Ogni cubano nasce con il diritto a votare

 Udienza pubblica in Parlamento sulle elezioni

JEAN-GUY ALLARD (speciale per GI) 18 febbraio 2005

 

"In questo paese non è possibile che si verifichino frodi e abbiamo la formula magica: mettere nelle mani di tutti questo dato che da altre parti viene gestito né più né meno che da una camarilla", ha detto Ricardo Alarcón, presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, rivolgendosi all’Udienza Pubblica parlamentare che ha segnato l’inizio della fase di revisione del registro degli elettori.

 

E’ cominciato oggi uno dei passaggi più significativi del sistema elettorale cubano

O. PELÁEZ 25/2/05

Con le prime riunioni di nomina delle più di 41.500 previste da qui al 24 marzo nelle circa 15.000 circoscrizioni esistenti nel paese è iniziato oggi, giovedì 24 febbraio, un altro passaggio importante del nostro sistema democratico, mediante il quale i cubani sceglieranno i candidati a delegato nelle assemblee municipali del Potere Popolare.

La partecipazione massiccia del popolo sarà ancora una volta l’elemento distintivo del nostro processo elettorale, che si svolge in un momento storico, perché si tratta di salvaguardare la sovranità ed il carattere socialista della Rivoluzione di fronte ai piani dell’Amministrazione USA, miranti a vanificare le conquiste popolari ed a distruggere la nazione cubana.

Perciò, come ha detto recentemente il presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare Ricardo Alarcón, queste elezioni devono trasformarsi in un’altra Playa Girón, in una vittoria ancora più grande e demolitrice, in modo che l’imperialismo si renda conto di quel che gli accadrebbe se tentasse di toglierci la Patria, l’Indipendenza ed il sistema politico che ci siamo scelti.

Queste votazioni, così come tutte quelle svoltesi da quando è in vigore il sistema elettorale, sono caratterizzate dalla loro aderenza ai principi rivoluzionari elaborati e perfezionati in questo campo in più di trenta anni.

Tra questi il diritto ad eleggere ed essere eletti di tutti i cubani provvisti dei relativi requisiti legali, la scelta dei candidati da parte del popolo, l’esclusione di qualsiasi tipo di campagna politica, il libero esercizio del diritto di voto da parte degli aventi diritto, la trasparenza ed il controllo popolare di tutti i momenti del processo.

Il ciclo di assemblee iniziato oggi durerà fino al 24 marzo. In queste gli elettori nomineranno i candidati considerati migliori per esercitare la funzione di rappresentare il quartiere nel municipio. Le possibilità di proposta sono illimitate e ciò aumenta le possibilità di scelta dei candidati emersi in ogni circoscrizione (almeno due e non più di otto), per poi eleggere il migliore tra loro.

Chi risulterà nominato, sulla base del merito e della capacità, si assumerà l’impegno di servire il popolo. Aprile ci porterà quindi nuove glorie quando, il giorno 17, ogni cittadino che abbia compiuto 16 anni voterà liberamente per chi consideri il suo miglior rappresentante.

Questo processo culminerà con la costituzione delle assemblee municipali del Potere Popolare, formate da tutti i delegati scaturiti dalle elezioni di circoscrizione.

A Cuba, questa tappa di 30 giorni è la prima del processo di elezione dei delegati alle Assemblee Municipali. Garantisce che il nome di ogni elettore, iscritto automaticamente al compimento dei 16 anni di età, appaia come dovuto nella lista degli aventi diritto al voto della sua circoscrizione.

 

"Se in molte parti del mondo esistesse un registro elettorale con le caratteristiche del nostro, ciò sarebbe il primo passo di una profonda rivoluzione politica", ha indicato Alarcón, ricordando che questa iscrizione, a Cuba, è assicurata al cittadino fin dalla nascita.

 

"La gente a Cuba nasce con il diritto al voto così come con il diritto all’educazione gratuita ed alla salute. Nasce con il diritto a divenire elettore una volta raggiunti i 16 anni di età, senza dover pagare un centesimo e senza dover sbrigare nessuna complicata formalità".

 

Riferendosi al sistema elettorale statunitense ed alle presidenziali del novembre scorso, il presidente del Parlamento cubano ha chiesto: "Per quale ragione in società che hanno alle spalle secoli di presunta democrazia rappresentativa, ogni volta che si avvicina una scadenza elettorale la battaglia per l’iscrizione dei cittadini ai registri si trasforma in uno dei grandi affanni per coloro che vogliono riformare queste società?"

 

"Perché alcuni mesi fa negli USA gli artisti più famosi si sono organizzati per svolgere una campagna nazionale di aiuto alle migliaia e migliaia – nessuno può sapere quanti sono – di cittadini affinché potessero compiere questo primo passo, essere riconosciuti come elettori? Perché personaggi che vanno da Barbara Streisand a Michael Moore hanno percorso in lungo ed in largo il paese raccogliendo fondi e facendo campagne per aiutare quel numero incalcolabile di nordamericani che non possono iscriversi volontariamente?"

