A Miami Menard si è levato la maschera
J.G. Allard - Granma Internazionale 25/1/04
Lo stesso individuo che pochi mesi fa negava con rabbia di avere vincoli con l’agente della CIA, Frank Calzón, adesso si riunisce pubblicamente con l’estrema destra di Miami e i suoi elementi terroristici nella città rifugio più corrotta del continente americano. Robert Menard ha lasciato cadere la maschera e si esibisce a lato di noti mercenari della USAID, della NED, della CIA che in varie occasioni hanno appoggiato pubblicamente il terrorismo contro Cuba.
La metropoli della Florida ha accolto il 16 gennaio i massimi rappresentanti - così li ha definiti il Nuovo Herald - di Reporters senza Frontiere, RSF, Robert Menard, capo a vita e Regis Bourgeat, incaricato del Burò delle Americhe. Molti osservatori continuano a chiedersi come Menard, che si presenta come un uomo di sinistra a Parigi, non ha dubbi nel mostrarsi con i più reazionari della città più reazionaria degli Stati Uniti, che ha truffato l’intero paese con l’elezione fraudolenta di George W. Bush e che accoglie torturatori, politici in fuga profughi e narcotrafficanti in ogni metro quadrato. La visita è cominciata assurdamente con una cena nel Versaille, un ristorante in Calle Otto di proprietà dell’imprenditore terrorista Felipe Valis e dove sono state organizzate infinite azioni di terrorismo contro Cuba.
Tra le braccia di Nancy “CIA” Crespo
Tra le tante visite Menard ha avuto un incontro con la direzione del Miami Herald, uno dei quotidiani più conservatori della stampa libera degli USA dopo il Washington Times e si è fatto intervistare da WOBA, la stazione radio del terrorista Armando Pérez Roura.
Ha partecipato al programma della sua amica Nancy Pérez Crespo, nota attivista nemica di Cuba, che ha “reclutato” RSF per la distribuzione di volantini di propaganda destinati a sabotare l’immagine turistica di Cuba. Agente della CIA per decenni, Pérez Crespo è membro della FNCA, la Fondazione cubano americana, dalla quale è stato espulso in maniera sospetta alcuni giorni prima degli attacchi dell’11 settembre. Nancy è anche amica personale della fondatrice del CLC, la presentatrice Ninoska Pérez Castellón, figlia e moglie di sbirri e terroristi di Batista.
Avendo un accesso apparentemente senza limite al libretto di assegni della National Endowment for Democracy - NED - e della Unites States Agency for Internacional Development - USAID -, la Crespo pubblica una rivista di taglio neofascista intitolata “La nuova stampa cubana”, con articoli scritti da giornalisti indipendenti che finanzia nel Sito Web. La Crespo dirige (o sta dietro) a l' “Agenzia informativa Indipendente Nuova stampa Cubana”, “Cuba Press”, “Nuova Stampa”, “Patria”, “Havana Press”, “Centro nord del Paese”, “Noti Cuba”, “La cooperativa avileña dei giornalisti indipendenti” e molte altre organizzazioni di informanti generate con gli orientamenti della CIA dal suo bunker sul Malecón dell’Avana, che Menard ben conosce.
Con i capoccia del terrorista CLC
Uno dei momenti più incredibili della visita di Menard è stato il suo incontro con i membri della direzione di Cuban Liberty Council, un’organizzazione che appoggia apertamente il terrorismo.
Come è stato segnalato in varie occasioni in queste pagine R. Menard non può ignorare che i suoi amici di Miami del CLC sono gli stessi che hanno scatenato la campagna fraudolenta che ha permesso a Bush padre di far uscire dalle galera del servizio di immigrazione il terrorista Orlando Bosh.
Tutta Miami sa che l’ex capo della Coordinatrice delle Organizzazioni Rivoluzionarie Unite - CORU - responsabile di decine di sabotaggi contro i cubani in più di una decina di paesi fu l’autore con Posada Carriles e dell’esplosione in pieno volo di un aereo della Cubana de Aviación nel 1976, che provocò 73 morti.
I commandos della CORU realizzarono più di novanta atti di terrorismo, attentati dinamitardi, sequestri e omicidi, includendo l’attacco mortale sferrato contro l’automobile che trasportava l’ex ministro degli esteri cileno Orlando Letellier, nel settembre del 1976, a Washington.
