Informazione del Ministero degli Esteri di Cuba
La notte del 15 ottobre le autorità dell’emigrazione hanno rimandato a Parigi con il volo della Air France 479, il cittadino spagnolo Jorge Moragas, deputato del Partito Popolare e acerrimo nemico di Cuba e della sua Rivoluzione, che stava cercando di entrare nel nostro territorio con la frode e illegalmente, con lo status migratorio di turista.
Il Sig. Moragas era accompagnato due deputati olandesi e da due rappresentanti d’una presunta organizzazione non governativa che sviluppa un attivo lavoro contro Cuba in Spagna e nei Paesi Bassi. Anche costoro sono stati reimbarcati.
L’arrivo del Sig. Moragas era stato preceduto da un gran battage propagandistico. Il Partito Popolare aveva emesso un comunicato alcuni giorni prima per confermare che il Sign. Moragas avrebbe raggiunto Cuba con l’impegno di offrire sostegno e solidarietà ai mercenari che operano nel territorio dell’Isola al soldo degli Stati Uniti. Lo stesso Moragas aveva rilasciato dichiarazioni in questo senso, pubblicate il 14 e il 15 ottobre dalle agenzie EFE ed Europa Press.
Le attività pubblicamente annunciate come obiettivo del suo viaggio sono gravi violazioni della sovranità di Cuba e per queste sono previste nella legislazione cubana gravi sanzioni.
Si è trattato di un’ennesima brutale provocazione politica contro Cuba.
Il Sig Moragas è noto per i suoi stretti vincoli con il patetico e frustrato José Maria Aznar, che si sta dedicando con molto entusiasmo a spendere una parte dei cinque milioni di dollari offerti dal Presidente Bush per organizzare attività e manifestazioni contro Cuba.
Moragas è venuto a Cuba per la seconda volta, con l’obiettivo di contattare a dare appoggio finanziario ai mercenari. Egli è anche il Segretario Internazionale del Partito Popolare ed ha organizzato molte azioni contro Cuba, soprattutto nel Congresso dei deputati spagnoli.
Nel mese di luglio del 2004, Moragas è entrato a Cuba con un visto turistico e le autorità dell’Isola, con gran pazienza a moderazione si limitarono ad avvisarlo che non avrebbero più tollerato e concesso impunità per i suoi atti.
Ci assiste il diritto sovrano di difenderci e la nostra pazienza ha dei limiti; non lasceremo senza risposte azioni di ingerenza, provocazioni dei nemici che al servizio della politica degli Stati Uniti pretendono di sovvertire l’ordine interno del nostro paese.
L’Avana - 16 ottobre del 2004
Ministero degli Esteri di Cuba