Canto alla vita al Vertice dei Popoli
3
novembre (PL) - Un omaggio a Che
Guevara con poesia, teatro, musica e danza ha dato inizio alla solenne cerimonia
di apertura del III Vertice dei Paesi dell’America, nello stadio polisportivo di
questa città.
Un mare di bandiere di tutti i paesi si sono agitate con frenesia quando hanno
suonato i primi accordi della mondialmente conosciuta canzone del trovatore
cubano Carlos Puebla dedicata “all’affettuosa trasparenza” e alla “cara
presenza” del Guerrigliero Eroico, cantata dalla moltitudine presente.
Grida di “No all’ALCA” e “No a Bush, Sì ai popoli, alla solidarietà e
all’integrazione”, uscivano dalle gole come un torrente continuo, mentre su uno
schermo gigante si proiettava il rap “Dí que No” del gruppo cubano “Hoyo Colorao”
strappando un’ovazione.
Posteriormente un membro della rappresentazione cubana presente in questo forum
di popoli ha espresso una profonda gratitudine agli argentini e agli abitanti di
Mar del Plata per lo sforzo realizzato nell’organizzare il III Vertice ed
offrire una bella accoglienza a tanti delegati.
Quindi, per sorpresa dei presenti, ha presentato a modo di regalo di Cuba, il
gruppo “Hoyo Colorao”che è venuto qui - come ha espresso il suo direttore - ad
unire la sua voce al clamore che “Un’altra America è Possibile” e a dire “No a
Bush e alla sua politica terroristica”.
Tra le altre interpretazioni ce n’era una dedicata ai
cinque giovani
antiterroristi cubani incarcerati negli Stati Uniti, ai quali si è reso un
omaggio largamente applaudito.
La numerosa rappresentazione cubana ha ricevuto un’ovazione particolare per la
loro presentazione a questo forum, seguita da grida come “Cuba, Cuba, il popolo
ti saluta”.
Dopo, interpreti di vari paesi latinoamericani, di popoli indigeni e delle
province argentine hanno dilettato i presenti con le loro melodie nazionali ed
il loro folclore.
Tra i delegati c’erano rappresentanti di organizzazioni che hanno convocato
questo Vertice, tra loro il premio Nobel Adolfo Pérez Esquivel, il leader della
Centrale dei Lavoratori Argentini, Victor de Gennaro, alcune delle Madri di
Piazza di Maggio, deputati e dirigenti di forze politiche.
Erano presenti anche il presidente del parlamento cubano, Ricardo Alarcón,
familiari dei cinque eroi cubani incarcerati negli Stati Uniti e delle vittime
del sabotaggio all’aereo di linea Cubano nelle
Barbados, e rappresentanti di
tutti i settori del paese.
Domani continuano i diversi forum iniziati e ne cominceranno altri su circa 150
temi relazionati con la denuncia della globalizzazione, le prospettive
dell’integrazione regionale e la ricerca di alternative all’egemonismo, per
costruire un mondo migliore.