In attesa di un incontro

papa en cuba1“Io ho lavorato lì” è l’esclamazione di Carlos Cabrera Peña, che da anni opera nel settore della costruzione come carpentiere della Compagnia di Produzioni Metalliche (Epromap), quando le immagini della televisione o di un quotidiano lo sorprendono in compagnia di vicini e amici.

Quest’espressione riassume i giorni di duro lavoro sotto il sole battente, preparando la visita del Papa. La fatica per le ore di sonno mancato è compensata dal riconoscimento – seppur nel breve spazio di un articolo – per aver contribuito “al buon fine di tutto”.

Per fortuna o per destino, ma indubbiamente “un privilegio per pochi”, Cabrerà Peña è l’unico di questo gruppo di eroi quotidiani che ha lavorato nella costruzione dei palchi per tutte e tre le visite dei pontefici a Cuba.

Alberto Cuellar e Rodney Fidalgo – entrambi orgogliosi di aver lavorato nella costruzione dei palchi per la visita di Benedetto XVI e in quelli progettati per la prossima visita di Francesco, rivivono questi ricordi. “Alle sette del mattino già siamo al lavoro, dal lunedì al sabato, per circa 12 ore, fermandoci solo per il pranzo”, spiega Rodney al Granma.

A poche decine di metri, completamente concentrato nel lavoro per “non tralasciare nulla”, c’è Julio Estrada Torres, responsabile della posa dei pannelli, che sottolinea l’impegno individuale e collettivo dei lavoratori, con cui concorda Sergio E. Rodriguez, responsabile dei rifornimenti.

“E’ un orgoglio sapere che t’abbiano tenuto in considerazione, una cosa che ti fa impegnare maggiormente”, spiega Julio Estrada Torres, il più giovane dei lavoratori, che per l’abilità dimostrata durante l’apprendistato è stato scelto per questo lavoro, ad appena 20 anni, come assemblatore.

Sono le voci di chi carica la responsabilità di terminare il tutto e controllare la qualità e il “pregio” di ogni dettaglio, e che, tra il rumore di trapani, seghe e martelli, ha parlato con il Granma, per confermare i progressi dei preparativi.

Sono cinque le strutture in costruzione: il palco principale, dal quale il Papa officerà la messa; la sacrestia, alle spalle di quest’ultimo; il palco del coro e altri due riservati alla stampa accreditata, ubicati in posizione semifrontale ai lati della platea principale e con una capacità, cadauno, di oltre 200 giornalisti, spiegano Salvador Prats Martinez e Luis Manuel Perez Coello, rispettivamente direttore generale e direttore delle opere di Epromap.

La maggior parte dei lavori è stato realizzato ed è possibile osservare quello che sarà lo scenario che accoglierà il Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica e Capo della Città del Vaticano, il primo Papa di origine americana.

Sono 50 gli uomini e oltre 39 i giorni di lavoro consacrati a un obiettivo comune: vestire la più importante delle piazze cubane con il suo miglior abito – quello da gala – in vista di un incontro tanto atteso.

UN CALOROSO BENVENUTO ATTENDE PAPA FRANCESCO AD HOLGUIN

Da quando la visita del Papa è stata ufficialmente confermata per il 21 settembre, i preparativi sono proseguiti incessantemente.

I lavori di costruzione e manutenzione hanno interessato la Piazza della Rivoluzione Maggiore Generale Calixto Garcia, dove Papa Francesco celebrerà la messa, e altri luoghi oggetto della visita.

Il Granma ha percorso l’area della Piazza, costatando l’avanzamento delle opere, con le strutture metalliche che dovranno essere terminate entro la fine del mese per lasciare spazio ai lavori di decorazione, ha dichiarato l’ingegner Robiel Perez Guitierez, responsabile della produzione dell’UEB Nicaro, appartenente all’Impresa Costruttrice di Opere Industriali n. 9 di Holguin.

Notevoli i progressi del palco per la messa, armato in acciaio laminato nell’area corrispondente alla tribuna della piazza. Con i suoi 504 metri quadrati offrirà lo spazio sufficiente al Papa e ai concelebranti per l’officio della solenne messa.

Disegnato dagli specialisti della Compagnia Progetti Vertice, sulle indicazioni delle autorità religiose, il palco, totalmente coperto, sarà bordato di azzurro nel frontone, per evocare il mare dove fu incontrata la Vergine della Carità del Cobre.

Si possono ammirare, inoltre, i due palchi riservati alla stampa, ognuno con quattro livelli e 87 metri quadrati, e quello disegnato per i 160 coristi, che canteranno canzoni cubane scelte specificamente per l’occasione.

Carlos Antonio Benibelis Fonseca, direttore dei lavori, ha spiegato che il compito è duro. “Lavoriamo su due turni: uno dalle 7 alle 19 e l’altro dalle 19 alle 3. E’ stato necessario fare in questo modo per terminare i lavori di saldatura, sicuramente la parte più critica”.

Sono stati completati, inoltre, i lavori di montaggio delle strutture metalliche sulla Collina della Croce, da dove il Papa benedirà la città di Holguin, mentre continuano altre parti dell’opera.

I lavoratori impegnati direttamente nella costruzione e quelli che collaborano in diversi modi, hanno mostrato grande interesse e professionalità perché consapevoli dell’importanza che avrà, per la società cubana e per il mondo la visita di Papa Francesco, ha concluso Benibelis Fonseca.

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