Andrea Tarallo http://albainformazione.com
Sono passati appena 8 giorni dall’insediamento di Mauricio Macri come Presidente dell’Argentina per i prossimi 4 anni, eppure c’è chi sarebbe pronto a giurare che siano passati già diversi mesi dal momento che il cambio di rotta rispetto al mandato del suo predecessore, Cristina Fernández de Kirchner, si sta mostrando più radicale di quanto ci si aspettasse.
Vinto seppur di misura il ballottaggio del 25 novembre scorso contro il candidato del “Frente para la Victoria” (FpV”), Daniel Scioli, l’ex patron del Boca Juniors appare quanto mai deciso a governare il Paese con estrema fermezza. Ecco che allora già all’indomani del suo insediamento alla Casa Rosada, sul tetto del palazzo presidenziale sono comparsi uomini armati di fucili di precisione e mezzi blindati della polizia nell’antistante piazza.
Indiscrezione appena giunta dall’Argentina è quella che vorrebbe poi in fase di allestimento un ‘Comitato di Sicurezza Umana’ (Comité de Seguridad Humana) per volontà espressa dello stesso Macri. Sembrerebbe infatti che il governo nazionale, alla luce delle plebiscitarie manifestazioni dei giorni scorsi convocate dall’opposizione e delle misure economiche ad alto impatto che si appresta a prendere, voglia scongiurare che la situazione possa sfuggire di mano e generare disordini e tensioni.
Compito del ‘Comitato di Sicurezza Umana’ sarà dunque quello di monitorare, prevenire ed intervenire nel caso si producano conflitti sociali. Esso opererà mediante un corpo integrato da diverse aree del Gabinetto nazionale, come: il Ministero del Lavoro, dello Sviluppo Sociale, della Sicurezza, dell’Interno e dell’Agenzia Federale dell’Intelligence.
Secondo le solite persone bene informate la costituzione di questo Comitato ad hoc non comporterà la creazione di una nuova struttura, ma opererà unicamente grazie al lavoro congiunto di aree già esistenti. Inoltre pare che al momento non ci sia da parte delle forze di polizia e di Intelligence un’allerta legata alle imminenti festività; per quanto non si esclude a priori che qualche gruppo possa decidere di creare disordini proprio durante le Feste di Natale e Fine anno. Stando così le cose, poco si capisce allora di come andrà concretamente ad operare questo ‘Comitato di Sicurezza Umana’.
Se per l’appunto non sarà creata una nuova struttura e si continuerà a contare su forze e corpi già esistenti, quali ad esempio la D.O.U.C.A.D. (División Operaciones Urbanas de Contención y Actividades Deportivas; reparto delle forze dell’ordine nato proprio per far fronte a situazioni delicate come quelle che vedono coinvolte un gran numero di persone), tutto lascerebbe pensare che l’ambito di azione privilegiato di suddetto Comitato sarà quello della prevenzione.
Che Macri dopo essersi già “ispirato” al generale Videla per quanto concerne la nomina mediante decreto presidenziale dei giudici della Corte Suprema, voglia ispirarsi adesso al generale Onganía per quanto riguarda il mantenimento dell’ordine pubblico? Ricordiamoci che nel 1966 Onganía, il settimo Presidente de facto dell’Argentina, proprio nella convinzione che fosse divenuto necessario produrre nella Repubblica un cambio profondo decise di creare una sorta di Stato Maggiore della Presidenza e di integrarlo con un Consiglio tecnico per la sicurezza, il CONASE (Consejo Nacional de Seguridad). Un Consiglio quello voluto da Onganía che non rimase qualcosa di astratto ma che nella notte del 29 luglio ebbe modo di disimpegnarsi egregiamente in quella che è passata alla storia come la “Noche de los bastones largos”.