Editoriale

 


Le menzogne, le paure e la


stupidità dell’impero

 

 

 

La condotta di alcuni funzionari del governo degli Stati Uniti fa pietà. Si può apprezzare nelle alte sfere del potere un folto gruppo di bugiardi che poche volte dicono cose serie o si avvicinano alla verità.

 

I dispacci di diverse agenzie poche ore fa hanno informato che a Washington il sottosegretario di stati per gli affari interni americani, Roger Noriega, ha criticato Cuba per appoggiare elementi destabilizzatori di vari paesi democratici in America. Egli ha assicurato che il suo paese e altri vicini “seguono da vicino il comportamento del leader cubano Fidel Castro nelle sue ultime avventure. Noriega ha indicato che gli USA hanno informazioni proprie, per esempio sul coinvolgimento cubano nell’appoggio ad elementi che in vari paesi si propongono di destabilizzare i governi democratici.

 

È chiaro che le azioni di Fidel Castro chiamano l’attenzione latino - americana, ha affermato Noriega che ha detto anche che sono sempre più provocanti per la comunità inter americana e davanti a tutto questo gli Stati Uniti hanno risposto con un appoggio espresso ai paesi che appaiono danneggiati da queste azioni, come la Bolivia.

 

Secondo Noriega, Fidel Castro sta “pescando nel torbido”, dice un’agenzia “in forma cosciente e distruttiva e fomenta la discordia e lo scontento e rende vulnerabili i governi democratici.”

 

Il Sig. Noriega, personaggio cinico e mediocre, è stato uno dei principali redattori e il maggior promotore della legge Helms Burton contro Cuba.

 

E intimo amico della mafia terrorista cubano - americana di Miami. Occupa il suo posto attuale da quando il senato si oppose la fatto che questo ruolo venisse svolto dal bandito Otto Reich, la cui storia di terrorista vincolato alla guerra sporca in Nicaragua è ben noto.

 

Queste dichiarazioni di Noriega, pronunciate quasi immediatamente dopo l’annuncio di un portavoce di stato sulla sospensione delle conversazioni sull’emigrazione (prendendo come scusa la non accettazione da parte di Cuba di assurde e inaccettabili esigenze) dimostra che si tratta di un’azione ben organizzata e provocatrice, con vista di oscuri propositi che si associano alle elezioni del prossimo novembre, nelle quali i sostenitori dell’attuale amministrazione cercano di assicurarsi il successo a qualsiasi prezzo a prezzo di qualsiasi conflitto.

 

Si può dimostrare che le dichiarazioni di Noriega sono vergognose e bugiarde, com’è abituale.

 

Come può dichiarare che Cuba ha adottato una posizione provocatrice destinata a destabilizzare l’America Latina? Ad eccezione del disprezzabile piagnone che governa in Uruguay - un abietto lacchè degli USA - questo “soffio di aria fresca” come tanto poeticamente viene definito il Sig. Bush da chi governa in El Salvador dove Posada Carriles, per ordine di Miami, organizzò gli atti di terrorismo contro gli alberghi di Cuba con il tentativo di assassinare il Presidente cubano, il governo dell’Isola mantiene relazioni diplomatiche normali e rispettose con il resto degli stati della regione. Nessuno ha mai espresso rimostranze o ha pronunciato parole a proposito di piani di destabilizzazione da parte di Cuba in relazione con i loro governi.

 

Le nostre relazioni con le diverse correnti politiche latino - americane e nei Caraibi sono assolutamente legali, normali e pubbliche. Numerosi eventi auspicati da centri, istituzioni di carattere politico o sociale, dell’educazione, culturali, scientifici, economici e altro, si svolgono ogni anno con la partecipazione della stampa nazionale e straniera.

 

Che cosa significa destabilizzare?

