Venezuela: la verità e la menzogna nel caso Smartmatic

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Che strano che falsimedia esca a mettere in discussione la verità, mentre accetta, senza batter ciglio, la menzogna!

Non un’agenzia di stampa, non un solo media transnazionale, ha messo in dubbio la cifra di 7 milioni di firmatari presentata dall’opposizione venezuelana dopo il suo sondaggio contro la Costituente, lo scorso 16 luglio, i cui registri sono stati immediatamente bruciati.

Tuttavia, provocano un polverone mediatico con la “notizia” della società Smartmatic, le cui macchine sono state utilizzate nel conteggio dei voti di domenica durante le elezioni dell’Assemblea Nazionale Costituente. Un dirigente della compagnia, 72 ore dopo il voto, assicura che si ebbe “manipolazione” del numero di votanti. Istantaneamente Luis Almagro ha reagito come i cani di Pavlov, “Si conferma la più grande truffa della storia”.

Trascuriamo il fatto, perfettamente verificabile, che dietro la menzogna dell’opposizione, dei suoi 7 milioni di voti improbabili, c’è un obiettivo di destabilizzazione, e che dietro la verità verificabile del governo bolivariano, con i suoi più di 8 milioni, si rafforza una proposta costruttiva per la pace e la giustizia.

Concentriamoci su alcune verità e menzogne in questo nuovo affaire informativo internazionale, che ha come protagonista una società che ha partecipato a 14 processi elettorali in Venezuela.

Verità

 

– E’ fuori discussione che milioni di venezuelani -8089320, secondo i dati del Potere Elettorale- hanno scelto la via democratica per sostenere il processo Costituente, che è verificabile da chiunque acceda ai dati di carattere pubblico.

– Si è espressa la condanna, della maggioranza, alla violenza scatenata dall’opposizione da aprile di quest’anno. Come ha dichiarato Tibisay Lucena – presidentessa del Consiglio Nazionale Elettorale- nella notte di domenica scorsa, il sostegno non è stato solo di quelli che sono andati a votare nonostante le minacce e gli attacchi reali contro i centri elettorali, ma di quelli che non l’hanno fatto e sono rimasti a casa. Sicuramente neppure hanno seguito gli appelli disperati, dei dirigenti oppositori, per creare il caos nel paese e violare la Legge Elettorale.

– Questo massiccio voto è il risultato degli errori dell’opposizione, che ha chiamato un paese alla violenza, senza tener conto della volontà di pace della popolazione venezuelana. Si è prodotto un clamoroso voto di punizione alla MUD, che ha amministrato con grande ottusità il saldo politico delle elezioni parlamentari, al punto di aver probabilmente compromesso il suo capitale nella voragine dello scontro, delle promesse non mantenute e delle facce stanche.

– Il chavismo deve prepararsi per le prossime elezioni. Questa sconfitta dell’opposizione rafforzerà le azioni della fazione terrorista dell’opposizione, il cui disprezzo per le regole democratiche è incurabile. Questo nuovo minestrone di Smartmatic è solo un leggero sentore del fin dove possono arrivare per impedire che la verità sia riconosciuta.

– E’ stata ritardata la pubblicazione dei risultati per i numerosi attacchi informatici contro il sito del CNE. Il portale web è sotto assedio e brutale offensiva, da parte di hacker, da domenica, come altre istituzioni e media nel paese.

La CNN ha avuto l’impudenza di intervistare gli hacker responsabili degli attacchi, che hanno assicurato, alla TV, che “la lotta è digitale” e mentre alcuni bloccano le strade, “noi blocchiamo le reti”.

– Il processo di verifica elettorale è solido, efficiente ed affidabile. Prima e dopo ogni elezione, si verifica il software delle macchine per il voto, oltre ad immagazzinarli in maniera casuale per evitare che si violi il suo segreto. Si realizza anche il controllo del processo, in cui viene controllato, nuovamente, un lotto di macchine per verificare che il software controllato ed installato non sia stato modificato. Si verifica la piattaforma tecnologica che totalizza i voti, il sistema di identificazione dei cittadini, la rete di trasmissione dati, le schede di voto, i registri di voto.

