Il presidente Maduro ha affermato che, di fronte alle minacce, il governo attuerà la sua difesa sovrana e antimperialista, popolare e continentale.
Come riporta Telesur, il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha manifestato la necessità di prepararsi a difendere la sovranità del paese in un’eventuale azione militare contro il Venezuela, mentre i vertici militari latinoamericani, assieme a quelli del comando meridionale degli Stati Uniti, sono riuniti a Lima, in Perù, dopo le minacce di una “opzione militare” contro il Venezuela fatte dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Il governo bolivariano ha l’obbligo di difendere la sovranità della nazione, ha dichiarato Maduro che ha poi aggiunto di non credere ad un attacco sotto forma di “invasione militare classica”, ma ritiene possibile che le Forze armate venezuelane possano essere attaccate “dall’interno” per creare una situazione di “non governabilità” che giustifichi quindi un’invasione. Maduro ha anche affermato che il blocco che impedisce l’arrivo di cibo e medicinali al paese potrebbe essere usato per esacerbare le crisi prima di un’invasione potenziale.
Intanto nel Paese si svolgeranno da aggi per due giorni le esercitazioni alle quali prendono parte piu’ di 900 mila venezuelani, tra gente comune e militari. Secondo il presidente, Caracas cosi’ risponderà a ulteriori minacce di Washington. Questo dopo che il vice presidente USA Mike Pence ha annunciato di nuovo che la Casa Bianca adotterà tutte le misure possibili per ristabilire la democrazia in Venezuela. Secondo lui l’incremento dell’emigrazione da questo paese è un pericolo per tutta la regione.
Maduro che parlava durante una riunione preparatoria di esercitazioni militari, ripreso dal Diario de Caracas, ha poi detto: “Dobbiamo essere chiari con i giovani, soprattutto militari, è necessario serrare i ranghi nel paese, non è tempo di eventuali crepe e chi non è d’accordo deve lasciare immediatamente le forze armate (…) Siete con Trump e l’imperialismo o siete con le Forze Armate Nazionali e bolivariane del paese. Questa è la scelta. Mai prima d’ora il Venezuela era stato minacciato in modo tale”.