Il Partito dei Lavoratori (PT) del Brasile ha condannato la sottomissione che mantiene oggi il nuovo governo di Jair Bolsonaro agli interessi degli Stati Uniti nel loro tentativo di destabilizzare il Venezuela, segnala un’informazione dell’agenzia Prensa Latina.
«Questa decisione aggressiva del governo brasiliano dimostra che il nostro paese già non ha più una politica estera autonoma, dato che si è allineato senza critiche e contro i propri interessi all’agenda geopolitica, guerrafondaia e anti latinoamericana di Donad Trump», indica una nota del PT, citata dal portale Brasil 247.
Respinge «la decisione del nuovo governo brasiliano d’appoggiare la recente dichiarazione del Gruppo di Lima, che non riconosce il mandato del presidente (Nicolás) Maduro e incita alla realizzazione di un colpo di Stato in Venezuela».
Questo atteggiamento, prosegue il testo « è contrario alle più alte tradizioni della diplomazia del Brasile. I principi costituzionali di non intervento e di soluzione pacifica delle controversie hanno sempre scelto il dialogo e i negoziati come unica forma per risolvere il conflitto interno di quel paese fraterno».
Firmato dalla presidente del PT, Gleisi Hoffmann, e dal senatore Lindbergh Farias, leader del partito nel Senato, il comunicato avverte che «questa agenda guerrafondaia aggraverà il conflitto interno del Venezuela, debiliterà l’integrazione dell’America Latina, renderà più piccolo il Brasile e molto probabilmente provocherà una grave instabilità in tutta la nostra regione».
Il cancelliere del Venezuela, Jorge Arreaza, ha espresso, venerdì 4, la disposizione a dialogare con il suo omologo brasiliano, Ernesto Araújo, nonostante l’atteggiamento assunto da Bolsonaro, che dice d’essere disposto a far cadere Maduro.
Il ministro delle Relazioni Estere, nella rete sociale Twitter, ha precisato che nonostante l’intenzione di realizzare uno scambio bilaterale, la sua realizzazione è improbabile per via del legame delle autorità brasiliane all’impegno degli USA e dei loro alleati che vogliono togliere legittimità al governo democraticamente eletto dai venezuelani.