Il Comitato della Camera cerca di facilitare il commercio tra Cuba e gli Stati Uniti
G.Molina
25/6 - Il Comitato per le Appropriazioni della Camera dei Rappresentanti ha approvato martedì 14 giugno, rende noto Reuters, un emendamento per disattivare la misura del Dipartimento del Tesoro che, nel febbraio 2005, ha incrementato le limitazioni per le vendite di alimenti a Cuba.
L’emendamento, che deve essere approvato dalla maggioranza nella Camera e nel Senato, per essere legalizzato, può far retrocedere la situazione alle regole precedenti che permettevano di vendere le merci e pagarle al loro arrivo a destinazione a Cuba.
L’obbligo di pagare in contanti e la proibizione dei crediti erano stati aggregati dai congressisti cubano-americani alla legge che autorizzava le vendite, nell’anno 2000.
Il Dipartimento del Tesoro ha chiesto da febbraio, anche per le pressioni esercitate dai gruppi cubano-americani, che i compratori dell’Isola paghino anticipatamente le merci nei porti e ovviamente in contanti, ancora prima dell’imbarco.
Gli imprenditori nordamericani hanno dichiarato che questa misura danneggia le vendite degli USA a Cuba, che hanno già toccato i 450 milioni di dollari annuali in prodotti come carne, riso, vegetali e frutta.
L’industria dell’alimentazione si è lamentata con i congressisti sostenendo che la misura rende necessaria una nuova carta di credito per i compratori cubani.
Il sistema non abituale pone in svantaggio i produttori degli USA rispetto a quelli di altri paesi.
L’impresa importatrice Alimport ha ammesso che si è vista obbligata a sviare una parte importante degli acquisti verso altri paesi.
L’emendamento è stato presentato dalla legislatrice Jo Ann Emerson, repubblica per il Missouri e approvata senza dibattito nelle due Camere esiste una maggioranza che vuole facilitare le vendite alimenti e i viaggi dei nordamericani nell’Isola.
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