Il Comitato della Camera cerca di

facilitare il commercio tra Cuba e gli Stati Uniti

Più di 200 legislatori degli USA hanno sfidato Washington


•  Vogliono rendere flessibili i viaggi a Cuba

Washington, (PL) – Più di 200 membri della Camera dei Rappresentanti degli USA hanno sfidato il presidente George W. Bush chiedendo di rendere flessibili i viaggi familiari a Cuba.

L’iniziativa, presentata dal deputato della Florida Jim Davis, non è passata per soli tre voti , 211 contro e 208 a favore.

Durante il dibattito, Davis ha definito una crudele ingiustizia le restrizioni dei viaggi nell’Isola imposte dall’amministrazione Bush.

Nella Camera Alta una proposta simile è stata appoggiata da una maggioranza di 60 senatori contro 37, ma non ha ottenuto i due terzi necessari su 100 integranti per l’approvazione.

La Casa Bianca ha imposto l’anno scorso ulteriori limitazioni ai cubano - americani che vogliono visitare il loro paese d’origine e stando alle imposizioni possono andare a Cuba solamente una volta ogni tre anni invece che ogni 12 mesi come prima.

Bush ha anche ristretto le visite accademiche ed ha accresciuto i fondi per finanziare la sovversione nell’Isola.

G.Molina

 

25/6 - Il Comitato per le Appropriazioni della Camera dei Rappresentanti ha approvato martedì 14 giugno, rende noto Reuters, un emendamento per disattivare la misura del Dipartimento del Tesoro che, nel febbraio 2005, ha incrementato le limitazioni per le vendite di alimenti a Cuba.

 

L’emendamento, che deve essere approvato dalla maggioranza nella Camera e nel Senato, per essere legalizzato, può far retrocedere la situazione alle regole precedenti che permettevano di vendere le merci e pagarle al loro arrivo a destinazione a Cuba.

 

L’obbligo di pagare in contanti e la proibizione dei crediti erano stati aggregati dai congressisti cubano-americani alla legge che autorizzava le vendite, nell’anno 2000.

 

Il Dipartimento del Tesoro ha chiesto da febbraio, anche per le pressioni esercitate dai gruppi cubano-americani, che i compratori dell’Isola paghino anticipatamente le merci nei porti e ovviamente in contanti, ancora prima dell’imbarco.

 

Gli imprenditori nordamericani hanno dichiarato che questa misura danneggia le vendite degli USA a Cuba, che hanno già toccato i 450 milioni di dollari annuali in prodotti come carne, riso, vegetali e frutta.

 

L’industria dell’alimentazione si è lamentata con i congressisti sostenendo che la misura rende necessaria una nuova carta di credito per i compratori cubani.

 

Il sistema non abituale pone in svantaggio i produttori degli USA rispetto a quelli di altri paesi.

 

L’impresa importatrice Alimport ha ammesso che si è vista obbligata a sviare una parte importante degli acquisti verso altri paesi.

 

L’emendamento è stato presentato dalla legislatrice Jo Ann Emerson, repubblica per il Missouri e approvata senza dibattito nelle due Camere esiste una maggioranza che vuole facilitare le vendite alimenti e i viaggi dei nordamericani nell’Isola.