Ricordata la  partecipazione di

Posada Carriles come torturatore

 

18 maggio '09 - J.M.Varona www.granma.cu (PL)

 

Un massacro guidato dal terrorista internazionale Luis Posada Carriles è stato ricordato dopo 37 anni dalle sorelle Brenda e Marlene Esquivel, torturate fisicamente psicologicamente dal criminale, noto come Commissario Basilio.

 

In un’intervista pubblicata dal settimanale La Hojilla, Brenda ha ricordato che  Posada Carriles diresse il Massacro della vittoria il 3 giugno del 1972, durante il governo di Rafael Caldera, con il pretesto che nella casa delle  Esquivel c’erano i responsabili del sequestro dell’industriale Carlos Domingo, conosciuto come il re della latta.

 

Por una delazione, i membri della polizia dello Stato Aragua, dell’Esercito, del Battaglione dei Cacciatori e di altri corpi repressivi perquisirono la casa e uccisero Elio Romero, con 14 pallottole, Luis Eduardo Cools, Edmundo Hernández e il giovane spagnolo José Acosta, di 19 anni.

 

Prima d’essere assassinato Cools chiese che smettessero di sparare per far uscire sane e salve  le sue sorelle; una era con la figlia di 24 giorni e c’erano altri tre bambini.

 

Uno dei poliziotti chiese che dovevano fare con noi e Posada rispose: “Ammazzateli tutti”, ma poi, grazie alle grida dei vicini, zittite con i gas lacrimogeni, le raffiche non ci raggiunsero, ha ricordato Brenda. 

 

Io avevo 21 anni ed ero incinta di otto mesi. 

 

Posada disse ad uno dei suoi uomini: “Elimina questa semente di comunista prima che nasca”, ed io ricevetti una forte calcio nella pancia, cominciai a perdere sangue e mi resi conto che mio figlio era morto.

 

Grazie al deputato José Vicente Rangel poi mi portarono in un ospedale dove mi tolsero dal corpo il cadavere del mio primo figlio.

 

Marlene ha narrato di non aver parlato durante l’interrogatorio.

 

Posada Carriles aveva ordinato a un boia di spegner le sigarette accese sul corpo di sua figlia di 24 giorni: la bambina piangeva e gridava di dolore.

 

Il Commissario Basilio le chiudeva il naso e la bocca per asfissiarla  ed io risentivo impazzire perchè non potevo fare niente per impedirlo, ha aggiunto Marlene Esquivel.

 

La bambina restò molte ore senza allattamento perchè non mi permisero nemmeno di darle acqua e così di disidratò, non piangeva più e gli occhi le divennero vitrei...

 

Posada Carriles vive attualmente nella città statunitense di Miami, nonostante la richiesta d’estradizione presentata dal Venezuela, la cui giustizia lo reclama per l’esplosione in volo di un aereo della Cubana de Aviación, nel cielo di Barbados, che costò la vita di 73 persone innocenti, nel 1976.

 

Tra i tanti fatti di sangue, il criminale è considerato anche l’autore intellettuale di una serie di attentati contro le installazioni turistiche de L’Avana, nel 1998, nei quali fu ucciso un giovane italiano, Fabio di Celmo.