Piano Northwoods:

embrione dell’11 Settembre?

 

26/10/2004

 

 

 

Il piano Northwoods per inscenare falsi attacchi contro gli Stati Uniti, e quindi giustificare una eventuale invasione di Cuba, venne sviluppato dai Capi di Stato Maggiore dell'Esercito, nel 1962.
Probabilmente, non fu mai messo in atto per paura di ritorsioni da parte dell’Unione Sovietica.
Il documento è consultabile su Internet, e proviene dall’Archivio della Sicurezza Nazionale, che pubblica documenti top-secret declassificati, acquisiti in virtù dell’Atto sulla libertà dell’Informazione.
Perché tradurne una parte adesso? Primo, perché nel documento vi sono aspetti che ricordano lo svolgimento dei fatti dell’11/9 secondo le cosiddette “fonti della cospirazione interna”. Secondo, perché ci insegna per l’ennesima volta che quando sentiamo parlare di un attentato occorre estrema cautela prima di attribuirne a qualcuno la paternità.

Ecco gli stralci del documento che particolarmente ci interessano.
 


MEMORANDUM PER IL SEGRETARIO DELLA DIFESA

Soggetto: Giustificazione dell’intervento militare americano a Cuba.
I Capi di Stato Maggiore Riuniti dell’Esercito allegano il memorandum per la principale delle operazioni, Progetto Cuba, come richiesto per una breve ma precisa descrizione dei pretesti che potrebbe fornire una giustificazione per un intervento militare a Cuba.


Successivamente alla premessa ha inizio un lungo elenco di azioni da intraprendere per accusare Cuba di aggressione: si và da attacchi di cubani “amici” nella base americana (da arrestare e mostrare come prova) al falso sabotaggio di aerei o di navi con l’uso di naftalene, ecc. e si prosegue con
 

...Potremmo far esplodere una nave americana nella Baia di Guantanamo e accusare Cuba; potremmo far esplodere una nave teleguidata nelle acque cubane, possibilmente nelle acque antistanti Havana o Santiago ... la presenza di aerei o navi cubane giunte sul luogo per ispezionare il vascello potrebbe rendere più credibile l’attacco. La vicinanza all’Havana o a Santiago aggiungerebbe credibilità specialmente per quelle persone che potrebbero udire lo scoppio o vedere le fiamme. Gli USA potrebbero intervenire con una operazione di “recupero” dell’equipaggio (non esistente). La lista delle persone decedute pubblicata sui giornali potrebbe determinare una utile ondata di indignazione…

…Potremmo organizzare una campagna di terrorismo cubano comunista nell’area di Miami, in altre città della Florida e persino a Washington….potremmo attentare alla vita di rifugiati cubani fino al punto di ferirli per ottenerne un largo riscontro pubblicitario. Potrebbe anche essere utile….far esplodere alcuni ordigni in luoghi attentamente scelti, l’arrestare agenti cubani e rilasciare documenti già preparati che dimostrino il coinvolgimento cubano.


Non solo ma anche far credere che Cuba abbia l’intenzione di attaccare una vicina nazione dei Carabi, per esempio..

…Aerei del tipo C-46 e B-26 “cubani” potrebbero compiere raid notturni,…potrebbe essere inviati messaggi ai combattenti comunisti della Repubblica Domenicana e potrebbero essere fatti trovare equipaggiamento di armi sulla spiaggia.

Ci avviciniamo al clou del documento, quello che più ci interessa...

L’impiego di aerei tipo MIG guidati da piloti americani potrebbero fornire una aggiuntiva provocazione. Attacchi su aerei civili e su navi, e distruzione di un aereo

(apriamo le orecchie, arriva la prima ciliegina sulla torta)

teleguidato da parte di aerei tipo MIG sono utili azioni complementari.

Un F-86 adeguatamente truccato potrebbe convincere i passeggeri di un aereo di linea di aver visto un MIG cubano in azione, specie se il pilota, adeguatamente istruito, fa notare il fatto….

Ma non basta...

