DENUNCIATE LE MANOVRE DEGLI STATI UNITI


Vogliono imporre una risoluzione

contro Cuba nella CDH dell'ONU

 

Monterrey, 1 marzo 2005

 

L’ambasciatore di Cuba in Messico, Jorge Bolaños, ha denunciato in questa città messicana la rabbiosa insistenza del governo degli USA che oggi cerca d' imporre a forza una risoluzione contro Cuba nella Commissione dei Diritti Umani.

 

Quest'atteggiamento, ha detto, danneggia profondamente la credibilità di questa commissione, la rende falsa, incoerente, condizionata e la fa divenire un tribunale inquisitore contro i paesi del sud e contro chiunque si azzarda a sfidare le ambizioni di dominio mondiale dell’impero.

 

Jorge Bolaños è intervenuto durante l’inaugurazione del Decimo Incontro di Solidarietà con Cuba che si è svolto con la partecipazione di ben 639 delegati ed ha lavorato per due giorni a Monterrey che si trova a circa mille Km. a nord di Città del Messico.

 

Bolaños ha anche denunciato che Washington sta destinando quest’anno grandi quantità di denaro per finanziare il suo stratagemma a Ginevra, dove opera la CDH e sta “eccitando gli appetiti” dei suoi mercenari e dei suoi lacchè interni ed esterni.

 

In questo modo la farsa che gli Stati Uniti pretendono d'imporre nuovamente e che manca completamente di legittimità, è una vera  burla alla verità, la giustizia e la coscienza di coloro che sono davvero impegnati con la difesa dei diritti umani.

 

Bolaños ha condannato l’ipocrita doppia morale dei paesi ricchi che a Ginevra votano con gli Stati Uniti e poi si oppongono alla convocazione di un dibattito speciale sull’omicidio, commesso dalle truppe di Israele, del leader spirituale palestinese, Ahmed Yassin. 

 

Cuba conferma la sua militanza di lotta assieme a tutti coloro che sono disposti a difendere con fermezza la verità e la giustizia e  ad affrontare la falsità e l’ipocrisia.

 

Egli ha aggiunto che questo è possibile perché Cuba non cede alle minacce e ai ricatti e perché nel suo territorio non si commettono violazioni ai diritti umani.

 

Inoltre nell’Isola non si sono mai verificati  casi di desaparecidos, torture ed esecuzioni extra giudiziarie, tutte pratiche che invece il governo nordamericano ha promosso massicciamente in America Latina durante le dittature militari.

 

L’ambasciatore Bolaños ha confermato che la Rivoluzione cubana non abbasserà mai la sua bandiera della dignità e che inoltre saprà onorare sino all’ultimo respiro l’amicizia e la solidarietà generosa del popolo messicano.