Conferenza stampa del Ministro delle Relazioni Estere

Il Ministro delle Relazioni Estere ha denunciato l’espulsione di due membri della missione diplomatica di Cuba presso l’organizzazione delle Nazioni Unite – ONU – per “aver realizzato attività contro la sicurezza nazionale del paese nordamericano” ed ha reiterato la condanna più energica e categorica di fronte a queste azioni.

Le misure applicate dal governo degli USA includono restrizioni all’accesso ai medicinali e agli alimenti. Un esempio è che l’impresa cubana Madicuba SA ha chiesto prodotti per il sistema di salute cubano e molte organizzazioni non hanno risposto e altre li hanno negati per via del blocco.

Il governo degli Stati Uniti applica misure estreme, ha detto Rodríguez Parrilla, come la proibizione dell’arrivo delle navi da crociera nel nostro paese e l’applicazione di un limite arbitrario dell’invio delle rimesse da parte dei cubani e dei nordamericani nell’Isola.

Questa è opera di un gruppo anticubano e reazionario che si è impadronito della politica estera degli Stati Uni.

Cuba darà risposte appropriate e opportune a queste azioni degli USA ha detto il Cancelliere e ha fatto un richiamo alla comunità internazionale includendo il popolo degli USA, condannando queste azioni.

Questa condotta stabilisce un precedente pericoloso per le azioni internazionali.

Il Governo USA ha generato una crisi di combustibile a Cuba con la minaccia diretta e la persecuzione delle finanze e delle navi che trasportano petrolio a Cuba.

L’attivazione del titolo III della Legge Helms-Burton, che si applica totalmente provoca domande che hanno effetti diretti contro le imprese di terzi paesi e provocano danni nei negoziati internazionali.

I dati presenti dimostrano che il blocco continua ad essere la causa principale delle carenze che soffre il popolo cubano e il principale ostacolo al nostro sviluppo.

Poi sono iniziate le domande dei giornalisti accreditati.

Dopo le conclusioni del ministro cubano, con l’affermazione che il blocco è una politica genocida obsoleta, illegale e crudele e l’annuncio che il 6 e 7 novembre si porterà a votazione questa Risoluzione nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite è iniziata la serie di domande dei giornalisti accreditati cubani e stranieri.

Ha avuto la parola la giornalista Angélica Paredes, di Radio Rebelde.

Il ministro ha risposto alla giornalista che il blocco ha l’obiettivo di danneggiare le famiglie cubane Non c’è cubano che non subisce i suoi effetti.

Il governo degli USA si è sempre nascosto dietro l’ignoranza e la mancanza di conoscenza e non si è mai preoccupato delle sofferenze del popolo cubano.

È vergognoso che l’uso di questi metodi per il risultato che sperano di provocare. Si può affermare categoricamente che le misure che si applicano con tanta malvagità e aggressività sono inedite.

È una violazione inaudita dei principi internazionali.

Si annunciano, proclamano e si vantano degli effetti provocati. Non esiste dissimulo e responsabilizzano Cuba in maniera diretta per le carenze che loro provocano.

La nostra posizione è di certezza in quello che supereremo, è una situazione temporanea e abbiamo risorse per superarla. La supereremo assolutamente.

Alla giornalista di EFE, Bruno Rodríguez ha risposto che Cuba nel suo momento farà i passi necessari e appropriati per rispondere a queste azioni ostili.

Si deve dire che negli ultimi due anni il governo degli USA ha utilizzato pretesti per indurire il blocco.

Ha manipolato presunti incidenti di salute che la comunità medica internazionale e cubana hanno smentito. Queste investigazioni scientifiche permettono di dimostrare l’inconsistenza di quelle dichiarazioni.

Alla CNN, il ministro cubano ha risposto che preferisce non fare predizioni e non avventurarsi in ipotesi future sulle relazioni degli Stati Uniti con Cuba.

I periodi elettorali sono sempre stati momenti per accentuare e indurire le sanzioni contro altri Stati.

Spero prevalgano menti lucide che comprendano che non si può usare come ostaggio la politica estera e non si può usare un popolo per provocare cambi politici nei governi.

Queste misure sono politicamente motivate, ha aggiunto il ministro.

Il nostro popolo avrà la capacità di superare queste misure e il governo ci condurrà nel processo.

Cuba eserciterà con assoluta determinazione la sua sovranità e risponderà al dialogo in condizioni di assoluto rispetto e piena uguaglianza.

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