Lettera aperta al popolo

 

 

 

 

 

di Panama

 

 

L’Avana - 1 marzo 2004

 

Nel novembre del 1887 José Martí, che lottò strenuamente per l’indipendenza di Cuba, scrisse: “ Non ci può essere ritardo nella giustizia: chi la dilata la rivolta contro di sè!”

 

Noi che scriviamo questa lettera siamo rappresentanti dei familiari delle vittime delle azioni criminali commesse dai quattro noti terroristi internazionali che dal 17 - 11 - 2000 sono detenuti nelle prigioni di Panama.

 

Luis Posada Carriles ha l’orribile record di essere stato il primo terrorista a concepire ed eseguire l’esplosione di un aereo civile in volo davanti alle coste di Barbados nel 1976.

 

Gli altri tre delinquenti internazionali, Gaspar Jiménez, Guillermo Novo e PedrIl diplomatico assassinatoo Remón sono responsabili in prima persona degli omicidi dei funzionari diplomatici cubani Felix García Rodríguez, Crecenzio Galañana Hernández, Jesús Cejas Ariás, del tecnico della pesca Artaiñan Diaz Diaz e dell’emigrante Eulalio José Negrin.

 

La opportuna denuncia del Presidente della Repubblica di Cuba, Fidel Castro Ruz, del piano terrorista che questi quattro avevano pianificato, da eseguire a Panama, ha impedito in tempo che le famiglie panamensi condividano oggi il nostro dolore in condizione di vittime.

 

Il prossimo 15 marzo inizierà il dilatato processo. Non ci spinge lo spirito di vendetta, ma reclamiamo che si faccia giustizia. Riconosciamo il diritto delle autorità di Panama di processare Posada Carriles e i suoi seguaci per i delitti commessi nel paese, ma domandiamo che non esista impunità. Siamo fiduciosi nel solidale e laborioso popolo di Panama che ci accompagna in questa lotta contro il terrorismo.

 

Riprendiamo nuovamente il pensiero di José Martí: “ È duro e tremendi doversi pentire per non essere stati giusti quando la giustizi può evitare la morte degli uomini...”

Noi veglieremo perché la giustizia impedisca la morte di altri uomini e donne, vittime di azioni criminali. Veglieremo perché prevalga il diritto dei nostri figli di crescere in un mondo libero dal terrorismo.

 

I rappresentanti dei familiari delle vittime degli atti di terrorismo commessi da Luis Posada Carriles, Guillermo Novo, Gaspár Jiménez e Pedro Remón.

 

Carlos Alberto Cremata Malberti,

figlio di Carlos Cremata Trujillo, vittima dell’esplosione dell’aereo di Barbados eseguita da Posada Carriles il 6 ottobre del 1976

 

Domingo García Domínguez,

fratello di Felix García, ucciso a New York da Pedro Remon l’11 settembre del 1980

 

Felix Victor Negrín Santos,

fratello di Eulalio José Negrín assassinato a Union City da Pedro Remón il 25 novembre del 1979

 

Lissette Diaz Francos,

figlia di Artaigñan Diaz Diaz, assassinato in Messico da Gaspár Jiménez il 13 luglio del 1976