Almeno 36 paesi hanno mostrato interesse per investire nella Zona Speciale di Sviluppo di Mariel (ZEDM), il progetto più importante del governo del presidente Raúl Castro, per rilanciare l’economia di Cuba, ha segnalato una fonte ufficiale.
La direttrice dell’Ufficio Regolatore della ZEDM, Ana Igarza, ha precisato che Spagna, Cuba, Italia, Vietnam, Cina, Russia, Francia, Brasile, Messico, Olanda e Canada sono le nazioni con più intenzioni di realizzare affari da questa importante Zona di 465 Km. quadrati d’estensione, a 45 chilometri dalla capitale a Ovest. Lì le autorità cubane offrono un gruppo d’incentivi speciali per coloro che investono i loro capitali.
In una conferenza stampa, la Igarza ha annunciato che attualmente si lavora con le richieste d’investimento più avanzate in vista dell’implementazione dei progetti approvati in questo polo industriale alla fine di quest’anno e o al principio del 2015.
A un anno dalla creazione della ZEDM, la funzionaria ha incontrato gli imprenditori che partecipano alla 32ª Fiera Internazionale de L’Avana (FIHAV 2014) per convincerli ad investire in questo mega progetto.
Nel Forum è stata presentata un Guida per l’Imprenditore che investe, che espone l’ambiente nazionale e il contesto internazionale, le potenzialità per gli investimenti, la loro cultura, gli indici sociali e l’inserimento negli organismi internazionali.
Il ventaglio degli affari nella Zona dettaglia le caratteristiche e le possibilità del terminale dei contenitori, la prima opera d’infrastruttura a disposizione di chi vuole investire.
Secondo il governo cubano il porto – una parte del progetto del polo in sviluppo, finanziato dal Brasile – diverrà un punto logistico delle Americhe per inserirsi nel commercio marittimo internazionale.
Attualmente le imprese nazionali e straniere lavorano alla creazione dell’ infrastruttura dei settori vincolati alle attività industriali e alla generazione di energia fotovolatica e di altre fonti rinnovabili di energia.
Tra i settori prioritari della ZEDM ci sono le energie rinnovabili e le attività industriali. È stato annunciato che Cuba ha firmato, nella cornice della FIHAV 2014, accordi internazionali per assicurarsi strumenti, apparecchi e materie prime, pezzi e accessori destinati alla sua industria petrolifera.
Prima della firma di un accordo con una ditta europea, il Ministero di Energia e Miniere (MINEN) ha presentato un ventaglio di opportunità per promuovere l’investimento straniero inCuba