 

Inviare migliaia di medici a collaborare coi governi per l’attenzione alle persone più povere e necessitate? Forse abbiamo destabilizzato il Guatemala e Honduras, Haiti, il Belice, il Paraguay o altri paesi dei Caraibi o dell’America centrale o del sud? Forse è destabilizzare l’invio di 15 mila medici cubani in 64 paesi del mondo dove milioni di persone vengono curate e migliaia di vite salvate? Da quando la promozione delle campagne di alfabetizzazione, con nuovi metodi moderni e molto efficienti significa destabilizzare regimi democratici in qualsiasi luogo della terra? Come si può definire la concessione di borse di studio a 12 mila giovani del Terzo Mondo per farli studiare nelle nostre università? Non è stupido definire sovversiva l’azione di migliaia di allenatori sportivi che promuovono le più sane attività e che contribuiscono a ridurre il delitto, il consumo di droga, portandola salute a milioni di giovani? Da quando promuovere l’educazione e la cultura è destabilizzare nazioni? Forse dopo che il ciclone Mitch devastò il centro America noi non dovevamo offrire tre mila medici per salvare ogni anno tante vite come quelle che si persero al passaggio dell’uragano? O le borse di studio necessarie per formare i giovani di questa zona perché in futuro realizzino il compito di questi medici? Chi, sano di mente, potrebbe affermare che si trattava di uno sforzo per destabilizzare la democrazia in Centro America, anche se con qualcuno dei paesi della zona non abbiamo nemmeno relazioni diplomatiche? Perché ignorare che Cuba ha dato aiuti nelle emergenze senza eccezioni quando sono accadute catastrofi, alcune nei paesi dell’America Latina e anche in altri luoghi del mondo? Perché non ricordare che in Perù quando avvenne il terribile terremoto del 1970 che costò più di 50mila vite, il popolo cubano mandò centomila donazioni di sangue e poi costruì ospedali e mandò i propri medici? Perché non dire che quando in Uruguay scoppiò un’epidemia di meningite meningococcica, Cuba, il solo paese che dispone di un vaccino contro questa malattia, inviò milioni di dosi per proteggere la vita dei bambini dell’Uruguay, anche quando il governo di questo paese, pur conoscendo la gravità dell’epidemia, dichiarò che non avrebbe mai comprato i vaccini perché erano cubani?

 

Non sono casi unici. In El Salvador avvenne una grave epidemia di dengue e il suo governo era un acerrimo nemico di Cuba. El Salvador ospitava il terrorismo ed era un centro di operazioni dal quale si commettevano brutali crimini contro l’Isola, ma le autorità cubane non ebbero esitazioni e mandarono risorse umane e materiali che furono un fattore decisivo per sradicare l’epidemia. Questo spirito di cooperazione si dimostrò anche successivamente, quando un terribile terremoto colpì quella popolazione sorella.

 

Da dove prende queste infami canagliate, il Sig Noriega?

 

Ci sono spiegazioni e precedenti ...

 

In una cinica denuncia del 6 gennaio il Sig. Noriega menzionava soprattutto il Venezuela, segnalando che questo paese è associato a Cuba nel proposito destabilizzante, per l’appoggio dato ai programmi di salute, educazione, cultura, sport, lavoro sociale e altre attività che si stanno sviluppando nel processo bolivariano a beneficio della popolazione venezuelana. Cuba ha una buona esperienza in questi settori e la mette a disposizione dei paesi del Terzo Mondo.

 

Cuba ha concesso migliaia di borse di studio ai giovani venezuelani perché studino medicina, sport, lavoro sociale e divengano tecnici e si formino nella cooperazione tecnica e sociale che si chiedono da Cuba.

 

Per il popolo cubano il Pres. Chávez incarna le idee e lo spirito bolivariano di indipendenza, unità e patriottismo dei popoli dell’America Latina, le cui origini etniche, culturali, religiose e di lingua sono molto più comuni che in qualsiasi altro gruppo di paesi nel mondo, con il diritto e il dovere di unirsi non solo per ragioni economiche, ma anche per la propria sopravvivenza. Cuba appoggia questi diritti con tutta la sua forza.

 

Il discorso insolente e minaccioso del Sig. Noriega del 6 gennaio ha dei precedenti nelle dichiarazioni che due settimane prima aveva letto il Sig. Otto Reich, ambasciatore straordinario dell’America Latina il 19 dicembre, pubblicate in una nota di agenzia, che diceva “ Otto Reich ha riconosciuto che il continente non sta vivendo una buona situazione e che il Venezuela è una nazione che sta affrontando una crisi. A meno che le parti non si calmino, potranno avvenire problemi. Gli Stati Uniti sono preoccupati per le notizie continuate sulla presenza degli agenti di Cuba in Venezuela.”