Ma attenzione: le macchine per il voto non consentono il doppio voto, perché è attivato solo se il sistema “cattura l’impronta digitale” la sblocca. Per inserire un milione di voti falsi, ci vogliono un milione di dita con le loro impronte digitali uniche.

Finora non si è potuto falsare l’impronta digitale di un individuo, molto meno dei milioni che abitano questo pianeta.

Al processo, come è successo questa volta, sempre assistono osservatori ed esperti elettorali internazionali. È possibile consultare le dichiarazioni qui.

Menzogna

Antonio Mugica, Presidente di Smartmatic, dichiara a Reuters a Londra, 72 ore dopo gli attacchi alla CNE, che “stimiamo che la differenza tra la reale partecipazione e l’annunciata dalle autorità è di almeno un milione di voti”.

I media non si fanno una domanda elementare: come fa a saperlo? Smartmatic fornisce la macchina -hardware e software- ma non ha accesso ai dati elettorali. E’ come se un produttore di bicchieri denunciasse tutti i ristoranti di un paese, di domenica, solo perché si riempì di acqua l’87% dei contenitori venduti dalla sua azienda. Come può provare una simile statistica?

– Mugica assicura che il suo “stimato” -parola molto significativa- è di un milione di partecipanti in meno a questa elezione.

Se accettiamo che tale cifra menzognera ed astratta fosse reale, Smartmatic convalida che l’87% dei dati forniti dal CNE è vero. Cioè, essi garantiscono che più di 7 milioni di venezuelani sì hanno partecipato alle elezioni.

– Per poter offrire tale informazione, si presume che i dipendenti della Smartmatic siano in Venezuela e così Mugica possa attestare quello che dicono.

Ma i 20 tecnici amministratori di Smartmatic hanno lasciato il paese, secondo El Nacional. Smartmatic International Holding B.V., società registrata in Olanda e con sede nelle Barbados, è rappresentata in Venezuela dalla sua filiale Tecnologia Smartmatic, i cui dipendenti alzarono i tacchi prima delle dichiarazioni del loro capo.

Perché nessuno si domanda la ragione di questa precipitosa fuga e quale impatto ha questo fatto sulla veridicità delle dichiarazioni del presidente della società?

– Smartmatic è una società degna di fiducia, come si deriva dalla velocità con cui è circolata la notizia, senza la minima verifica.

Ma si tace la dichiarazione del Tribunale Supremo di Giustizia del Venezuela su Smartmatic.

Il Tribunale 2 Superiore del Lavoro dell’Area Metropolitana di Caracas ha emesso un ordine di congelamento preventivo sui beni ed azioni della società, come si legge nella sentenza depositata nel fascicolo AP21-R-2016-000.847. Avvenne dopo la denuncia del dipendente Fernando Jodra Trillo, che manifestò aver timore che non avrebbe potuto incassare le sue prestazioni sociali e altri concetti a causa del processo di disinvestimento che soffre la società, ciò che dimostrò il tribunale.

– Anche se non si dice, l’azienda sembra essere in buoni rapporti con gli USA, poiché le sue dichiarazioni hanno fatto la delizia di Luis Almagro, lavamani del Dipartimento di Stato.

Su questo punto, si ignora il rapporto problematico di Smartmatic con i propri clienti negli USA, dove è sotto inchiesta a seguito di un fallimento elettorale nella città di Chicago, nel 2006, in cui si utilizzarono le macchine di Mugica. Avrà negoziato l’ amministrazione Trump con il Presidente della Smartmatic?

– Mujica ammette, tacitamente, che le macchine di Smartmatic possono essere manipolate.

Tuttavia, decine di volte ha dichiarato l’esatto contrario con argomenti, a quanto pare, abbastanza solidi. In altre parole, che il suo “bicchiere” è infrangibile. Qui potete vedere le sue parole alla CNN.

Verità o menzogna, questa è la questione direbbe un citato Shakespeare. Ma ancor più lo spiega Virgilio nell’Eneide: solo “è facile conquistare colui che pensa che è conquistato”.