Menard deve sapere che i capi del CLC sono stati i promotori delle più recenti campagne di raccolta di fondi per la difesa di Luis Posada Carriles, detenuto da tre anni a Panama con i suoi sicari, Guillermo Novo, Pedro Crispin e Gaspar Jiménez, dopo un fallito tentativo di minare l’anfiteatro dell’università di Panama. Il complotto avrebbe provocato un massacro, secondo gli esperti in esplosivi della polizia di Panama, un massacro più grande di quello avvenuto con la distruzione delle Torri Gemelle di New York.
Gli ospiti del ICCAS
I rappresentanti di RSF hanno partecipato ad un colloquio sulla libertà d'espressione a Cuba auspicato dall’Istituto degli Studi cubano - americani il famoso ICCAS dell’università di Miami nella Casa Bacardì a Coral Gables.
È inutile estendersi sulle caratteristiche della fabbrica di rum Bacardi, fondatrice del terrorismo contro Cuba o su quelle del suo presidente Manuel Cutillas.
Non vale la pena di dire che il ICCAS è stato denunciato pochi mesi fa dal “Council on Hemispheric Affairs di Washington” come pseudo centro di ricerche al servizio della destra di Miami.
Il personale del ICCAS manipola i dati e seleziona i temi di investigazione come strumenti per scatenare la sua retorica contro Cuba in maniera stridente, affermava la relazione della nota e rispettata istituzione.
Il ICCAS ovviamente riceve sussidi milionari dalla USAID e l’appoggio cieco dei congressisti Lincoln e Mario Diaz Balart, come di Ileana Ross Lethinen.
Il programma dei massimi rappresentanti di RSF è stato “preparato” dal critico d’arte William Navarrete, capo dell’Associazione per la Terza Repubblica cubana; l’impresario Carlos Saladriga, dirigente estremista; Diego Suárez, ex finanziatore del terrorismo nella FNCA e uno dei più fanatici capi del CLC attualmente; Jaime Suchicki, direttore di ICCAS dell’università di Miami; l’impresario José Valdés Fauli, ex presidente della Colonianal South Florida - un gruppo valutato 16 milioni di dollari; Aida Levitán del Consorzio Mondiale della Pubblicità, Publicis che esegue le campagne della US Army; Alina López, una psicologa che ha partecipato al sequestro del piccolo Elián; Ariel Remos del gruppo annessionista Unidad Cubana e altri.
Un proclama di Manny Díaz
Nel mezzo di questo delirio ai “massimi rappresentanti” di RSF è stato consegnato un proclama della città di Miami dalle mani del suo sindaco Manny Díaz durante un party privato e un secondo proclama nella città di Hialeah dal suo sindaco Héctor Pesquera.
Menard, che ha un bilancio molto succoso, ha annunciato i suoi piani di inaugurazione di nuove sedi nella regione nordamericana, a Washington e a Miami.
L’agente della CIA dispone e già di un ufficio americano a New York sin dal 2001.
Egli ha annunciato che la sua organizzazione collaborerà con la società inter - americana della stampa, SIP, la cui sede si trova a Miami e i cui i orientamenti politici hanno la caratteristica di essere decisamente in accordo con Washington.
Il difensore della libera stampa in versione imperiale non ha approfittato durante il soggiorno a Miami per denunciare la militarizzazione della copertura giornalistica, richiesta recentemente dal capo della polizia, John Timoney, durante il “summit blindato” dell’ALCA.
Non ha approfittato nemmeno della sua presenza negli USA per reclamare la liberazione di Mumia Abu Jamal, il giornalista afro-americano detenuto da più di 20 anni, vittima di un imbroglio della polizia politica.Non ha denunciato il governo nordamericano per gli attacchi armati contro la sede della catena tv araba Al Jazeera e il silenzio obbligato della catena Al Arabian compiuto dalle forze armate degli Stati Uniti in Iraq. |
Menard ha cercato di salvare la sua immagine denunciando l’assassinio di un cameraman in Iraq dieci mesi dopo i fatti, con una relazione che la famiglia della vittima ha respinto.
Sarà casuale che la relazione annuale di RSF per il 2003 sulla situazione mondiale dei giornalisti e dei mezzi di comunicazione non citi nemmeno una volta il governo degli Stati Uniti?
Il cubano americano Adolfo Franco, ex capo dell’ufficio di Ileana Ross Lethinen, che è amministratore in America Latina e nei Caraibi della USAID ha dichiarato recentemente che l’Agenzia per gli Aiuti all’Estero Nordamericana” aveva investito 28 milioni di dollari, sino a quella data, per inviare a Cuba materiale di propaganda e finanziare il movimento degli informatori.
Menard non sarà mai nulla di più che un beneficiario di una macchina multimilionaria che da 45 anni cerca inutilmente di distruggere la Rivoluzione Cubana comprando mercenari.