Discorso pronunciato dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, nel , nell’Isola di Margarita, Venezuela, il 17 settembre del 2016, “58º Anno della Rivoluzione”.
Stimato compagno Nicolás Maduro Moros, Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela;
Capi di Stato e di Governo;
Stimati Ministri, delegati e invitati;
Signore e Signori:
Siamo 120 Stati Non Allineati e contiamo oltre che sui Principi di Bandung, con la Dichiarazione dei Propositi, Principi e Ruolo del Movimento dei Paesi Non Allineati nella Congiuntura Internazionale attuale, approvata nel XIV Vertice a L’Avana. Non si può sottovalutare la nostra enorme forza quando attuiamo uniti.
Nello stesso Vertice del 2006 abbiamo respinto i tentativi di “cambio di regime”, ed abbiamo chiamato a garantire che ogni paese rifiuti di ricorrere all’ aggressione e all’uso della forza.
Sempre a L’Avana, nel gennaio del 2014 i Capi di Stato e di Governo della comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi – CELAC – con la firma del Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come “Zona di Pace”, abbiamo riaffermato l’impegno con i principi della Carta delle Nazioni Unite e del Diritto Internazionale; con la soluzione delle differenze in forma pacifica e nel pieno rispetto al diritto inalienabile di ogni Stato d’eleggere il suo sistema politico, economico, sociale e culturale, come condizione essenziale per assicurare la convivenza tra le nazioni.
Senza dubbio siamo testimoni dei crescenti attacchi alla sovranità e all’autodeterminazione del Venezuela. Cuba riafferma il suo sostegno senza condizioni al Governo e al popolo venezuelani, all’Unione Civico Militare e al presidente costituzionale Nicolás Maduro Moros.
Condanniamo con energia il colpo di Stato parlamentare – giudiziario in Brasile contro la presidente Dilma Rousseff, che costituisce un’azione d’aggressione alla volontà sovrana del popolo che l’ha eletta con più di 53 milioni di voti.
La fraterna Colombia avrà tutto l’appoggio di Cuba per avanzare nel difficile cammino dell’implementazione dell’accordo e nel consolidamento della Pace, giusta e duratura, che il suo popolo merita.
Esprimiamo la nostra fiducia nel fatto che il popolo della Repubblica Araba della Sira sarà capace di risolvere le sue differenze da solo, senza ingerenze esterne indirizzate a promuovere un cambio di regime.
Compagno Presidente:
È inaccettabile che ancora oggi il popolo della Palestina continui a essere vittima dell’occupazione e della violenza e che la potenza occupante continui ad impedire la creazione di uno Stato Palestinese indipendente, con Gerusalemme orientale come sua capitale.
Tutti i tentativi di garantire l’autodeterminazione del sofferto popolo sarahaui sono stati frustrati e questo richiede l’azione della comunità internazionale.
Noi siamo solidali con la storica domanda del popolo di Portorico a favore della sua autodeterminazione e indipendenza.
Sosteniamo anche il reclamo della Repubblica Argentina sulle isole Malvine, Sandwich del Sud e George del Sud.
Stimato compagno Maduro:
Per Cuba, il non allineamento significa la lotta per modificare l’Ordine Economico Internazionale imposto dalle grandi potenze, che ha portato a che 360 persone possiedano una ricchezza annuale superiore alle entrate del 45% della popolazione mondiale. La breccia tra i paesi ricchi e i poveri cresce. Il trasferimento delle tecnologie dal nord al sud è una mera aspirazione.
La globalizzazione favorisce fondamentalmente un selezionato gruppo di paesi industrializzati. Il debito dei paesi del sud si moltiplica e somma più di 1700 bilioni di dollari.
Duemilanovecento milioni di persone sono senza lavoro e in miseria.
Milioni di bambini muoiono ogni anno a causa della fame e di malattie curabili. Quasi 800 milioni di persone non sanno leggere né scrivere, mentre più di 1.7 milioni di dollari si dedicano alle spese militari.
Non allineamento significa anche la lotta per eliminare la breccia della conoscenza e per l’uso delle tecnologie dell’informazione e le comunicazioni a favore dello sviluppo e la cooperazione.
Condanniamo la crescente militarizzazione e l’uso aggressivo contro terzi paesi. Il cambio climatico si aggrava e persistono nei paesi sviluppati indici irrazionali di produzione e consumo che minacciano le condizioni d’esistenza della nostra specie. La realizzazione dei diritti umani continua ad essere un sogno per milioni di persone in tutto il mondo.