 

"Per il cittadino cubano questa parte del processo elettorale è così naturale che non si rende conto della sua importanza", ha detto Alarcón, che ha sottolineato la sua valenza profondamente e veramente democratica.

 

Segnalando la complessità del processo nordamericano di registrazione nelle liste elettorali, Alarcón ha spiegato all’Assemblea le varie fasi della procedura che deve affrontare il cittadino statunitense per conseguire il diritto al voto.

 

"Nessuno può essere elettore solo per il fatto di desiderarlo", ha detto. "Uno deve

E’ iniziata la scelta dei candidati

L’unico requisito è il sostegno della maggioranza

M.J.MAYORAL - 26/2/05

L’esercizio dei diritti politici a Cuba viene sottoposto ad un’altra prova cruciale. Fino al 24 marzo si svolgeranno decine di migliaia di assemblee per permettere agli elettori, più di otto milioni, di scegliere i loro candidati a delegato municipale. In queste riunioni chiunque può essere nominato; l’unico requisito richiesto è il favore della maggioranza.

"Nell’attuale situazione mondiale poter scegliere direttamente i candidati, senza che lo faccia per noi l’apparato dei politicanti, costituisce un privilegio", ha assicurato il presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, Ricardo Alarcón de Quesada, in un’intervista a Granma.

"E’ importante", opina, "valutare approfonditamente in ogni circoscrizione chi possa essere il migliore a giudizio degli elettori. Godiamo di un privilegio unico, che dobbiamo saper usare con la massima saggezza possibile".

"Promuovere il migliore dappertutto", avverte, "non significa cercare un ‘mago’ che risolva tutti i problemi. In alcuni settori della società cubana prevale un’idea errata: si vede il delegato come il responsabile della risoluzione delle difficoltà materiali, cosa veramente impossibile".

"Oggi", commenta, "abbiamo limiti fisici, obiettivi, materiali, propri di un paese in guerra, costantemente aggredito economicamente, politicamente ed in molti altri campi; non dobbiamo mai dimenticarlo. Si tratta di proporre, candidare e poi eleggere coloro che riteniamo abbiano le qualità e le condizioni per organizzare l’azione degli elettori, ma non possiamo fare miracoli".

"Nonostante ciò", considera Alarcón, "molte cose possono cambiare in meglio grazie all’iniziativa ed all’agire collettivo dei cittadini. Per questa ragione, nella misura in cui disporremo in ogni comunità di una persona con le qualità idonee per coordinare ed organizzare l’opera dei suoi concittadini, potremo trarre maggior profitto dalle nostre possibilità materiali di sviluppo; in caso contrario queste si ridurranno".

"Se vogliamo godere di un’alta qualità della vita od intraprendere azioni che vi contribuiscano, dobbiamo necessariamente valutare bene quali sono le persone che posseggono una maggior preparazione, esperienza e spirito di iniziativa per essere delegate della nostra circoscrizione. Nella nostra riflessione non dobbiamo sottovalutare i giovani e le donne dalle elevate qualità".

TUTTO DIPENDE DALLA CANDIDATURA

"Il punto di partenza sono le assemblee per la nomina dei candidati, che abbiamo appena iniziato a svolgere. Se proponiamo dei nomi per ottemperare ad una formalità, superficialmente, già abbiamo cominciato male. I candidati devono scaturire da un profondo dibattito collettivo ed essere cittadini profondamente legati alla gente, alla quale dovranno rendere conto del loro operato una volta eletti e con la quale dovranno interloquire ogni momento per valutare cosa si possa fare in più", ha sottolineato Alarcón.

"Quali possono essere i migliori candidati? La risposta", avverte il membro del Burò Politico, "dovranno cercarla i cittadini in ogni circoscrizione. Nessuno, nemmeno i componenti delle commissioni elettorali o le autorità di Governo e di Partito penseranno al posto della gente; da qui l’importanza del dibattito popolare in ogni assemblea di nomina".

"Ogni presa di distanza degli elettori dal processo di candidatura", opina, "indebolirebbe il lavoro del delegato, diminuendo l’efficacia delle prossime Assemblee Municipali del Potere Popolare".

"Il nostro sistema", ricorda, "parte dalla negazione della demagogia e delle trappole usuali in altre parti del mondo, dove i candidati entrano in contatto con gli elettori e fanno promesse quando è il momento di guadagnare voti, che quasi mai mantengono una volta eletti (per non parlare del contatto con i cittadini)".

"Nel caso di Cuba", riflette, "i detentori di cariche elettive non cambiano natura: continuano ad essere i vicini di casa dei loro elettori, non hanno privilegi e non ricevono un centesimo per l’esercizio della loro funzione di rappresentanti. Continuano ad essere membri a tutti gli effetti della comunità. La loro forza risiede nel legame con la gente, che deve esistere prima della loro nomina a candidati".

