Il politico venezuelano golpista Leopoldo López e la moglie, ospite frequente dei dirigenti politici anti Maduro, hanno affittato un nuovo appartamento più grande in Spagna nonostante per anni abbiano affermato di essere “ridotti alla fame dal governo venezuelano”.
Il quotidiano ultra conservatore ABC riferisce che l’affitto della nuova casa è stato effettuato tramite l’agenzia Engel & Volkers e che costerebbe 10000 euro al mese.
“La casa dove abitavano era troppo piccola per loro. Dopo l’arrivo a Madrid di Leopoldo López, avevano bisogno di più spazio e hanno deciso di trasferirsi”, hanno dichiarato le fonti citate dal quotidiano spagnolo.
Secondo il rapporto, trovare una nuova casa non è stato così facile per López, poiché alcuni proprietari si sarebbero rifiutati di negoziare: “perché non volevano il clamore mediatico che affittare una casa a una figura così controversa come Leopoldo López avrebbe potuto generare”.
Leopoldo in Spagna
Acerrimo oppositore di Maduro ed alleato di Juan Guaidó durante il tentativo di colpo di Stato del 30 aprile 2019, Leopoldo López è atterrato domenica 25 ottobre 2020 a Madrid all’aeroporto Adolfo Suárez (Barajas) dove sarebbe arrivato dopo un viaggio segreto per incontrare la sua famiglia.
Il suo arrivo a Madrid era atteso da quando si è saputo che aveva lasciato la residenza dell’ambasciatore spagnolo a Caracas, dove si era nascosto dopo il fallimento del colpo di Stato da lui promosso.
Lilian Tintori, da parte sua, ha guidato per anni le manifestazioni contro il presidente Maduro parlando di “fame in Venezuela” (posto sotto sanzioni ed embargo) da appartamenti e ville di lusso ed affermando di subire una dittatura mediatica mentre invece decine di telecamere e microfoni la intervistavano ogni giorno a Caracas.
È stata coinvolta nello scandalo del ritrovamento nella sua auto di due casse di banconote in contanti nuovi di zecca per le quali non ha saputo dare spiegazioni convincenti: “servono per curare la mia anziana nonna”, disse.
Dopo aver denunciato che le autorità del governo venezuelano non le avevano permesso di visitare il marito Leopoldo López e peggio ancora, che non le avevano nemmeno dato il permesso di fare “visite coniugali”, è rimasta incinta in un rumoroso caso gossip della terza figlia. Allo stesso modo, è stata accusata di essere depositaria di enormi quantità di dollari di finanzieri stranieri e connazionali di cui non si è a conoscenza del loro destino.
Lo stesso diplomatico Mike Pompeo, segretario del Dipartimento di Stato USA, ha dichiarato venerdì scorso, 15 gennaio di quest’anno, che gli USA hanno dato all’opposizione venezuelana fino a un miliardo di dollari in “assistenza umanitaria”, compresi cibo e medicine, denaro della cui destinazione non si sa nulla.
Da ultimo è interessante sottolineare come la Tintori si sia guadagnata il soprannome di “la tacchina nera”, un termine che è usato per una donna che produce sfortuna e disgrazie.
La maggior parte dei dirigenti politici che sono stati ritratti con lei in selfie hanno perso le successive elezioni, sono stati arrestati, sono morti suicidi o sono caduti in disgrazia.
Proprio come Leopoldo López vive come un re in Spagna; molti dei principali alleati dell’autoproclamato “presidente ad interim” del Venezuela Guaidó sono diventati straordinariamente ricchi in pochi mesi mentre rimangono in esilio, oppure sono stati arrestati per aver partecipato a complotti e atti violenti contro il governo Maduro.
Rete Solidarietà Rivoluzione Bolivariana