Joaquin Flores, FRN – http://aurorasito.altervista.org
Trump attaccava pubblicamente il proprio consulente per la sicurezza mettendone in discussione metodo e strategia nell’aggressione al Venezuela.
La propaganda atlantista, controllata dallo Stato profondo, del Washington Post pubblicava l’8 maggio un articolo chiave in cui affermava che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump era frustrato dai risultati della campagna che Bolton perpetrava contro il governo del Presidente Nicolás Maduro.
Il quotidiano atlantista notava che Trump espresse disappunto definendo tale tentativo di golpe strategia fallimentare, accusandone il consigliere della sicurezza nazionale degli Stati Uniti John Bolton.
“L’insoddisfazione del presidente si cristallizzava sul consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton e Trump si lamentava della posizione interventista in disaccordo coll’idea che gli Stati Uniti dovrebbero rimanere fuori dai pantani stranieri”, diceva il Washington Post.
D’altra parte, i media statunitensi dissero che una fonte vicina al presidente Trump, composta da consulenti della Casa Bianca, assicurava che il principale fastidio di Trump risiede nella violazione della promessa di Bolton di rovesciare Nicolás Maduro.
Nel frattempo, il giornale esaminava la posizione di Donald Trump dicendo che si era lamentato dell’intervento di John Bolton e delle sue presunte intenzioni di spingerlo in guerra.
Trump successivamente consultava il Presidente Putin sulla questione, e si allontanava dalla riunione spiegando gli eventi in un modo che i critici atlantisti di Trump definivano concorso o accordo alla valutazione di Putin sulla situazione dell’intelligence in Venezuela.
I media atlantisti, così come la stampa contro-egemonica, affermavano che Putin spiegava a Trump che gli sforzi per rovesciare Maduro con la forza non funzioneranno per determinate ragioni.
Il 30 aprile, il deputato dell’opposizione Juan Guaidó attaccava la democrazia venezuelana coll’intenzione di creare un colpo di Stato contro il presidente Nicolás Maduro, col sostegno diretto di Washington. Atto neutralizzato dalle Forze Armate Nazionali Bolivariane (FANB).
Traduzione di Alessandro Lattanzio