Coda finale

Smartmatic si è rifiutata di incontrare il CNE per confrontare i dati della presunta “frode”.

(Da red58.org)


La verdad y la mentira en el caso Smartmatic en Venezuela

¡Qué raro que falsimedia salga a cuestionar la verdad, mientras acepta sin chistar la mentira! Ni una sola agencia de prensa, ni un solo medio transnacional, puso en duda la cifra de 7 millones de firmantes que presentó la oposición venezolana después de su encuesta contra la Constituyente el pasado 16 de julio, cuyos libros fueron inmediatamente quemados.

Sin embargo, provocan una polvareda mediática con la “noticia” de la empresa Smartmatic, cuyas máquinas fueron utilizadas en el recuento de votos del domingo durante las elecciones de la Asamblea Nacional Constituyente. Un directivo de la compañía, 72 horas después de la votación, asegura que hubo “manipulación” de las cifras de votantes. Intantáneamente Luis Almagro reaccionó como los perros de Pavlov: “Se confirma el mayor fraude de la historia”.

Pasemos por alto el hecho, perfectamente comprobable, de que detrás de la mentira opositora de sus 7 millones de votos improbables hay un objetivo desestabilizador, y que detrás de la verdad auditable del gobierno bolivariano con sus más de 8 millones, se refrenda una propuesta constructiva por la paz y la justicia.

Concentrémonos en algunas verdades y mentiras en este nuevo affaireinformativo internacional, que tiene como protagonista una empresa que ha participado en 14 procesos electorales en Venezuela.

Verdad

– Es incuestionable que millones de venezolanos –8 089 320, según las cifras del Poder Electoral– eligieron la vía democrática para apoyar el proceso Constituyente, que es auditable por cualquier persona que acceda a los datos de carácter público.

  • Se expresó la condena de la mayoría a la violencia desatada por la oposición desde abril de este año. Como expresó Tibisay Lucena — presidenta del Consejo Nacional Electoral- en la noche del pasado domingo, el apoyo no solo fue de quienes salieron a pesar de amenazas y ataques reales contra los centros de votación, sino de los que no lo hicieron y se quedaron en su casa. Definitivamente, tampoco siguieron los llamados desesperados de los dirigentes opositores a caotizar el país y violar la Ley Electoral.

  • Esta masiva votación es resultado de los errores de la oposición, que llamó a un país a la violencia sin tener en cuenta la voluntad de paz de la población venezolana. Se produjo un clamoroso voto de castigo a la MUD, que administró con gran torpeza el saldo político de las elecciones parlamentarias, al punto de probablemente haber comprometido su capital en la vorágine de la confrontación, las promesas incumplidas y los rostros agotados.

  • El chavismo tiene que prepararse para las próximas elecciones. Esta derrota opositora redoblará el accionar de la fracción terrorista de la oposición, cuyo desprecio por las reglas democráticas es incurable. Esta nueva olla podrida de Smartmatic es apenas un ligero atisbo de hasta dónde pueden llegar para impedir que la verdad sea reconocida.

– Se ha retrasado la publicación de los resultados por los numerosos ataques informáticos contra la página de la CNE. El portal web está bajo asedio y brutal ofensiva de los piratas informáticos desde el domingo, al igual que otras instituciones y medios en el país.

La CNN tuvo la impudicia de entrevistar a los piratas informáticos a cargo de los ataques, que les aseguraron a la televisora que la “lucha es digital” y mientras unos trancan las calles, “nosotros trancamos las redes”.

– El proceso de auditoría electoral es sólido, eficiente y confiable. Antes y después de cada elección, se audita el software de las máquinas de votación, además de almacenarlos de manera aleatoria para evitar que se vulnere su secreto. Se realiza también la auditoría de predespacho, en la cual se vuelve a verificar un lote de las máquinas para cerciorar que el software revisado e instalado no haya sido modificado. Se verifica la plataforma tecnológica que totaliza los votos, el sistema de identificación de los ciudadanos, la red de transmisión de datos, las boletas de votación, los cuadernos votación.

