Il segretario nordamericano di Stato, John Kerry, ha trasmesso questo venerdì la sua gratitudine a Cuba per il suo aiuto nella lotta contro il virus dell’Ebola, un messaggio raro tra i due paesi, che non hanno relazioni diplomatiche.
Il capo della diplomazia statunitense ha parlato nel dipartimento di Stato davanti al corpo diplomatico straniero accreditato a Washington, per lanciare un nuovo appello per la mobilitazione mondiale contro l’epidemia.
“Vediamo nazioni piccole e grandi che accelerano in maniera impressionante la loro contribuzione nella linea del fronte contro l’Ebola”, ha affermato John Kerry.
“Cuba, un paese di appena 11 milioni di abitanti, ha inviato 165 professionisti della salute e prevede inviarne circa 300 in più”, ha continuato il sottosegretario.
“Vogliamo ringraziare Francia per partecipare con 70 milioni euro e per la sua risposta in Guinea (…). Vogliamo ringraziare Regno Unito per le sue unità di trattamento in Sierra Leone, e Germania, che ha incrementato i suoi sforzi in maniera significativa”, ha detto Kerry.
Il presidente Barack Obama aveva reclamato mercoledì ai dirigenti europei uno sforzo più importante contro l’Ebola.
È molto raro che il governo statunitense si esprima pubblicamente in questi termini rispetto a Cuba.
L’Avana e Washington non mantengono relazioni diplomatiche ufficiali dal 1961, ma ognuno conserva una sezione di interessi. Gli Stati Uniti mantengono un blocco contro Cuba dal 1962.
da AFP- Radio Habana Cuba