21/08/2004
Tra Chavez e Nullalandia
di Eduardo Galeano
Strano
dittatore questo Hugo Chavez. Masochista e suicida: ha creato una
Costituzione che permette al popolo di cacciarlo e ha rischiato che questo
accadesse in un referendum abrogatorio che il Venezuela ha realizzato per la
prima volta nella storia. Non c'è stato nessun castigo. E questa è l'ottava
elezione che Chavez ha vinto in cinque anni, con una trasparenza che Bush
può solo sognare. Obbediente alla sua stessa Costituzione, Chavez ha
accettato il referendum promosso dall'opposizione e ha messo a disposizione
della gente la sua carica: "Decidete voi".
Finora i presidenti interrompevano la loro gestione solo per disfunzioni
amministrative, sommosse militari o popolari o decisioni parlamentari. Il
referendum ha inaugurato una forma inedita di democrazia diretta. Un
avvenimento straordinario: quanti presidenti, di qualsiasi paese del mondo,
si sono dati da fare per farlo? E quando presidenti continueranno a essere
tali dopo averlo indetto?
Questo tiranno inventato dai grandi mezzi di comunicazione, questo terribile
demonio, ha appena dato una tremenda iniezione di vitamine alla democrazia
che in America Latina, e non solo in America Latina, era debole e aveva
grande bisogno di nuove energie. Un mese prima, Carlos Andres Perez,
angioletto di Dio, democratico adorato dai grandi mezzi di comunicazione,
annunciò ai quattro venti un colpo di stato. Tranquillamente affermò che "la
strada violenta" era l'unica percorribile in Venezuela e disprezzò il
referendum "perché non fa parte della idiosincrasia latinoamericana".
L'idiosincrasia latinoamericana, e cioè il nostro bene prezioso: il popolo
sordomuto.
Fino a pochi anni fa, i venezuelani andavano in spiaggia quando c'erano le
elezioni. Il voto non era, né è, obbligatorio. Ma il paese è passato da una
totale apatia a un totale entusiasmo. Il torrente delle elezioni, code di
gente che aspetta sotto il sole, in piedi, per ore e ore, ha travolto tutte
le strutture previste per le votazioni. L'alluvione democratica ha reso
anche difficoltosa l'applicazione della tecnologia di ultima generazione
prevista per evitare frodi elettorali, in questo paese dove i morti hanno la
cattiva abitudine di votare e dove qualche vivo vota varie volte per ogni
elezione, chissà forse per colpa del Parkinson.
"Qui non c'è libertà d'espressione!", urlano con assoluta libertà di
espressione i monitor delle televisioni, le onde delle radio e le pagine dei
giornali.
Chavez non ha chiuso nemmeno una sola bocca che, quotidianamente, sputa
insulti e bugie. Impunemente ha preso il via una guerra chimica destinata ad
avvelenare l'opinione pubblica. L'unico canale televisivo censurato in
Venezuela, canale 8, non fu vittima di Chavez ma di coloro i quali, per un
paio di giorni, usurparono la sua presidenza nel fugace colpo di stato
dell'aprile 2002.
E quando Chavez ritornò dal carcere, e recuperò la presidenza, i grandi
mezzi di comunicazione venezuelani non si resero conto della novità. La
televisione privata emise per tutto il giorno film di Tom e Jerry. Questa
televisione esemplare ha meritato il premio che il re di Spagna concede al
miglior giornalismo. Il re premiò un filmato di questi giorni turbolenti di
aprile. Il filmato era una frode. Mostrava i soldati di Chavez che sparavano
contro una innocente manifestazione di oppositori disarmati. La
manifestazione non è mai esistita, come hanno dimostrato prove
inconfutabili, ma, evidentemente, questo dettaglio non aveva importanza
visto che il premio non è stato annullato.
Fino a qualche anno fa, nel Venezuela saudita, paradiso petrolifero, il
censo riconosceva ufficialmente un milione e mezzo di analfabeti e c'erano
cinque milioni di venezuelani senza documenti e senza diritti civili.
Questi, e molto altri, invisibili non sono disposti a ritornare a
Nullalandia, che è il paese dove vivono i nessuno. Loro si sono conquistati
il loro paese che era tanto lontano: questo referendum ha provato, una volta
di più, che vi rimarranno.
Eduardo Galeano
Da:
http://www.redvoltaire.net/article1851.html
Tradotto da Nuovi Mondi Media
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Fonte:www.nuovimondimedia.it
19.08.04 |
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