L’ultima provocazione degli USA

 contro Cuba: continua una politica

 

24 dicembre 2004 - www.granma.cu (pl)

 

Un luminoso cartello, innocente solo in apparenza, viene segnalato come l’ultima  di una serie di provocazioni nordamericane a Cuba e come la continuazione di una politica di più di 45 anni esacerbata dall’amministrazione di George W. Bush.

 

In una delle abituali Mesas Redondas Informativas della TV cubana, un gruppo di giornalisti ha segnalato che il cartello menzionato (un circolo con un 75 al centro), “offende profondamente la dignità nazionale”.

 

La luminaria, insieme a diversi ornamenti natalizi, è stata svelata lo scorso 6 dicembre nei giardini dell’Ufficio d'Interessi degli USA a Cuba (SINA) e allude chiaramente a 75 soggetti detenuti l’anno scorso dalle autorità locali.

 

Cuba ha provato che il gruppo realizzava attività contro la sicurezza dello Stato a partire dall’appoggio finanziario e dal materiale fornito da Washington e, di conseguenza, ha accusato i coinvolti di mercenari. Secondo le leggi, l’Isola ha imposto loro diverse pene di prigione.

 

“Con quell’infame 75, il presidente Bush e il caporale Cason (James Cason, capo della SINA)  pretendono di accusare di violazione dei diritti umani un paese che in quella materia può dare lezioni agli USA”, ha detto Lazaro Barredo, uno dei giornalisti.

 

Barredo, del quotidiano Trabajadores, ha ridicolizzato le recenti dichiarazioni di Cason stando alle quali “la caduta del regime di Fidel Castro è girando l’angolo”. “Evidentemente - ha detto il giornalista- il diplomatico non ha visto Bastion”.

 

Faceva riferimento a un esercizio strategico che, come risposta alle minacce degli USA, ha realizzato l’Isola la settimana scorsa con la partecipazione di più di 100.000 effettivi regolari delle forze armate cubane e delle sue riserve e di circa 4 milioni di civili.

 

Reinaldo Taladrid, dei Servizi Informativi della TV cubana, ha citato fatti che dimostrano che la SINA è diventata un centro di sovversione, di provocazioni, di diffamazioni e perfino di spionaggio.

 

Il finanziamento ai gruppi controrivoluzionari a Cuba, l’incoraggiamento a bande terroriste con sede negli USA e il possesso di equipaggiamento e tecnologie estranee ai lavori diplomatici, sono stati alcuni dei fatti citati dal giornalista.

 

“In sintesi, ha detto, la SINA sta compiendo un ruolo totalmente contrario a quello che gli è stato assegnato quando è stata creata durante l’amministrazione di James Carter (1977-1981)”.

 

Su Cason in particolare, Taladrid ha detto che sono pubbliche e notorie “le sue commedie e provocazioni”. Una delle ultime, oltre al citato cartello luminoso, è stata il fatto di sotterrare  nel cortile della sua residenza un cofano che, tra le altre cose, includeva i suoi “buoni” desideri per Cuba nel 2005.

 

Il giornalista della TV cubana ha anche segnalato che sono noti gli incontri che negli USA ha sostenuto il capo della SINA con i caporioni della Fondazione Nazionale Cubano-Americana e del Consiglio per la Libertà di Cuba, autori di numerosi atti terroristi contro Cuba.

 

“Cosa hanno a che fare  attività di questo genere con le funzioni di un capo di missione diplomatica?”, si è chiesto Taladrid.

 

Durante il programma sono state mostrate immagini nelle quali un gruppo di caricaturisti e di studenti di pittura dell’Accademia di San Alejandro dipingevano davanti alla SINA murali e altri pezzi che ridicolizzavano la politica nordamericana verso l’Isola.