Luiz Inacio Lula Da Silva
São Bernardo do Campo, SP Brasile
23 – 3 – 2020
Caro Miguel Díaz-Canel,
Presidente della Repubblica di Cuba,
Le scrivo per parlare dell’emozione che ho provato guardando le immagini dei medici cubani giunti in Italia per aiutare a soccorrere le vittime della pandemia di coronavirus in quel paese.
Ancora una volta il Governo e il popolo di Cuba danno un esempio di solidarietà al mondo, vincendo tute le barriere, siano di natura economica, geografica o politica.
È nei momento di crisi che conosciamo chi è veramente grande.
E in queste ore il popolo di questa Isola diventa gigante agli occhi del mondo.
La solidarietà attiva, militante e rivoluzionaria di Cuba è già ben presente in diverse parti del pianeta come risposta degna e sovrana a coloro che tentano d’imporre il blocco economico e l’isolamento politico.
Il popolo brasiliano sarà eternamente grato per il ruolo che hanno avuto ( i medici cubani) nel nostro programma Más Médicos, in una cooperazione che ha salvato innumerevoli vite ed ha insegnato molto ai nostri stessi professionisti della salute.
Quella cooperazione è stata brutalmente interrotta da un governo meschino con il popolo, accecato da un’ideologia individualista e disumana.
In questi momenti di crisi per il coronavirus, infelicemente e nel modo più doloroso per il nostro popolo, tutti devono riconoscere la mancanza che sentiamo qui dei compagni medici cubani.
Le chiedo, compagno Díaz-Canel, di trasmettere ai cubani e alle cubane,soprattutto agli scienziati e a professionisti della salute che combattono questa dura battaglia per la vita attorno al mondo, il riconoscimento, l’ammirazione e la gratitudine del popolo brasiliano.
Staremo uniti, sempre, sino alla vittoria.
Luiz Inácio Lula da Silva.