Pero ojo: las máquinas de votación no permiten el voto doble, porque se activa solo si el sistema “capta huella” la desbloquea. Para introducir un millón de votos falsos, hace falta un millón de dedos con sus huellas dactilares únicas. Hasta ahora no se ha podido falsear la huella dactilar de un individuo, mucho menos de los millones que habitan este planeta.

Al proceso, como ocurrió esta vez, siempre asisten observadores y expertos electorales internacionales. Puede consultar las declaraciones aquí.

Mentira

Antonio Mugica, Presidente de Smartmatic, declara a Reuters en Londres, 72 horas después de los ataques al CNE, que “estimamos que la diferencia entre la participación real y la anunciada por las autoridades es de al menos un millón de votos”.

La media no se hace una pregunta elemental: ¿cómo lo sabe? Smartmatic provee la máquina -hardware y software-, pero no tiene acceso a la data electoral. Es como si un fabricante de vasos denunciara a todos los restaurantes de un país un domingo, porque solo se llenó de agua el 87% por ciento de los recipientes vendidos por su empresa. ¿Cómo puede probar semejante estadística?

– Mugica asegura que su “estimado” -palabra muy significativa- es de un millón de participantes menos en esta elección.

Si aceptamos que esa cifra mentirosa y abstracta fuera real, Smartmatic valida que el 87 por ciento del dato que provee el CNE es cierto. Es decir, ellos avalan que más de 7 millones de venezolanos sí participaron en la elección.

– Para poder ofrecer tal información, se da por sentado que los empleados de Smartmatic están en Venezuela y así Mugica puede dar fe de lo que dicen.

Pero los 20 gerentes técnicos de Smartmatic abandonaron el país, según El Nacional. Smartmatic Internacional Holding B.V., compañía registrada en Holanda y domiciliada en Barbados, está representada en Venezuela por su filial Tecnología Smartmatic, cuyos empleados pusieron los pies en polvorosa antes de las declaraciones de su jefe.

¿Por qué nadie se pregunta la razón de esta estampida y qué impacto tiene este hecho en la veracidad de las declaraciones del presidente de la compañía?

– Smartmatic es una empresa digna de fiar, según se desprende de la velocidad con la que ha circulado la noticia sin la más mínima verificación.

Pero se silencia la declaración del Tribunal Supremo de Justicia de Venezuela sobre Smartmatic.

El Tribunal 2° Superior del Trabajo del Área Metropolitana de Caracas decretó una medida de embargo preventivo sobre los bienes y las acciones de la empresa, según se lee en la sentencia sentada en el expediente AP21-R-2016–000847. Ocurrió tras la demanda del empleado Fernando Jodra Trillo, quien manifestó sentir temor de que no podía cobrar sus prestaciones sociales y demás conceptos debido al proceso de descapitalización que sufre la empresa, lo cual demostró el tribunal.

– Aunque no se dice, la empresa parece estar en buenos términos con Estados Unidos, pues sus declaraciones han hecho las delicias de Luis Almagro, palanganero del Departamento de Estado.

En este punto, se ignora la relación problemática de Smartmatic con sus clientes en EEUU, donde está bajo investigación tras un fracaso electoral en la ciudad de Chicago en 2006, donde se utilizaron las máquinas de Mugica. ¿Habrá negociado la administración de Trump con el Presidente de Smartmatic?

– Mujica admite, tácitamente, que las máquinas de Smartmatic pueden ser manipuladas.

Sin embargo, decenas de veces él declaró todo lo contrario con argumentos, al parecer, bastante sólidos. En otras palabras, que su “vaso” es irrompible. Aquí usted puede ver sus palabras a la CNN:

Verdad o mentira, esa es la cuestión, diría un socorrido Shakespeare. Pero aún mejor lo explica Virgilio en la Eneida: solo “es fácil conquistar al que piensa que está conquistado”.

Coda final

SmartMatic se negó a reunirse con el CNE para cotejar los datos del supuesto “fraude”.

(Tomado de red58.org)

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