VENERDÍ 18 MARZO 2005 A GINEVRA/SVIZZERA
 

ore 13:00 MANIFESTAZIONE Place des Nations ONU
 

ore 19:30 DIBATTITO: I DIRITTI UMANI IN AMERICA Salle de Faubourg
 

ore 21:30 FIESTA LATINA Y SALSA CUBANA con BATAMBO

 
SOLIDARIETÁ CON CUBA
 

Care amiche e cari amici di Cuba,
Sicuramente anche per te Cuba è qualcosa di più che spiaggia, musica e ballo: é un modello sociale alternativo e simbolo di speranze per tanti paesi e popoli poveri. Cuba é pure un esempio per noi che qui ci battiamo per un mondo di pace e giustizia sociale.
 

Chiaramente l’esempio di Cuba rappresenta un intralcio per "il diritto ad un libero sfruttamento" da parte dell’imperialismo. Per questo i potenti negli USA legittimano tutti i mezzi per umiliare, intimidire e minacciare Cuba.
 

La conferenza sui diritti umani della sede ONU di Ginevra si trasforma ogni anno in una farsa, in cui Cuba passa da vittima a criminale. L’accusa è formulata da un vassallo intermediario, sospinto esattamente da quegli USA che si pongono al di sopra di tutti i diritti internazionali, quando questo giova ai propri interessi.
 

Noi, qui, abbiamo la possibilità e il dovere di protestare. Ti invitiamo pertanto a partecipare con noi al “Giorno di Solidarietà con Cuba” il 18 marzo 2005.

http://www.cuba-si.ch/

 

 

Savona 01/03/2005


ITALIANI E CITTADINI DEL MONDO CHIEDIAMO CHE SI VOTI CONTRO LE MOZIONI USA NELLA 61º SESSIONE DELLA COMMISSIONE PER I DIRITTI UMANI A GINEVRA.
 


Abbiamo già visto come i successivi governi nordamericani abbiano utilizzato la Commissione per i Diritti Umani dell'ONU a Ginevra, Svizzera, per cercare di condannare Cuba per supposte violazioni degli stessi.
 

L'amministrazione Bush ha esercitato pressione sulla maggioranza dei 53 paesi che integrano la Commissione, per calunniare con false accuse Cuba, malgrado questo paese, bloccato dall’embargo unilaterale degli Stati Uniti da più di 45 anni, non rispetti solo i diritti umani ma ha sradicato anche l'analfabetismo e la denutrizione infantile, ha elevato notevolmente la salute, l'educazione e la cultura della sua gente, e non sia mai stato implicato in casi di assassinio politico, detenzione arbitraria, sparizioni né torture.

Denunciamo quindi l'azione di Bush e dei suoi rappresentanti nella CDH. Sono come il ladro che grida "al ladro" per deviare l'attenzione. I grandi violentatori dei diritti umani sono nella Casa Bianca, nel Pentagono e nella CIA, nelle direzioni del FMI e della Banca Mondiale. Essi sono quelli che violano i diritti basilari di un'Umanità che ha mille milioni di esseri umani che soffrono la fame e l’analfabetismo.

Sono i governanti della superpotenza quelli che attaccano militarmente paesi sovrani come Afghanistan ed Iraq, perfino senza consenso dell'ONU, che impongono missioni militari in Haiti e promuovono il golpismo in Venezuela. Loro sono quelli che bloccano illegalmente Cuba e minacciano di aggredirla militarmente dopo averla catalogata tra "le tirannie", nuova denominazione dell’ "asse del male” dei tempi della guerra fredda. Loro sono i maggiori emittenti di gas inquinanti che producono l’ "effetto serra" e per giunta si rifiutano di firmare il Trattato di Kyoto.

Pertanto crediamo che nella 61º Sessione della Commissione dei Diritti Umani non si stia discutendo realmente la tematica umanitaria. Se così fosse, il condannato dovrebbe essere la massima autorità statunitense colpevole dell’invasione e del bombardamento di paesi sovrani, del blocco economico di intere nazioni con conseguenze disastrose per la salute e l’alimentazione delle popolazioni e specialmente dei bambini, dell’assassinio di  popolazioni civili con bombardamenti indiscriminati, della tortura dei prigionieri in Guantánamo e Abu Ghraib, di fomentare colpi di Stato, di istruire militari golpisti e genocidi nella Scuola delle Indie, etc.

In conseguenza ci  mobilitiamo per chiedere ai governi che hanno propri delegati alla CDH un voto contro la risoluzione USA che vuole ingiustamente condannare un paese che difende la propria dignità, la propria sovranità ed indipendenza, poiché una condanna in quella sede internazionale sarà un pretesto per aggredire ed intervenire in Cuba. Non si può essere "neutrali" tra il blocco economico, il debito estero, la generalizzazione della povertà e le bombe, da un lato, ed i vaccini cubani, i medici internazionalisti, il programma di alfabetizzazione, le borse di studio per giovani universitari del Terzo Mondo e gli sforzi di Cuba per l'integrazione latinoamericana, dall'altro lato.


   
UN MONDO MIGLIORE HA BISOGNO ANCHE DI CUBA.