E’ possibile creare un incidente che possa dimostrare convincentemente che un aereo cubano ha attaccato e abbattuto un aereo charter in volo dagli Stati Uniti alla Giamaica, Guatemala, Panama o Venezuela…… I passeggeri potrebbero essere un gruppo di studenti di un college in vacanza o qualche gruppo di persone con un comune interesse a noleggiare un volo non di linea.

Come si sarebbe dovuto svolgere questo piano nei particolari? (per ora si sa che c’è un aereo, ci sono passeggeri e che questo aereo sarà abbattuto)...

... Un aereo alla base dell’aeronautica militare di Eglin verrebbe truccato, verniciato e numerato per divenire l’esatto duplicato di un aereo civile registrato e appartenente ad una organizzazione di proprietà della CIA nell’area di Miami. Ad un tempo stabilito il duplicato avrebbe preso il posto dell’aereo civile vero e avrebbe accolto i passeggeri selezionati, tutti quanti sotto falsi nomi accuratamente preparati.

Riassumiamo: aereo falso, passeggeri veri, nomi falsi.

L’aereo vero verrebbe convertito in un aereo teleguidato.

Aggiungiamo al riassunto: aereo vero guidato in modo remoto (ai detrattori della “teoria della cospirazione interna” suggerisco di prendere nota dell’anno in cui sono state scritte queste cose: era il 1962, cioè 40 anni prima dell’11 Settembre gli aerei di linea potevano essere teleguidati).

I tempi di decollo degli aerei saranno programmati in modo da permettere un ricongiungimento a Sud della Florida. Nel punto stabilito di ricongiungimento l’aereo che trasporta i passeggeri inizia la discesa e va ad atterrare alla Base di Eglin dove si predisporrà l’evacuazione dei passeggeri e il ritorno allo stato originale dell’aereo.
L’aereo falso teleguidato continuerà nel frattempo a volare secondo i piani programmati. Giunto sopra Cuba l’aero inizierà a trasmettere su frequenza internazionale un messaggio di “May Day” per far credere di essere sotto attacco di un MIG cubano. La trasmissione verrà interrotta dalla distruzione dell’aereo che sarà provocata da un segnale radio.

Viene a mente la Pennsylvania?

Questo permetterà alle stazioni radio ICAO nell’emisfero occidentale di dire agli Stati Uniti ciò che è accaduto all’aereo invece di far sì che siano gli USA a “vendere” l’incidente.

Io mi fermerei qui. Ho fra le mani il documento declassificato e quel che peggio lo avevo da mesi e me ne ero dimenticato rinvenendolo ora casualmente. Dunque sono mesi che si sanno queste cose.


Il resto del documento continua con un altro piano che vi riassumo brevemente. Il piano successivo prevede il montaggio di un incidente nel quale si simula che un aereo cubano abbatta un caccia americano sopra le acque internazionali in un attacco non provocato. Si mette in piedi un'esercitazione con 4 -5 F-101 nel sud della Florida. Su uno di questi aerei, un pilota, a conoscenza del piano, si staccherà dagli altri avvicinandosi alle coste cubane (ma sempre in spazi internazionali), a questo punto manderà un messaggio in cui dichiara di essere stato colpito da MIG e di stare precipitando. Il pilota non dirà altro, ma volerà ad Ovest a bassa quota per atterrare in una base sicura, ausiliaria di Eglin. L’aereo verrebbe rapidamente messo in deposito con un nuovo numero, mentre il pilota, che aveva usato un alias per il volo, torna alle sue normali occupazioni con la vera identità. Così l’aereo e il pilota del volo risulterebbero scomparsi. Nel frattempo un sottomarino libera nell’area del presunto attacco parti di F-101, un paracadute, ecc. I piloti che ritornano alla base hanno una storia “vera” (sic!) da raccontare e nel frattempo navi e aerei vanno alla ricerca dei resti dell’aereo e al recupero del superstite (che non vi sarà).


Perché tutti questi piani?


La risposta ce la offre lo stesso documento: “stabilito che una rivolta interna è impossibile da ottenere durante i prossimi 9-10 mesi è necessario che gli Stati Uniti sviluppino una ‘provocazione’ cubana per giustificare una azione militare”.


E l’11 Settembre?


E’ stato necessario sviluppare una provocazione islamica per giustificare un’azione militare?

Scritto per comedonchisciotte.net.