I presidenti Raúl Castro e Barack Obama si sono riuniti sabato 11, durante un intermezzo del VII Vertice delle Americhe, in un incontro molto atteso.
Dopo il discorso pronunciato da ognuno e pochi istanti dopo aver posato per la tradizionale Foto Ufficiale, i due presidenti hanno occupato un saloncino preparato per l’incontro nel Centro delle Convenzioni ATLAPA.
Raúl ha detto che la cosa fondamentale è che sismo disposti a discutere di tutto anche di diritti umani e liberta di stampa. Di questo e di altre questioni, di Cuba ed anche degli Stati Uniti.
Penso che si possa discutere di tutto se si ha rispetto reciproco, ha considerato il presidente cubano. Può darsi che ci convinca su alcune cose, ma non su altre.
Non ci si deve illudere, ha avvertito. Abbiamo molte differenze e una storia complessa, ma siamo disposti ad avanzare nelle riunioni per stabilire relazioni diplomatiche.
Raúl si è riferito all’apertura delle ambasciate, all’aumento delle visite tra i due popoli e a praticare tutte le questioni proprie “di vicini tanto vicini”.
“Possiamo parlare di tutto con pazienza anche in questi tempi quando la vita va avanza così rapida”, ha aggiunto. Speriamo che i nostri più vicini collaboratori sappiano svolgere le istruzioni dei due presidenti”.
Obama ha riferito che la storia tra gli USA e Cuba è complicata: “Perchè è mancata la fiducia per molto tempo. Dopo 50 anni è giunto il momento di qualcosa di nuovo”, ha considerato.
“È importante mantenere il contatto tra i governi e i popoli”, ha dichiarato.
“Siamo camminando verso il futuro e lasceremo dietro le spalle cose che hanno complicato il passato”.
Obama ha detto che i due popoli hanno appoggiato positivamente i cambi. “Mentre ci saranno più scambi, ci saranno più contatti diretti e maggiori vincoli tra i nostri popoli, ha detto, e ci saranno sempre differenze profonde e significative, ma continueremo a tentare d’eliminare le preoccupazioni sulla democrazia e i diritti umani”.
“Come ha detto Raúl nel suo discorso appassionato, anche loro cercano di eliminare queste preoccupazioni. Insieme possiamo voltare la pagina intavolando nuove conversazioni”.
Vogliamo che i nostri diplomatici abbiano contatti quotidiani”, ha detto al punto d’aprire le due ambasciate.
“Grazie a Castro per lo spirito d’apertura che ha dimostrato verso di noi. Possiamo continuare a costruire la nostra relazione basandoci nel rispetto mutuo”.
Castro ha parlato nel suo discorso delle durezze che hanno sofferto i cubani, ma la mia politica è aiutare, perchè ci sia più prosperità. Il popolo cubano è un popolo di persone illuminate, intelligenti e brillanti”, ha concluso.
Al disteso incontro hanno partecipato Susan Rice, assessore alla Sicurezza Nazionale; Roberta Jacobson, segretaria assistente di Stato per i temi dell Emisfero Occidentale; Ben Rhodes, vice assessore alla Sicurezza Nazional; Ricardo Zúñiga, direttore dei Temi Emisferici del Consiglio di Sicurezza Nazionale. Per Cuba hanno partecipato il cancelliere Bruno Rodríguez Parrilla; Alejandro Castro Espín e Juan Francisco Arias Fernández, della Commissione di Difesa e Sicurezza Nazionale, come la direttrice generale per gli Stati Uniti del MINREX, Josefina Vidal Ferreiro.