Gli Stati Uniti e l’Europa utilizzano la manipolazione, la doppia morale, la selettività e la politicizzazione, mentre ondate di rifugiati si ammassano alle frontiere europee senza che si trovino soluzioni giuste, stabili e permanenti che proteggano la loro vita e la loro dignità.
Stimato presidente Maduro:
Sono passati 21 mesi da quando abbiamo annunciato simultaneamente con il presidente Barack Obama, la decisione di ristabilire le relazioni diplomatiche tra Ciba e gli Stati Uniti. Ci sono stati alcuni passi avanti soprattutto in ambito diplomatico e della cooperazione in temi d’interesse reciproco, ma non è stato così nella sfera economico-commerciale, per via della portata limitata, anche se positiva, delle misure adottate sino ad ora dal governo statunitense.
Cuba continuerà a reclamare l’eliminazione del blocco economico, commerciale e finanziario che provoca molti danni e privazioni e che danneggia anche molti altri paesi per la sua portata extraterritoriale.
Continueremo a domandare che si restituisca alla nostra sovranità il territorio illegalmente occupato dalla Base Navale degli Stati Uniti in Guantánamo.
Senza questo non ci potranno essere relazioni normali, e sarà anche impossibile se non si porrà fine alle altre politiche sempre vigenti, che ledono la sovranità di Cuba, come i programmi sovversivi e ingerenti.
Ratifichiamo la volontà di sostenere relazioni di convivenza civile con gli Stati Uniti, ma Cuba non rinuncerà ad uno solo dei suoi principi, nè realizzerà concessioni inerenti alla sua sovranità e indipendenza.
Non cederà mai alla difesa dei suoi ideali rivoluzionari e antimperialisti, né all’appoggio dell’auto determinazione dei popoli.
Compagno Maduro: auguriamo tutto il successo alla fraterna Repubblica Bolivariana del Venezuela alla guida dei Paesi Non allineati e ci complimentiamo con la Repubblica Islamica dell’Iran per il suo lavoro nel mandato appena terminato.
L’unica alternativa di fronte agli enormi pericoli e alle sfide che abbiamo davanti è l’unità con la solidarietà, in difesa dei nostri obiettivi e interessi comuni.
Molte grazie
Discurso pronunciado por el General de Ejército Raúl Castro Ruz, Primer Secretario del Comité Central del Partido Comunista de Cuba y Presidente de los Consejos de Estado y de Ministros, en la XVII Cumbre del Movimiento de Países No Alineados, Isla de Margarita, Venezuela, el 17 de septiembre de 2016, “Año 58 de la Revolución”.
Estimado compañero Nicolás Maduro Moros, Presidente de la República Bolivariana de Venezuela;
Jefes de Estado y de Gobierno;
Estimados Ministros, delegados e invitados;
Señoras y señores:
Somos 120 Estados No Alineados y contamos, además de los Principios de Bandung, con la Declaración sobre los Propósitos, Principios y el Papel del Movimiento de Países No Alineados en la Coyuntura Internacional Actual, aprobada en la XIV Cumbre en La Habana. No puede subestimarse nuestra enorme fuerza cuando actuamos concertadamente.
En la propia Cumbre, en 2006, rechazamos los intentos de “cambio de régimen” y llamamos a garantizar que todo país se abstuviera de recurrir a la agresión y al uso de la fuerza.
También en La Habana, en enero del 2014, los Jefes de Estado y de Gobierno de la Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños (CELAC), con la firma de la Proclama de América Latina y el Caribe como Zona de Paz, reafirmamos el compromiso con los principios de la Carta de las Naciones Unidas y el Derecho Internacional; con la solución de diferencias de forma pacífica y el pleno respeto al derecho inalienable de todo Estado a elegir su sistema político, económico, social y cultural como condición esencial para asegurar la convivencia entre las naciones.
Sin embargo, somos testigos de los crecientes ataques a la soberanía y autodeterminación de Venezuela. Cuba reafirma su incondicional respaldo al gobierno y pueblo venezolanos, a la unión cívico-militar y al presidente constitucional Nicolás Maduro Moros (Aplausos).
Rechazamos enérgicamente el golpe de Estado parlamentario-judicial en Brasil contra la presidenta Dilma Rousseff, que constituye un acto de desacato a la voluntad soberana del pueblo que la eligió con más de 53 millones de votos.
