11/10/2004


Continua in Italia la campagna di ostilità contro Cuba.

La manipolazione della realtà e la disinformazione sistematica rischiano di coinvolgere anche le forze progressiste e l'associazionismo democratico e di "arruolarli" - consapevolmente o inconsapevolmente - nella politica di aggressione dell'amministrazione Bush.

Prima di dare risposte giuste, proviamo a porre le domande giuste.

1) Se la situazione a Cuba prima della rivoluzione del 1959 era così "florida" come sostengono gli anticastristi, come mai nel 1959 c'è stata una rivoluzione?

2) Come spiegano i detrattori di Cuba che se la situazione cubana appare così catastrofica, il suo governo non sia stato travolto dalla dissoluzione del socialismo reale tra il 1989 e il 1991 o negli anni immediatamente successivi?

3) Alcune organizzazioni per i diritti umani vicine o contigue all'amministrazione USA, sostengono che Cuba oggi "è la più grande prigione di giornalisti del mondo": E' una frase a effetto di una certa perentorietà, ma su quali dati oggettivi si basa? Assai più vicino di Cuba, in Spagna per l'esattezza, oggi ci sono molti più giornalisti in carcere, sono stati chiusi dalle autorità due quotidiani e due settimanali e intere redazioni sono finite in galera (alcuni ancora vi permangono). Chi afferma che Cuba imprigiona più giornalisti di altri paesi pensa di poter o di dover rettificare un'affermazione non esatta?

4) La partecipazione popolare alle decisioni dello Stato è il fondamento della democrazia. Se le organizzazioni anticubane ritengono che il modello elettorale e decisionale cubano sia "non democratico", potrebbero affermare che il modello democratico liberale sia migliore sul piano della partecipazione popolare alle decisioni? Come e con quali argomenti potrebbero spiegare ad un cittadino cubano o di un altro paese latinoamericano che nei paesi liberali  vota solo una minoranza di cittadini?

5) Un istituto  demoscopico dell'America Latina (Latinobarometro) rivela che più della metà dei latinoamericani non nutre più fiducia sul fatto che democrazia liberale e progresso sociale siano la stessa cosa (vedi Sole 24 ore del 13 settembre). Con quali argomenti replichereste a tale contraddizione che rovescia nel suo contrario le affermazioni sulla "non democraticità" del modello politico cubano?


6) Se le ambasciate in Italia dei paesi dell'Unione Europea invitassero alle loro feste nazionali i esponenti di movimenti che si oppongono al governo Berlusconi ma che per fare questo ricevono finanziamenti o stipendi da un governo che giudica l'Italia un paese nemico,  quali sarebbero secondo voi le reazioni del governo italiano?

7) Se un aereo militare francese sorvolasse tutti i giorni al limite delle acque territoriali italiane trasmettendo programmi che invitano a rovesciare il governo, come reagirebbero le autorità italiane?

8) Se viene riconosciuto legittimo dare la caccia ai terroristi e bombardare i paesi che li ospitano, cosa dovrebbe fare Cuba nei confronti degli Stati Uniti che ospitano persone come Posada Carriles, Orlando Bosch e altri che sono stati riconosciuti colpevoli di aver abbattuto un aereo civile cubano nel 1976 uccidendo 73 persone, di aver organizzato e attuato attentati a Cuba e contro esponenti cubani all'estero?

9) Fidel Castro è un leader politico che gode di grande autorevolezza nel suo paese, in America Latina, nel terzo mondo ed anche in alcuni paesi europei. Secondo i detrattori di Fidel Castro, il presidente cubano deve farsene una colpa o i tanti che lo stimano devono ritenersi degli stupidi?

10) Come mai quando si parla della realtà di Cuba, i giornali "democratici" e le istituzioni, come il Comune di Roma, interloquiscono solo gli "oppositori" e non sentono l'esigenza di sentire anche le voci ufficiali del governo cubano o le voci ufficiose non ostili al governo, come si fa per altri paesi? Non sarebbe più utile fornire ai lettori tutte le fonti e consentire al lettore di farsi una sua opinione su Cuba?

11) Recentemente il Giappone ha eseguito due condanne capitali; Israele ha proceduto con sistematiche esecuzioni mirate ed extragiudiziali; il Marocco ha eseguito dieci condanne capitali; l'Iraq di Allawi ha reintrodotto la pena di morte. Sapreste indicare qualche documento di condanna da parte delle istituzioni locali, italiane, europee o l'adozioni di sanzioni nei confronti di questi paesi?

12) Se Cuba rinunciasse oggi al suo modello sociale e accettasse le regole del FMI e della WTO, quali possibilità di sviluppo sociale più avanzate potrebbe avere un paese le cui uniche risorse sono: le rimesse degli emigrati, gli introiti del turismo e i prodotti agricoli i cui prezzi sul mercato mondiale declinano sistematicamente da anni? Da un confronto onesto con la Repubblica Dominicana ed Haiti (gli altri due paesi importanti delle Grandi Antille "aperti" al mercato), si può affermare che in questi paesi c'è uno sviluppo ed una coesione sociale superiore e migliore di quella di Cuba?

Alla luce di queste domande, perché anche forze e associazioni progressiste italiane si prestano alla campagna di ostilità contro Cuba?

 


Il Comitato 28 giugno ''Difendiamo Cuba''. Informazioni e contatti: cuba28giugno@libero.it ; tel. 06-5110757

Testo tratto da www.radiocittaperta.it