RISOLVERE I PROBLEMI CON LA GENTE E NON AL SUO POSTO

"I delegati non sono individui che risolvono di propria iniziativa i problemi. Persone così non esistono. Devono essere cittadini la cui capacità ed efficacia sia in rapporto diretto con la partecipazione del complesso della comunità ai compiti e problemi comuni", ha detto Alarcón.

"Il delegato è l’anello di congiunzione naturale tra gli elettori ed il sistema politico. Questi deve essere pertanto in grado di organizzare e dirigere la comunità, di partecipare al governo municipale e contribuire alla presa di decisioni in ambito provinciale e nazionale".

"Il delegato", ha rimarcato, "fa parte dell’Assemblea Municipale incaricata, tra l’altro, di designare, controllare ed eventualmente criticare l’amministrazione locale. Inoltre, qualunque delegato può arrivare ad essere presidente del governo municipale, membro dell’Assemblea della sua provincia e deputato al Parlamento. Quando proponiamo ed eleggiamo i candidati dovremmo pensare anche a questo".

UN PERFEZIONAMENTO NECESSARIO

"Miliardi di persone nel mondo", segnala Alarcón, "vorrebbero sapere agevolmente se la loro condizione di elettori è stata riconosciuta. Miliardi vorrebbero controllare questi meccanismi per fronteggiare il potere degli apparati politici specializzati nel sottrarre libertà ai cittadini. Sempre miliardi vorrebbero avere, almeno una volta nella vita, l’opportunità di scegliere i candidati".

"I cubani", ha segnalato, "hanno realizzato da quasi 30 anni tutte queste aspirazioni e se saremo in grado di esercitare i nostri diritti con rigore e profondità compiremo con queste elezioni non solo un ‘Bastión’ politico, ma anche un altro importante passo sulla strada del perfezionamento del sistema del Potere Popolare".

"Come tutte le cose umane", sottolinea infine, "le strutture rappresentative dello Stato cubano sono perfettibili e la chiave di questo perfezionamento è la partecipazione cosciente dei cittadini, che devono incorporarsi realmente in tutti gli aspetti del sistema, concepito per rendere il popolo protagonista".

"Il privilegio di poter esercitare diritti civili e politici che sono sogni per l’immensa maggioranza dell’umanità, merita un comportamento cosciente da parte dei cubani".

 informarsi su dove si trova l’ufficio di iscrizione; deve riempire un modulo con la domanda di iscrizione; deve consegnare fotografie e si presume che vadano a controllare se risulta iscritto o no; deve aspettare che lo chiamino a presentarsi un’altra volta lì; nel caso che sia stato accettato come elettore deve riprendersi la sua documentazione. Per tutto questo c’è da pagare. E inoltre bisogna perdere salario perchè queste pratiche vengono sbrigate nei giorni feriali in orario di lavoro. Per incoraggiare l’iscrizione dei lavoratori? Per facilitare la loro iscrizione volontaria? Naturalmente no. Esattamente per il motivo contrario".

 

"NESSUNO SA QUANTI HANNO VOTATO" IN OHIO

 

Alarcón ha segnalato la confusione che ha caratterizzato il processo elettorale nello stato nordamericano dell’Ohio: "Nessuno sa in quanti hanno votato né per chi hanno votato! Era impossibile saperlo! Come sono facili i brogli – senza considerare quelle macchinette che non registrano il voto – quando la gente non sa chi sono coloro i quali possono esercitare il diritto al suffragio!"

 

"In questo momento si deve assicurare che il registro degli elettori sia il più perfetto possibile", ha insistito Alarcón segnalando che da altre parti questo processo è nelle mani di coloro che lo utilizzano per assicurarsi la conservazione delle cariche elettive.

 

"Ottengono questo miracolo delle elezioni nordamericane, dove sempre il candidato in corsa per la rielezione vince, salvo eccezioni super-eccezionali", ha detto.

 

Il presidente del Parlamento ha segnalato che saranno le prime votazioni che si svolgeranno a Cuba dopo l’approvazione da parte di Bush del Piano per una presunta "transizione democratica" destinato ad annettere l’Isola agli USA.

 

"E’ forse casuale che quando nel Piano viene trattata la questione elettorale venga data una particolare importanza ai seguenti due punti: registro elettorale e formazione delle candidature? Certo che no! Perché sono elementi essenziali della vera democrazia, che scomparirebbe se qui venisse imposto il sistema nordamericano".

 

Ricordando la famosa sconfitta delle truppe mercenarie dell’impero a Playa Giron nel 1961 ed alludendo alle minacce di guerra provenienti dagli Stati Uniti, Alarcón ha quindi lanciato questo appello: "Questo processo deve concludersi con il Girón più grande, più demolitore che il nostro popolo possa annunciare all’impero, quel che incontrerebbe nel caso cercasse di toglierci la nostra patria e la sua democrazia!"

 

Il primo turno delle elezioni parziali per eleggere i delegati nelle Assemblee Municipali del Potere Popolare si svolgerà il prossimo mese di aprile. Il secondo turno è previsto per il 24 dello stesso mese.