La hermana Colombia tendrá todo el apoyo de Cuba para avanzar en el difícil camino de la implementación del Acuerdo y la consolidación de la Paz justa y duradera que merece su pueblo.
Expresamos nuestra confianza en que el pueblo de la República Árabe Siria será capaz de resolver sus diferencias por sí mismo, sin injerencias externas dirigidas a promover un cambio de régimen.
Compañero Presidente:
Resulta inaceptable que todavía el pueblo palestino continúe siendo víctima de la ocupación y la violencia, y que la potencia ocupante siga impidiendo la creación de un Estado palestino independiente con Jerusalén Oriental como su capital.
Todos los intentos de garantizar la autodeterminación del sufrido pueblo saharaui se han frustrado, lo que requiere la acción de la comunidad internacional.
Nos solidarizamos con la histórica demanda del pueblo puertorriqueño en pro de su autodeterminación e independencia.
Respaldamos también el reclamo de la República Argentina sobre las islas Malvinas, Sandwich del Sur y Georgias del Sur.
Estimado compañero Maduro:
Para Cuba, la no alineación significa la lucha por modificar radicalmente el Orden Económico Internacional impuesto por las grandes potencias, que ha conducido a que 360 personas posean una riqueza anual superior a los ingresos del 45% de la población mundial. La brecha entre países ricos y pobres crece. La transferencia de tecnologías del Norte al Sur es una aspiración esquiva.
La globalización favorece fundamentalmente a un selecto grupo de países industrializados. La deuda de los países del Sur se multiplica y suma más de 1 700 millones de millones de dólares.
Dos mil novecientos millones de personas son empujadas al desempleo y la pobreza extrema; millones de niños mueren cada año por causa del hambre y de enfermedades prevenibles; casi 800 millones de personas no saben leer ni escribir, mientras más de 1,7 millones de millones de dólares se dedican a gastos militares.
La no alineación significa también la lucha por eliminar las brechas del conocimiento y por el uso de las tecnologías de la información y las comunicaciones en pro del desarrollo y la cooperación. Rechazamos su creciente militarización y uso agresivo contra terceros países.
El cambio climático se agrava y persisten en los países desarrollados patrones irracionales de producción y consumo que amenazan las condiciones de existencia de nuestra especie.
La realización de los derechos humanos continúa siendo un sueño para millones de personas en todo el mundo. Estados Unidos y Europa emplean la manipulación, la doble moral, la selectividad y la politización, mientras oleadas de refugiados se agolpan en las fronteras europeas sin hallarse soluciones justas, estables y permanentes, que protejan su vida y dignidad.
Estimado presidente Maduro:
Han transcurrido 21 meses desde que anunciamos simultáneamente con el presidente Barack Obama, la decisión de restablecer las relaciones diplomáticas entre Cuba y Estados Unidos.
Ha habido algunos avances, sobre todo en el ámbito diplomático y de la cooperación en temas de interés mutuo, pero no ha sido igual en la esfera económico-comercial, debido al alcance limitado, aunque positivo, de las medidas adoptadas hasta ahora por el gobierno estadounidense.
Cuba seguirá reclamando el levantamiento del bloqueo económico, comercial y financiero, que tantos daños y privaciones nos causa y que afecta también a muchos países por su alcance extraterritorial; y continuará demandando que se devuelva a nuestra soberanía el territorio ilegalmente ocupado por la Base Naval de Estados Unidos en Guantánamo.
Sin esto no podrá haber relaciones normales, como tampoco será posible si no se pone fin a otras políticas aún vigentes que son lesivas a la soberanía de Cuba, como los programas subversivos e injerencistas.
Ratificamos la voluntad de sostener relaciones de convivencia civilizada con Estados Unidos, pero Cuba no va a renunciar a uno solo de sus principios, ni a realizar concesiones inherentes a su soberanía e independencia (Aplausos). No va a ceder en la defensa de sus ideales revolucionarios y antiimperialistas, ni en el apoyo a la autodeterminación de los pueblos.
Compañero Maduro:
Le deseamos todo el éxito a la hermana República Bolivariana de Venezuela al frente de los Países No Alineados, a la vez que felicitamos a la República Islámica de Irán por su labor en el mandato recién concluido.
La única alternativa ante los enormes peligros y desafíos que tenemos por delante es la unidad y la solidaridad en defensa de nuestros objetivos e intereses comunes.
Muchas gracias