 

Reich ha affermato che secondo molte persone in Venezuela circolano notizie che dicono che ci sono centinaia se non migliaia di individui con età e apparenza militare cubana nel paese.

 

“Chávez ha la forza delle armi ed è il presidente costituzionale ma tutte le inchieste che abbiamo visto indicano che la terza parte della popolazione si oppone a Chávez e hanno la forza della Costituzione e del Referendum.

 

Inoltre ci sono tre milioni, forse quattro, di firme valide per realizzare il referendum contro Chávez.

 

Tutta la comunità inter americana ha la responsabilità di accompagnare il popolo del Venezuela in questa scelta a favore della democrazia, nel mezzo di una possibile trappola da parte di chi vuole che non si compiano le leggi del Venezuela” ha detto Otto Reich.

 

“Inoltre gli Stati Uniti stanno vigilando da vicino e da tutti gli angoli dell’emisfero quello che sta avvenendo in Venezuela.” Le persone di età e apparenza militare in realtà sono i medici cubani tra i quali il 52,4 % sono donne.

 

È ovvio che il gruppo più estremista del governo degli Stati Uniti si rende conto che il regime di sfruttamento e il saccheggio spietato imposto ai popoli dell’America Latina è già insostenibile e insopportabile.

 

Se gli Stati Uniti hanno informazioni proprie sull’implicazione cubana per “appoggiare elementi che in vari paesi si propongono di stabilizzare i governi democratici”, perché non lo dicono concretamente? Perché non segnalano dove, come e quando avvengono queste azioni, in quali paesi, che fa Cuba in Bolivia per appoggiare la rivolta sociale avvenuta? Chi pesca in acque torbide? Chi à colpevole del fatto che la maggioranza dei popoli si ribella, uno a uno, in questa regione come conseguenza di un immenso e insuperabile debito estero per il saccheggio incessante, la povertà, la disoccupazione, la fame, il disastro sanitario, il fallimento dell’educazione, le imposizioni del FMI ? Perché quello stupido di Noriega non dice una parola sull’ALCA, cioè sull’annessione che stanno cercando si imporre ai popoli latino - americani e dei Caraibi?

 

Chi ha imposto la globalizzazione neo liberista? Chi ha obbligato alla privatizzazione forzata le risorse e i beni di popoli indifesi in questo continente? Chi vende armi invece di materiali di studio? Chi invia i giovani latino americani a morire come carne da cannone in Iraq? Che necessità avrebbe Cuba di pescare in acque torbide se i fiumi più che torbidi sono cresciuti e minacciano di trascinare via tutta la putrefazione e le ingiustizie commesse per secoli?

 

Nuove e volgari menzogne

 

“ ...alcune fonti informano su azioni di disturbo con partecipazione cubana ... è chiaro che Castro è sempre più attivo nella regione... “

 

Chiaramente, Sig. Noriega, le cose stanno cambiando e sono sempre meno quelli che credono alle sue menzogne tradizionali e ogni giorno i popoli perdono quella capacità di sopportare...

 

Il Presidente cubano Fidel Castro viene invitato all’insediamento dei nuovi governi e ad altre attività: ha assistito a quello in Brasile, in Ecuador, in Argentina, Paraguay... purtroppo non ha potuto partecipare ad altri cambi di governo e ad importanti eventi perché a Cuba siamo obbligati a lavorare duramente e i viaggi sono complessi e costosi, soprattutto per i piani che Lei, Sig Noriega, il suo governo e la sua mafia elaborano per assassinare Fidel Castro. Comprendiamo che tutto questo per tutti voi deve essere molto frustrante...

 

“È chiaro che Castri è sempre più attivo nella regione e questo ha provocato preoccupazione nei leaders latino - americani...”

