Oggi ci troviamo in una situazione diversa da quella dei giorni precedenti, ma ancora complessa”, ha dichiarato in conferenza stampa Alexander Ávalos Jorge, vice capo del Dipartimento Nazionale dei Vigili del Fuoco di Cuba.
Ieri abbiamo detto che avremmo potuto intraprendere solo azioni difensive per preservare le risorse che abbiamo fuori dalla portata dell’incendio, ma oggi ci stiamo organizzando per intraprendere azioni offensive che ci permetteranno di continuare a combattere l’incendio”, ha detto Ávalos Jorge.
Ha affermato che la pompa dell’acqua ad alta pressione è già in linea e si stima che altre due provenienti dal Messico saranno installate nelle prossime ore.
Abbiamo tutte le risorse umane per affrontare la situazione e i vigili del fuoco sono stati sollevati per poter riposare.
Ha anche sottolineato che le azioni vengono mantenute con tutte le forze integrate, gli elicotteri delle Forze Armate Rivoluzionarie continuano il lavoro di raffreddamento ed è prevista l’incorporazione di altre navi.
Il secondo capo del Corpo dei Vigili del Fuoco ha sottolineato che non c’è alcun rischio per la popolazione della zona o per il CTE Antonio Guiteras, tuttavia sono state adottate tutte le misure di salvaguardia possibili.
Ha informato che le azioni principali da intraprendere d’ora in poi sono quelle di difendere i supporti che non sono ancora bruciati e poi muoversi verso l’area in cui la combustione persiste.
I nostri specialisti stanno ancora esplorando l’area, poiché la situazione reale è sconosciuta, ma ciò che è certo è che c’è ancora combustibile in fiamme.
Quando sarà possibile penetrare, la prima missione sarà quella di salvare le vittime.
Ávalos Jorge, riferendosi alla situazione del serbatoio 4, ha detto che i serbatoi sarebbero compromessi perché inghiottiti dalle fiamme a causa della fuoriuscita di combustibile dopo il crollo dei serbatoi 2 e 3.
Ha sottolineato che, sebbene questo serbatoio fosse vuoto, presenta dei residui di carburante che ne rendono possibile il crollo. Crediamo che, a causa dell’entità dell’esplosione, anche questo serbatoio sia crollato, anche se non ne siamo ancora sicuri.
A partire da lunedì, la televisione cubana ha riferito che sono stati ricevuti 17 voli di aiuti dal Messico e dal Venezuela.
Secondo uno dei membri del team messicano, sono stati accumulati 44000 litri di schiuma ritardante, 150 tubi di propulsione e due nuove pompe per spargere la schiuma.
Fonte: Granma
Traduzione: italiacuba.it