Incontro Europeo di Solidarietà con Cuba
Lussemburgo, 20-21 novembre 2004
Dichiarazione Finale
Noi, più di 120 rappresentanti di organizzazioni di solidarietà e di amicizia di
21 nazioni, che partecipano all'Incontro Europeo di Solidarietà con Cuba che si
è svolto in Lussemburgo, nei giorni 20 e 21 novembre 2004
DICHIARIAMO:
L'indipendenza di Cuba e tutti i risultati sociali del suo popolo sono in
pericolo. Nonostante il fatto che lo scorso ottobre all'Assemblea Generale delle
Nazioni Uniti 179 paesi abbiano votato contro il Blocco di Cuba imposto dagli
Stati Uniti, esiste un rischio evidente. Durante la campagna per la sua
rielezione, George W. Bush ha dichiarato: "Come per l’Afghanistan e per l’Iraq,
sono preoccupato per Cuba". Ha aggiunto che è convinto di vedere la fine del
"regime di Castro".
CONDANNIAMO il rafforzamento delle misure introdotte di recente
dall'Amministrazione Bush per asfissiare economicamente Cuba.
L'Unione Europea utilizza i Diritti Umani come arma contro Cuba. In una
risoluzione del 16 novembre, il Parlamento Europeo critica la presunta
violazione dei Diritti Umani a Cuba. In realtà, pretende di cambiare il sistema
politico ed economico dell'isola. Mediante la sua "Posizione Comune", l'Unione
Europea dimostra chiaramente che le manca la volontà di rispettare la sovranità
e il diritto di autodeterminazione del popolo cubano.
INVITIAMO il Consiglio Europeo, la Commissione Europea e il Parlamento Europeo a
cambiare la "Posizione Comune" e a stabilire relazioni normali con Cuba in tutti
i sensi, basate sul mutuo rispetto.
ESIGIAMO che Governi europei membri della Commissione dei Diritti Umani delle
Nazioni Unite votino contro la risoluzione annuale che in modo ingiusto tenta di
accusare Cuba di violare i Diritti Umani. Noi ci opporremo a questo potenziale
attacco contro Cuba, per esempio organizzando una grande manifestazione il
giorno 18 marzo prossimo a Ginevra.
FACCIAMO APPELLO ai Governi dei paesi europei affinché facciano pressioni sul
Governo degli Stati Uniti per la liberazione dei cinque prigionieri politici che
stanno scontando ingiuste condanne nelle prigioni statunitensi. Il loro unico
"crimine" è stato quello di lottare contro le attività terroristiche che
presumiamo siano la maggiore preoccupazione del Governo degli Stati Uniti.
FACCIAMO APPELLO a tutti per difendere Cuba contro qualsiasi aggressione e
riaffermiamo la nostra continua solidarietà e il nostro sostegno al popolo
cubano.
Lussemburgo, 21 novembre 2004