Alarcón ha sottolineato la necessità

di rompere l’assedio informativo

 

Madrid 24 novembre. – La necessità di rompere l’assedio informativo verso l’America Latina e l’Europa ed in particolare la Spagna, è stata messa in risalto venerdì a Madrid da Ricardo Alarcón, presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare di Cuba.

 

Alarcón, intervistato da Prensa Latina, ha messo in relazione questa situazione con la nuova Segreteria Generale Ispano-Americana (SEGIB) "la quale", ha detto, "deve servire non solo a dinamizzare le attività del summit, ma anche a rompere questo blocco.

 

Ha tuttavia ammesso che ciò dipende molto dai capi di Stato che promuovono i summit, aggiungendo che se si concretizzeranno iniziative che aiutino a rompere l’isolamento informativo sarà un fatto molto positivo. Alarcón ha compiuto una visita nei Paesi Baschi, dove ha tenuto varie conferenze su invito dell’Associazione Alfonso Sastre Kultur Elkartea (ASKE) e da lì si è spostato in Andalusia per partecipare alle giornate su Cuba.

 

Ci sono cose concrete come teleSUR, patrocinato da vari Governi dell’America Latina, che hanno il proposito di "contribuire a che la regione conosca se stessa e venga conosciuta", ha spiegato.

 

"Ma in Euskadi nessuno conosceva teleSUR", ha detto "e non so se nel resto della Spagna sarà uguale. Questo è un buon esempio di mancanza d’informazione e della possibilità di ottenerla, perchè non si sa che esiste un mezzo di comunicazione alternativo come questo".

 

Ha segnalato che esiste un grande interesse nella popolazione basca di informarsi sulla realtà di Cuba e Venezuela, cosa che stimola a incrementare il contatto diretto e personale. "Nei giornali si vede qualcosa sugli Stati Uniti, sul tema degli aerei della CIA, questo tipo di notizie".

 

Ha raccontato di aver spiegato varie volte quel che è successo a Mar del Plata e si è reso conto che molta gente non sapeva di cosa stava parlando quando si riferiva alla mobilitazione contro l’Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA) ed alla battaglia ingaggiata da diversi capi di Stato.

 

"Non erano informati semplicemente perchè le notizie non sono state date né dai telegiornali né da qualsiasi altro media. Il contatto diretto è pertanto necessario, perchè non è possibile che i grandi mezzi di comunicazione ti isolino", ha affermato.

 

"Ma questo isolamento, questa non comunicazione imposta dai cultori del pensiero unico ha di fronte a sé un ostacolo: l’interesse della gente a sapere, ad informarsi", ha chiarito. "Sull’Alternativa Bolivariana per le Americhe (ALBA) c’è un po’ più d’informazione perchè si parla della Rivoluzione Bolivariana" – male ma se ne parla – "perchè non possono occultarla e molta gente si chiede che fa il presidente Hugo Chávez. Molti intellettuali stanno cercando di parlare sull’ALBA e spiegarla, perchè non si sa cos’è, non si sa di Petrocaribe, dell’Operazione Miracolo, in quanto c’è la deliberata intenzione di occultare e distorcere questi fatti ed evitare che la gente venga informata", ha aggiunto Alarcòn".