Gli osservatori denunciano impedimenti
al loro lavoro nelle elezioni USA
WASHINGTON 26 ott. 2004
Gli osservatori internazionali che vogliono controllare le elezioni negli USA hanno denunciato la frapposizione di ostacoli da parte delle autorità elettorali del paese che, a quanto sembra, cercano di creare impedimenti al loro lavoro.
In una conferenza stampa rilasciata nella capitale l’esperto canadese David MacDonald si è detto sorpreso del fatto che nella maggior parte dei centri di votazione non esista un meccanismo “che permetta l’osservazione indipendente”.
Secondo McDonald le procedure vigenti autorizzano soltanto la presenza dei rappresentanti dei partiti Repubblicano e Democratico. Gli osservatori internazionali sono stati invitati dall’Organizzazione Non Governativa (ONG) Global Exchange per dar seguito al processo di votazione e conteggio delle schede.
In questo senso avrebbero voluto che fosse dato loro il libero accesso ai seggi elettorali di votazione negli stati dove questa settimana gli elettori hanno cominciato ad esercitare il loro diritto al voto, tra i quali Missouri, Ohio e Florida.
Quest’ultimo territorio fu scenario di frodi nelle elezioni presidenziali del 2000, nelle quali l’allora candidato repubblicano George W. Bush ottenne una dubbia vittoria grazie, tra l’altro, ad una manovra di suo fratello minore Jeb Bush, governatore di questo Stato.
La missione degli osservatori, che non è stata ufficialmente invitata dalle autorità statunitensi, ha ricevuto fino a questo momento il nulla-osta delle contee di Columbia e Saint-Louis, in Missouri ed in altre due località di Ohio e Florida.
Durante le ultime elezioni, il governatore di quest’ultimo stato Jeb Bush compì gli atti necessari.