Il presidente statunitense, Barack Obama, ha notificato oggi al Congresso la sua intenzione di ritirare Cuba dalla lista degli stati patrocinatori del terrorismo, dove rimaneva inclusa dal 1982.
Oggi il presidente USA ha inviato al Congresso la relazione e le certificazioni richieste che indicano l’intenzione dell’Amministrazione di rescindere la designazione di Cuba come Stato Patrocinatore del Terrorismo (SSOT per le sue sigle in inglese), ha indicato il Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca nel suo account ufficiale di Twitter.
L’organo legislativo dispone ora di 45 giorni per rispondere a questa decisione ed in caso di un rifiuto, entrambe le camere dovranno approvare un disegno di legge per decidere se si oppongono all’esclusione, ma la decisione esecutiva è irrevocabile.
L’uscita della lista, dove appaiono Iran, Sudan e Siria, permette, tra le altre cose, eliminare rigorose sanzioni economiche da parte di Washington contro Cuba.
Il 17 dicembre 2014, Cuba e gli Stati Uniti hanno annunciato la volontà di ristabilire relazioni diplomatiche ed avanzare verso la normalizzazione, occasione quando il presidente Obama ha dato istruzioni affinché si rivedesse l’inclusione di Cuba in quell’elenco.
Benché il Governo cubano non lo consideri una condizione previa per riprendere le relazioni bilaterali col suo vicino settentrionale e riaprire le ambasciate nelle rispettive capitali, sì ha lasciato chiaro che considera molto importante l’eliminazione dall’elenco, dove non sarebbe dovuta mai entrare, come ha affermato pochi giorni fa in Panama il presidente Raul Castro.
Benché l’amministrazione del presidente Barack Obama annunciasse alcune misure per aumentare i viaggi ed il commercio con Cuba, le disposizioni risultano limitate mentre rimane intatto il basamento giuridico avallato dal Congresso per mantenere il bloqueo contro Cuba, esteso da più di mezzo secolo.