 

Perché non dice quali sono questi leaders? Perché si prende la responsabilità di parlare per loro? Perché cerca di presentarli come invidiosi e vigliacchi? Il Presidente Castro con tutti coloro che incontra quando assiste agli eventi citati, salvo alcune eccezioni con le quali si mostra indifferente, non ha mai notato sguardi ostili o visi disgustati. Il comportamento è rispettoso anche se in alcuni casi di più e in altri meno anche quando esistono profonde differenze ideologiche. Come è noto i popoli dei paesi che Fidel Castro visita gli dimostrano sempre in forma molto affettuosa il loro entusiasmo e ammirazione.

 

I dirigenti e il popolo cubano hanno affrontato prove molto difficili ma non si sono mai piegati di fronte alle arbitrarietà, alle aggressioni e alle minacce della potenza più poderosa mai esistita.

 

Si comprende che l’ira e l’odio che trapelano dalle parole del Sig. Noriega sono intenzionalmente false e bugiarde perché lui sa che, vivo o morto, il ricordo di Fidel Castro lo seguirà come un fantasma. Tra le sue menzogne volgari, di una mediocrità che fa spavento, con le minacce abituali eruttate contro Fidel Castro ha detto che “Deve essere chiaro che le sue azioni chiamano l’attenzione dei leaders dell’America Latina e che le sue azioni per destabilizzare l’America Latina sono sempre più provocatrici per la comunità inter americana includendo gli stessi Stati Uniti...”

 

“...Coloro che continuano a destabilizzare i governi eletti democraticamente, intervenendo negli affari interni di altri governi, stanno giocando col fuoco!...”

 

Che cosa vuol dire, giocare col fuoco?

 

Lei non ha coraggio sufficiente per intimidire nessun patriota cubano e parla così senza mettere in gioco una sola goccia di sangue suo ma pone in gioco quello dei giovani soldati e ufficiali delle forze armate nordamericane.

 

Lei ha assicurato che il suo paese e altri vicini seguono da vicino l’attuazione del leader cubano nelle sue ultime avventure e che “lui” sta vivendo i suoi ultimi giorni e sente nostalgia di quelli nei quali aveva un ruolo importante in America. Lei mente! Se fosse così voi non provereste preoccupazione per il presunto “piano di destabilizzazione”.

 

Cuba si chiede: forse il Sig. Bush ha già dato l’ordine di eliminare in forma extra giudiziaria il Presidente di Cuba?

 

Il Sig. Noriega elaborando il suo discorso non ha solo attaccato e minacciato Cuba, ma anche il presidente argentino Kirchner, un uomo che ispira dignità e al quale si vuole imporre immediatamente il pagamento di 21 mila milioni di dollari del debito estero. Il Sig. Noriega è furioso anche con il ministro degli esteri argentino Bielsa e si dichiara costernato perchè Bielsa non ha incontrato gli agenti pagati dagli USA quando e venuto all’Avana. Sino a dove giunge la prepotenza dell’impero!

 

Noriega non si è nemmeno astenuto dall’intervenire a proposito degli affari interni del Venezuela ed ha accusato il Pres. Chavez di essere complice di Cuba nell’intento di destabilizzare l’America Latina e lo ha esortato a “rispettare le regole in vigore per un eventuale referendum di revoca del suo mandato!” Si è assunto il ruolo del Consiglio Nazionale Elettorale, ha garantito la quantità di firme raccolte contro il presidente, ha dato una buona mano agli autori del golpe militare dell’aprile del 2002 e del golpe petrolifero del dicembre e gennaio.

 

Conosciamo perfettamente le idee del Sig. Noriega e le vili intenzioni consistenti nell’assassinio, con la complicità di paramilitari colombiani, i medici cubani in Venezuela, per intimorirli e obbligarli a terminare la loro cooperazione nei meravigliosi piani di salute che sta portando avanti il governo bolivariano, come Barrio Adentro, con il quale 12,5 milioni di venezuelani stanno ricevendo il servizio medico.

 

Abbiamo già avvisata che per ogni medico, collaboratore, docente o sportivo che morirà ucciso ce ne sono molti altri pronti e disponibili ad occupare il suo posto. Il governo degli Stati Uniti sarà l’assoluto responsabile.

 

Se credono possibile intimidire la popolazione cubana, sono già sconfitti in partenza!

 

8 gennaio 2004