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Iran-Contra, USAID, Centauro e ora ... oracolo
Roger Noriega ha un passato
che preferisce non ricordare
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Roger Noriega, l'ex alto funzionario del Dipartimento di Stato che si dedica, in questi giorni, alla confezione di voci sul Presidente del Venezuela, è lo stesso individuo che nella decade degli anni '80 è stato implicato nello scandalo Iran-Contra, un'operazione di traffico di armi e droga a favore della contras nicaraguense - che mai ha confessato. Alla fine del gennaio 2004, Noriega, allora ambasciatore presso l'Organizzazione degli Stati Americani (OSA), come Assistente Segretario di Stato per l'America Latina, comparve davanti ad una commissione del Senato in vista della sua nomina, da parte di George W. Bush, come Segretario di Stato aggiunto per l'Emisfero Occidentale. Di fronte a senatori compiacenti, Noriega si é potuto astenersi dal fornire i dettagli più vergognosi del suo rapporto con la squadra del famigerato Oliver North, che riuniva individui tanto poco raccomandabili come Elliot Abrahams, John Negroponte, Otto Reich e Roger Pardo-Maurer, mentre si trovava all'Agency for International Development, USAID. In questo organismo che, ancora una volta, si confondeva con la CIA, Noriega supervisionava, almeno ufficialmente, gli "aiuti non letali" ai cosiddetti Contra del Nicaragua.
RICICLAGGIO DI DENARO "NON LETALE"
Più tardi
si é conosciuta la vera natura di questa operazione quando un criminale con
legami con il cartello di Medellin, che si dedicava al riciclaggio di denaro
sporco a Miami, ha testimoniato davanti ad una commissione del Senato che aveva
personalmente riciclato 230000 dollari attraverso un conto bancario utilizzato
per queste operazioni "non letali", dirette da Noriega.
ACCANTO
AL "SENATORE NO"
Quando
scoppiò lo scandalo, con l'intercettazione del pilota Hassenfus Eugene,
Noriega, come Posada, trovò conveniente allontanarsi rapidamente. Gli archivi indicano che il 20 maggio 2003 Noriega ha organizzato un incontro di George W. Bush con 11 membri dell'estrema destra cubano americana della Florida del Sud, tra i quali si trovava niente meno che Ernesto Diaz Rodriguez, capo del gruppo terroristico Alpha 66. Dal suo ritiro dall' amministrazione federale, Noriega sembra dedicarsi, a tempo pieno, a diffamare i paesi progressisti dell'America latina e a cospirare a favore della destra golpista del continente. Tra le altre "opere" ha affittato i suoi servizi di consulenza alla dittatura honduregna di Roberto Micheletti ed é intervenuto rumorosamente in Perù per ostacolare l'elezione di Ollanta Humala. Quando si verificò il colpo di stato in Venezuela Noriega apparve, accanto a Otto Reich, tra i promotori di questa cospirazione contro il governo di Hugo Chavez, di cui si rallegrò istericamente fino a che Colin Powell lo invitò a calmarsi. Lo stesso avvenne nel caso di Haiti, dove tramò allegramente contro Aristide, che si appassionava a calunniare. Un'operazione sporca che nascose a forza di menzogne, perfino nel Congresso. Pochi giorni fa, in un altro dei suoi show mediatici per i quali beneficia della assoluta compiacenza delle agenzie di stampa, ha diffuso le sue illazioni sullo stato di salute del presidente Chávez, senza alcun fondamento (parla di "informazioni privilegiate e documenti dal di dentro del regime del Venezuela"). In un testo caratteristico delle ormai ben note tecniche USA di guerra psicologica, con l'obiettivo di contribuire alla destabilizzazione del Venezuela con cui si ossessiona, Noriega ha pubblicato una colonna intitolata: "La Grande Menzogna di Hugo Chavez e la Grande Apatia di Washington" nel sito web Interamerican Security Watch, un portale della CIA consacrato essenzialmente alla pubblicazione di testi grossolanamente ostili ai paesi progressisti dell'America Latina.
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