazione che i cubani mantengono alto il loro spirito
di lotta, combattono e vincono con intelligenza, unità e fermezza le
difficoltà, e non solo continuano nella costruzione della società che
hanno scelto, ma offrono una crescente e generosa solidarietà ai paesi
poveri di vari continenti.
Abbiamo trovato una società di pace e di rispetto per i diritti
fondamentali dell’uomo, molto diversa dall’immagine travisata e
disinformante promossa dai nemici della Rivoluzione. Il Governo degli
Stati Uniti è carente di ragioni politiche, storiche e morali per
cercare di sottomettere Cuba, imponendo sofferenze e sacrifici al suo
popolo, come continua a fare da oltre 40 anni. Il blocco economico è un
illegale atto di guerra, deve essere eliminato in modo totale e senza
condizioni.
I cittadini nordamericani devono esercitare il loro diritto
costituzionale di recarsi a Cuba e di osservare con i loro occhi le
realtà del vicino paese. I cittadini cubani devono poter recarsi negli
Stati Uniti in modo legale, ordinato e sicuro.
Occorre abolire la Legge di Aggiustamento Cubano, spettro della Guerra
Fredda, che ha causato innumerevoli vittime, che incita in modo
permanente all’avventurismo e all’irresponsabile traffico di
persone.
Cuba è vittima di una guerra crudele e non dichiarata. Non è possibile
stare a guardare, senza fare nulla, nei confronti della prepotenza e del
disprezzo per le norme di convivenza universale con le quali la
principale potenza del mondo esercita la sua politica verso Cuba.
La mobilitazione costante della solidarietà sarà la nostra risposta di
fronte a questa intollerabile situazione.
Globalizzeremo il rispetto, la fraternità e l’amicizia con l’eroico
popolo cubano.
Ogni giorno di ritardo della giustizia di cui Cuba è in credito è un
giorno in più di vergogna per tutta l’Umanità.
Raddoppiamo la nostra lotta per eliminare definitivamente il blocco
genocida degli Stati Uniti contro Cuba.
Accordi generali
Dichiarare il 2001 "Anno Internazionale di Solidarietà contro il
Blocco, contro la Legge di Aggiustamento Cubano e contro tutte le
manovre imperialiste nei confronti di Cuba".
Organizzare nella settimana dal 15 al 22 aprile 2001 una Giornata
Mondiale di Solidarietà con Cuba per il 40° Anniversario della
Dichiarazione del Carattere Socialista della Rivoluzione Cubana e della
Vittoria di Playa Girón.
Ratificare il 10 ottobre, data di inizio delle Guerre di Indipendenza,
come Giornata Mondiale di Solidarietà con Cuba.
Sviluppare in occasione del 150° Anniversario della Nascita di José
Martí, nel gennaio 2003, un insieme di attività in ogni nazione che
metta in rilievo il suo pensiero politico-etico-filosofico, base della
cultura dell’integrazione di cui l’umanità ha bisogno per
affrontare le sfide del secolo XXI in un’ottica di emancipazione.
Combattere il blocco nei Parlamenti Continentali, Nazionali e
nell’Unione Interparlamentare Mondiale che terrà la sua 105°
riunione a La Habana nell’aprile 2001.
Promuovere l’invio di messaggi al Presidente degli Stati Uniti,
chiunque sia, e al Congresso di questa nazione, condannando la politica
imperiale verso Cuba e in particolar modo la guerra economica imposta da
oltre 40 anni.
Sviluppare azioni in tutti i paesi membri della Commissione delle
Nazioni Unite per i Diritti Umani affinché i loro Governi non cedano
alle pressioni degli Stati Uniti nel loro impegno per danneggiare
l’immagine di Cuba, un paese che innalza in modo degno ed esemplare i
diritti umani del proprio popolo.
Combattere con la verità e con la ragione, utilizzando tutte le vie
possibili, le falsità, le calunnie e le campagne di cui è vittima la
Rivoluzione cubana e il suo popolo. Approfittare al massimo delle
possibilità che offre Internet.
Realizzare il III Incontro Mondiale di Amicizia e Solidarietà con Cuba
nel momento in cui Cuba lo stimi necessario.
Riconoscere e divulgare l’ampia solidarietà che, in diversi campi e
sotto diverse forme, Cuba attua in dozzine di paesi che ne hanno
bisogno.