Cuba sotto tiro
dei soliti “sinistri” personaggi
6 ottobre 2005
Puntuale come un orologio, è ripresa nel nostro paese una campagna di
diffamazione contro l’esperienza rivoluzionaria di Cuba. La differenza con
campagne analoghe già viste in passato, è che protagonisti ed
interlocutori di questa campagna sono esponenti e attivisti del “popolo
della sinistra”.
I lunghi articoli di Antonio Moscato sul quotidiano “Liberazione” e la
pubblicazione del recente libro di Aldo Garzia, sono così diventati
l’occasione per riattivare a sinistra delle vere e proprie leggende
metropolitane (vedi la tesi “il Che tradito da Fidel Castro”), più simile
a quella del “coccodrillo della Vucciria” (1) che ad una rigorosa
ricostruzione storica delle varie fasi della Rivoluzione Cubana.
A rendere più odiosa questa campagna di mistificazione storica e politica,
sono le recenti polemiche sui diritti d’autore
sugli scritti di Ernesto Che Guevara. E’ spiacevole – e sotto molti
aspetti vergognosa – questa partecipazione entusiastica di esponenti della
sinistra al mercato delle icone.
Un mercato che ha visto le pagine migliori, sacrificate a operazioni di
marketing che hanno trasformato Che Guevara in un articolo da bancarella.
Vedere studiosi, editori, giornalisti sgomitare tra le bancarelle per
partecipare al bottino si è trasformato in uno spettacolo francamente
indecente. Costoro ci accusano di essere “bigotti” ma il loro agire
concreto non ne fa dei rivoluzionari quanto, piuttosto, dei gregari di
tesi che giornali e forze politiche moderate già diffondono a piene mani.
E’ irritante vedere un giornale come Liberazione consegnare acriticamente
delle pagine rilevanti ad una ricostruzione - come quella di Antonio
Moscato – segnata da imprecisioni, falsità e interpretazioni del tutto
soggettive. Sarebbe stato opportuno creare magari un contraddittorio che
avrebbe arricchito i lettori di Liberazione. Comunque stiamo lavorando per
rendere disponibile documenti e testimoni che smantellano la ricostruzione
storica e le interpretazioni soggettive di Antonio Moscato.
Confondere la ricerca storica – anche nelle sue pagine meno chiare – con
la sistematica ed autolesionistica demolizione del patrimonio storico del
movimento operaio, fino ad oggi ha portato acqua con le orecchie solo agli
avversari politici della sinistra e alla loro egemonia sulla storia. Chi
si presta a questa operazione di “complicità con il nemico” prima o poi ce
lo siamo sempre trovato dall’altra parte (vedi la traiettoria dei
Giampaolo Pansa, dei Bordin, degli Adornato o dei neoconservatori
statunitensi).
Queste campagne contro Cuba non solo indeboliscono la solidarietà con una
esperienza rivoluzionaria attuale ed importante (così la pensano gran
parte delle forze popolari in tutta l’America Latina) ma logorano
l’identità e l’autonomia politica della sinistra anche in Italia.
Uno sguardo al nostro recente passato ci dimostra tutte le devastazioni
politiche, umane, morali lasciate da operazioni come quelle in corso
contro Cuba. Ci sono esponenti della sinistra che portano enormi
responsabilità in questa devastazione. Non gli consentiremo di sottrarsi.
Questa responsabilità devono sentirsela tutta.
Associazione di solidarietà con Cuba “La Villetta”
(1) Nel quartiere della Vuccìria a Palermo, c’è la
leggenda secondo cui nelle tubazioni della fontana della piazza del
quartiere si nascondeva un coccodrillo. Siccome sparivano dei bambini,
laleggenda sosteneva che venivano mangiati dal coccodrillo. Una parte
della popolazione è sempre stata disposta a credergli…ma rimane sempre una
leggenda. |